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In solidarietà con l’Asilo occupato

«Non finisce qui, il corteo di Torino è solo l’inizio, ora è il momento per fare partire una lotta serrata che dalle ceneri di questa operazione repressiva faccia nascere un nuovo fiore»

Siamo tutti sovversivi! Solidarietà all’Asilo occupato!

Quella che doveva essere una giornata antifascista e antirazzista per fare luce sui moderni fascismi e le loro declinazioni si è trasformata in un nuovo ed efferato atto di repressione.

Sono anni che difendiamo i quartieri contro la gentrificazione e contro l’imposizione “democratica”, anni in cui si è sviluppata sempre di più una solidarietà per i migranti e sono anni che le istituzioni provano a sminuire l’importanza di questo tipo di lotte.
Ne sono prova i fatti del 7 febbraio quando le centinaia di forze dell’ordine sono entrate in via Alessandria 12 per sgomberare e sigillare l’accesso a L’Asilo occupato.

La risposta arriva immediatamente, e quelle che dovevano essere giornate di dibattito mutano presto in azione, rabbia, resistenza. Il quartiere Aurora si riempie di militari, un quartiere blindato agli stessi residenti, assediato dagli stessi che affermano di garantire la ”sicurezza”. Il corteo dei giorni a seguire, rivendica i 25 anni di vita e lotta dell’Asilo e riunisce 2000 persone intenzionate a ritornare nel loro quartiere ma ancora una volta la libertà degli individui viene repressa a colpi di fumogeni sparati ad altezza uomo, manganellate, articoli faziosi e dichiarazioni vergognose da parte dei rappresentanti delle istituzioni. É chiaro quindi che la libertà di associazione e di espressione non vengono tollerate.

Uomini e donne che da anni lottano contro la segregazione dei migranti in veri e propri centri di detenzione, vengono a loro volta individuati come ”prigionieri” dal questore in carica, il quale si stupisce addirittura della solidarietà trasversale ricevuta dall’Asilo, provando a spezzare la lotta con l’ormai tristemente nota strategia del divide et impera, decisamente fallimentare alla luce dei fatti.

Il bilancio delle azioni del nostro stato democratico, oltre alla militarizzazione di un intero quartiere per settimane, è questo: ai 7 dell’asilo che hanno lottato contro l’internamento dei migranti viene contestato l’art. 270 del codice penale, un’associazione eversiva tutta da dimostrare; si viene ritenuti responsabili per il reato di devastazione e saccheggio, coscienti che oggi chiunque si ritrovi a un corteo, anche per caso, può essere denunciato per tale reato, salvo poi essere assolto perché il fatto non sussiste (ma le spese legali vanno sostenute comunque); la stampa prende come pretesto l’orientamento sessuale di una persona per raccontare la sua partecipazione alla manifestazione. Norme e normalità che in questa Italia all’alba del 2019 non siamo più disposti, se mai lo siamo stati, ad accettare e tollerare, perché la nostra, di norma, è la lotta!

Sono fatti che a Firenze conosciamo molto bene. Il quartiere Aurora a Torino, come San Frediano e molti altri quartieri di Firenze si trovano coinvolti nel processo della gentrificazione. Lo sgombero e il blocco di un intero quartiere assomigliano molto agli sgomberi di via Toselli e della Riottosa. Sono fatti che accrescono sempre di più la consapevolezza che resistere é l’unica via. Noi e tutte le Resistenze fiorentine diamo piena solidarietà ai compagni dell’Asilo occupato e agli arrestati dei giorni successivi. Chi lotta non e mai solo, e la rabbia dei molti riempirà tutte le città !

Assemblea contro gli sgomberi (giovedì 16)

Un mese fa ci siamo riuniti per fare fronte alla minaccia di sgombero calata sugli spazi autogestiti della Polveriera Spazio Comune.
È stata un’occasione importante e sicuramente emozionante trovarsi così tanti, singoli e collettivi, uniti e pronti ad agire per una resistenza comune.
Oggi ancora più di allora si delinea un quadro tetro per l’intera città. Da ora tutti gli spazi liberati di Firenze si trovano sotto sgombero; sono minacciati i centri sociali, nostre possibilità di aggregazione e realizzazione di vite alternative nella plasticosa città usa e getta di Nardella e della turistificazione. Sono minacciati gli spazi di agricoltura contadina come le palestre popolari. Sono centinaia le persone che abitano in occupazione e rischiano di trovarsi in strada a causa delle politiche oppressive che ci vedono tutti come nemici.

