Ciao Orso

Ciao Orso,
abbiamo saputo della tua morte ieri mattina, come tutti dai giornali. Nonostante sapessimo il pericolo che correvi, nonostante sapessimo che era un rischio che ti eri assunto, non si è mai preparati alla morte di un compagno. Il nostro pensiero è andato subito ai tuoi amici, ai tuoi cari e familiari. In questo anno abbiamo letto più volte la preoccupazione sui loro volti, ma anche l’orgoglio di esserti amico. Ora tocca a noi raccogliere la bandiera che tu hai portato e continuare la lotta per la giustizia sociale, l’eguaglianza e la libertà.
Ti salutiamo con le tue ultime parole, che rivolgiamo a Firenze, soprattuto ai/alle giovani che ci auguriamo riempiano le strade in una nuova stagione di lotta e speranza.

Ciao Compagno Orso

 

Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà.
Quindi, nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio..

Vi auguro tutto il bene possibile e spero che anche voi un giorno (se non lo avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo.

Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza; mai! Neppure per un attimo.

Anche quando tutto sembra perduto, e i mali affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza e di infonderla nei vostri compagni.

E ricordate sempre che “ogni tempesta inizia da una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia.

Vi amo tutti, spero che farete tesoro di queste parole.
Serkeftin!

Orso,
Tekoşer,
Lorenzo