Know Your Enemies: EXPO 2015


Sabato 21/2 ore 18: Presentazione della campagna NO EXPO 2015 con alcuni attivisti di Milano della rete Communia.net

(Evento FB)

“Sblocca Italia e Expo 2015 sono strumenti differenti capaci di apportare trasformazioni irreversibili al paese, non solo dal punto di vista del territorio.
Se Expo è il risultato di anni di sperimentazione di pratiche di stress al diritto in diversi ambiti che vanno dalla creazione dello stato d’eccezione ai super poteri a Delegati Unici, passando per dispositivi di controllo e giustificazione di nefandezze per il bene del paese, il decreto Sblocca Italia è il punto più avanzato di una legislazione che legittima il meccanismo predatorio dei territori.
Se Expo non avrebbe potuto essere governato senza le prove generali operate in Val di Susa con il cantiere del TAV, a Torino con le Olimpiadi invernali del 2006 e all’Aquila in occasione della gestione del post terremoto, il decreto Sblocca Italia non sarebbe diventato realtà senza Expo 2015.
Se nelle similitudini sono molte comunque le differenze, il modello culturale ed immediatamente politico che ci vengono imposti però suona in continuità nella metropoli milanese così come nei territori del centro sud dove il decreto Sblocca Italia sta devastando territori: sottrazione del potere decisionale, pratica e giustificazione del passaggio dal pubblico al privato, sfruttamento del lavoro attraverso nuove tipologie di precarietà o addirittura lavoro gratuito.
Non manca certo l’opposizione. Riaffermare il territorio come bene comune attraverso la pratica l’autogoverno, la riappropriazione del reddito che ci viene sottratto,il rifiuto dei dispositivi di governance e i meccanismi predatori, assieme alla tutela della salute e dei diritti ambientali sono elementi di contatto tra le diverse “lotte territoriali” nel paese.
Non pensiamo che la definizione “lotta territoriale” sia esaustiva. Non esistono lotte territoriali fini a se stesse. Il modello dell’opera (piccola, grande o media), del grande evento e della gestione delle calamità naturali hanno tratti comuni e sono una delle pratiche con cui il neoliberismo (e quindi il capitalismo) crea ricchezza e trasformazioni sociali. Per superare l’idea di un mosaico di micro lotte sparpagliate per la penisola pensiamo che ci sia la necessità di dotarsi di una mappatura delle stesse. Mappatura che sappia nel breve periodo abbia come chiave di lettura il modello Expo. Ovvero capire come il laboratorio Expo si riproduce nei diversi territori con elementi di continuità sistemici. Arrivando così all’attraversamento delle mobilitazioni nei giorni di apertura dei cancelli del grande evento. La mappatura poi invece dovrà avere come punto d’osservazione il modello Sblocca Italia. Due tempi per provare a leggere i territori in maniera comune, dotarsi di strumenti e pratiche di lotta.
Per questo oltre alle giornate di maggio pensiamo che per rompere il paradigma neoliberale la contemporaneità nella costruzione dell’opposizione allo Sblocca Italia sia altrettando centrale, per questo saremo presenti all’assemblea nazionale contro il decreto a fine marzo e alle successive mobilitazioni.”



PROSSIMI APPUNTAMENTI:
Domenica 8/3 (durante il mercato) ore 17: “EXPO 2015: affamare il pianeta, energia per le lobbies” col comitato milanese No Expo

Sabato 21/3 ore 18: Proiezione di “To Shoot an elephant” (A.Arce e M.Rujailah, 2009) e presentazione del Comitato Toscano No EXPO – No Israele (EVENTO FB)