Tutti e tutte noi sappiamo sotto quanti fronti le nostre vite sono aggredite dalle pratiche predatorie del neoliberismo e ora più che mai da un’ideologia di stato che vuole cancellare ogni forma di diversità. Sappiamo che ogni forma di oppressione è una ferita per tutti, che su ogni fronte di attacco c’è chi lotta e resiste. Sappiamo anche che in questo siamo parte della stessa lotta, della stessa resistenza alla barbarie di intolleranza e fascismo che vuole vederci rinchiusi in vite grigie per uno stupido gioco di ignoranza e potere.
Davanti alle minacce che colpiscono gli spazi autogestiti, i migranti, le donne, i lavoratori, le nostre stesse piazze e la nostra quotidianità non vediamo altra via che ritrovare nell’atomizzazione delle lotte quel fronte unitario che ci vede ogni giorno difendere valori e pratiche comuni.
Non si tratta di sovrapposizioni o macchinose organizzazioni ma di ricucire quella rete smagliata da anni di arretramenti e defezioni ma anche arricchita in esperienze e nuovi soggetti conflittuali.

Ritrovarsi, dunque, per dare forza ad ogni lotta, costruire un percorso comune che partendo dalla necessità di azione possa costruire una prassi condivisa, che garantisca autonomia nell’agire e unità d’intenti.
Come farlo è ciò che ci porta nuovamente a riunirci questo giovedì 17.
Si è parlato di valorizzare ciò che già esiste, portarlo per la città, farci sentire e farci vedere. Si è parlato di trovare un linguaggio che possa mostrare questa unità, di come comunicarla, di come realizzarla in momenti focali. Ora questo percorso deve realmente assumere il ruolo che si è proposto di seguire, essere realmente luogo di incontro e di autorganizzazione, il nemico è alle porte e nessuno può rimanere solo.

Per questo invitiamo nuovamente questo giovedì 17 alle ore 19 tutti e tutte a ritrovarci presso la Polveriera per costruire insieme la resistenza di Firenze all’assalto repressivo e securitario che investe le nostre vite.

Contro ogni delega, contro ogni autorità
In difesa della Polveriera
In difesa di ogni autogestione

Polveriera in lotta – Lunedì 17 Dicembre – Assemblea contro lo sgombero

Polveriera in lotta – Lunedì 17 Dicembre
Assemblea contro lo sgombero
Dalle 19.00 in via Santa Reparata 12 r 
Da cinque anni La Polveriera Spazio Comune è un luogo in cui ogni collettivo – studentesco e non –, realtà di movimento, gruppo di artisti, aggregazione fuori dagli schemi, che provenga dalla città o sia in visita, può realizzarsi ed esprimersi. Questo spazio rappresenta una singolarità nel tessuto del centro di Firenze, aggredito dalla gentrificazione e sistematicamente spogliato delle proprie realtà sociali. Come in altre città in tutta Italia, si vede la continua marginalizzazione verso la periferia dei cittadini e la repressione dei luoghi che promuovono o sono sfondo di una socialità libera e orizzontale, siano esse piazze, strade, o spazi comuni.
 
Con l’annuncio dello sgombero da parte del CDA dell’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario – per motivi puramente immobiliari – La Polveriera chiede una mobilitazione straordinaria a tutte le realtà che le sono vicine o che hanno attraversato i suoi spazi. Invita a partecipare, a condividere e usare lo spazio, poiché esso è stato fatto per essere fruito. Incoraggia pertanto a continuare, come sempre è stato fatto in questi anni, ad arricchirla di contenuti, aggregazione e confronto. E, ancora di più, esprime la necessità di intraprendere un percorso di lotta comune, mobilitarsi in difesa delle autogestioni e occupazioni, combattendo assieme il processo di gentrificazione e turistificazione. 
 
Studenti, artisti visivi, scrittori, musicisti, teatranti, collettivi politici studenteschi e non, intellettuali, progetti sociali, fanzine, mercanti genuini e clandestini, autoproduttori, editori indipendenti, etichette musicali, urbanisti e architetti, autocostruttori, occupanti, autogestori sono tutti invitati a partecipare a una grande assemblea di lotta, indetta per lunedì 17 dicembre 2018 alle 19 negli spazi della Polveriera.
La gentrificazione, l’autoritarismo e la repressione culturale sono a un nuovo apice e siamo solo all’inizio di un sistematico processo di smantellamento dei diritti, promosso e legittimato da provvedimenti come il DL Salvini. 
Lottiamo insieme.
 
Contro ogni delega, contro ogni autorità o decisione imposta dall’alto, la Polveriera resta aperta, le attività proseguono, l’assemblea di autogestione continua a riunirsi ogni lunedì dalle 19.00 alle 22.30.
Insieme a tutti coloro i quali hanno intrapreso con noi questo cammino, lo hanno attraversato, sospinto, sostenuto, accompagnato finora e da qui in avanti.
Insieme a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e che sosteniamo condividendone pratiche e valori.
 
In difesa della Polveriera 
In difesa di ogni autogestione

AMASSADA presentaz. della ZAD francese + concerto [14 dicembre]

Negli ultimi anni le rinnovabili sono uno dei settori dell’economia in più forte crescita garantendo enormi profitti e una parvenza ecologica e sostenibile. Nel sud della Francia, a st. Victor, per opporre all’ennesima opera “green” dell’energivoro stato francese, è nata l’Amassada, presidio permanente, occupazione delle terre, luogo di incontro e sperimentazione di questa lotta.

dalle ore 18: discussione sugli interessi dietro le rinnovabili, sull’estensione del controllo sociale tramite certe opere e proiezione del documentario autoprodotto: PAS RES NOS ARRESTA + apericena benefit e concertini con:

COME LE BESTIE (punkhardcore)
ANCORA VIVI (Posthardcore)
DEIAZIONE (Punkhardcore)

APPELLO: la Polveriera è sotto sgombero! DIFENDIAMO LE AUTOGESTIONI!

La Polveriera Spazio Comune

LA POLVERIERA è SOTTO SGOMBERO!
DIFENDIAMO L’AUTOGESTIONE!

Venerdì scorso il CDA dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio ha approvato – senza alcun preavviso e con il solo voto contrario delle rappresentanze studentesche – lo sgombero degli spazi comuni della Polveriera come condizione per l’avvio dei lavori di riqualificazione di sant’Apollonia.
Anni fa (diversa era la giunta regionale, uguale il partito) questo
progetto di riqualificazione fu presentato con la promessa di restituire un luogo semi-abbandonato e fatiscente agli studenti e abitanti del centro storico. Un progetto che oggi prevede uno stanziamento di 2.3 milioni di euro, ma che nel frattempo è cambiato: invece che agli studenti, gli spazi recuperati serviranno per ospitare uffici di fondazioni ed enti regionali. Così come il giardino del chiostro interno è stato chiuso per essere cornice e sfondo esclusivo degli eventi organizzati nell’auditorium che la regione affitta, anche gli spazi del loggiato – sin dagli anni ’70 percorsi dagli studenti e dalle studentesse che frequentano la mensa universitaria – dovranno essere chiusi.

La Polveriera è nata nel 2014, durante le proteste messe in atto dai collettivi universitari contro le sempre maggiori limitazioni di orario delle università e delle aule studio e contro l’aziendalizzazione disumanizzante dei corsi di studio, organizzando assemblee e occupazioni nelle facoltà. In questo contesto, alcuni collettivi iniziarono ad auto-organizzarsi per
riappropriarsi di ciò che era loro diritto, occupando le stanze del
primo piano, inutilizzate da decenni, e imponendo così alle istituzioni di prendere atto di ciò che ignoravano di proposito: gli studenti hanno dei diritti e delle esigenze e non sono più disposti a credere a vaghe promesse di un futuro felice.

Per questo la Polveriera nasce come “Spazio Comune”: avevamo bisogno di un luogo aperto a tutti dove fermarci e riflettere, dove incontrarci e condividere, per auto-formarci, organizzarci e lottare contro una società attenta solo al profitto. In questi anni la Polveriera è stato un luogo di aggregazione e condivisione di saperi e un laboratorio di pratiche antifasciste, antisessiste e antirazziste. Ha ospitato e organizzato centinaia di iniziative gratuite: corsi, laboratori, presentazioni, proiezioni, spettacoli, concerti e assemblee, ennesima dimostrazione che l’ostacolo a un impegno concreto verso le persone non è la mancanza di soldi bensì la mancanza di volontà.

La Polveriera è ancora qua, dopo quasi cinque anni di occupazione, nel cuore di un centro storico piagato dalla speculazione economica sia privata che pubblica, a dimostrare che oggi più che mai sono necessari spazi liberati e liberi; che l’auto-organizzazione – ovvero la partecipazione diretta alle decisioni che riguardano la vita di ciascuno – è l’unica pratica legittima che non smetteremo di portare avanti, qui e ovunque.

Contro ogni delega, contro ogni autorità o decisione imposta dall’alto, la Polveriera resta aperta, le attività proseguono, l’assemblea di autogestione continua a riunirsi ogni lunedì dalle 19 alle 22,30.

Insieme a tutti coloro i quali hanno intrapreso con noi questo cammino, lo hanno attraversato, sospinto, sostenuto, accompagnato finora e da qui in avanti.

Insieme a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e che sosteniamo condividendone pratiche e valori.

In difesa della Polveriera, in difesa di ogni autogestione.

ADESIONI [in aggiornamento – per aderire scrivici a          lapolveriera.spaziocomune@inventati.org ]:

A Rivista anarchica – Rivista (Milano)
Alterpiana – Progetto politico collettivo (Firenze)
Associazione Culturale Fumofonico – Associazione (Firenze)

Associazione “Firenze, le Piazze degli anni 70” – Associazione (Firenze)
Associazioni Inquilini e Abitanti – Unione Sindacati di Base

Ateneo Libertario Fiorentino (Firenze)
A Testa Alta – Associazione (Palermo)
AvANa BBS – AVvisi Ai NAviganti (Roma)
Agripunk – comunità antispecista
Assemblea per la Piana contro le nocività (Firenze)
Assemblea Cavallerizza 14:45 (Torino)
Alessandra Caputi

Agnese Turchi, Studente Ph.D – Dip. di Scienze della Terra, Unifi (Firenze)
Alberto Prunetti – Scrittore (Piombino)

Alberto Ziparo, Professore associato – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Antonio Fiorentino, Architetto, già Professore alle scuole medie superiori – Liceo Artistico Statale “P. Petrocchi” (Pistoia)
Andrea Micalone – Scrittore (Pescara)
Andrea Angiolino – Autore e giornalista (Roma)

Antonello Nave – Regista e attore, Altroteatro (Firenze)
Ariel Arango – Regista (Bogotà, Colombia)
BORDA!Fest – Festival (Lucca)
CAL – Cordinamento Anarchico Libertario (Firenze)

Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos (Campi Bisenzio)
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (Firenze)
Centro Sociale Autogestito nExt-Emerson (Firenze)
Comitato NO TAV (Firenze)
Collettivo SUM – Liceo Classico Michelangiolo (Firenze)
Collettivo SKA – Liceo Classico Galileo (Firenze)
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud (Pisa)
Collettivo Bethune – Ambulatorio Popolare (Firenze)
CAS Firenze – Collettivo Antagonista Studentesco (Firenze)

Collettivo ArkKostruendo – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Collettivo CodiceRosso – Scuola di Scienze della Salute Umana, Unifi (Firenze)
Collettivo Cosmos – Liceo Scientifico Castelnuovo (Firenze)
Collettivo di Agraria – Scuola di Agraria, Unifi (Firenze)
Collettivo di Scienze e Collettivo Sestograd – Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Unifi (Firenze)
Collettivo Filodatorcere – Scuola di Ingegneria, Unifi (Firenze)
Collettivo Krisis – Scuola di Studi Umanistici e della Formazione, Unifi (Firenze)
Collettivo Laboratorio15 – Scuola di Psicologia, Unifi (Firenze)
Collettivo Politico – Scienze Politiche, Unifi (Firenze)
Collettivo Rosso Malpolo – Polo delle Scienze Sociali di Novoli, Unifi (Firenze)
Collettivo Kirillov (Prato)
Collettivo Nuovi Rumori (Firenze)
Collettivo Putilov (Firenze)
Comitato San Salvi chi può (Firenze)
Comitato Villa Giaquinto (Caserta)
Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze – Genuino Clandestino nodo fiorentino (Firenze)
CSOA Forte Prenestino (Roma)
CUSA – umanesimoAnarchico (Firenze)
City Final – Gruppo musicale (Firenze)
Claudia De Concini, Assistente – European University Institute (Firenze)
Claudia Pinelli – Attivista (Milano)
DJ Craim – (Firenze)

Deiezione HC – Gruppo musicale (Pisa)
Disco Rebel Foundation – Collettivo musicale (Firenze)
Dissidanza – crew

Daniela Poli, Professoressa ordinaria – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Daniele Vannetiello, Professore a contratto – Dip. di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, Unibo (Bologna)
Davide  Cauciello, Architetto (Bruxelles)
Donella Verdi – Consigliera comunale, Firenze riparte a sinistra (Firenze)
Edizioni Alegre – Casa editrice (Roma)
Entrelazando – Productora fotográfica y audiovisual itinerante (Latinoamerica)

Exit-Enter – Artista (Firenze)
Enzo Scandurra, già Professore ordinario – Dip. di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale,
Enrico Sibilla – Scrittore e traduttore (Milano)
Forum Civism Beni Comuni (Firenze)
Federazione dei Verdi (Firenze)
Federazione Fiorentina del Partito Comunista (Firenze)
Fronte della Gioventù Comunista (Firenze)
Fuori Binario – Giornale (Firenze)
Fuorimercato – Autogestione in movimento (Milano)

Francesco Biagi, Professore – Istituto italiano per gli studi filosofici (Napoli)
Federico Di Traglia, Ricercatore a tempo determinato – Dip. di Scienze della Terra, Unifi
Filippo Frittelli – Regista e attore, Underwear Theatre (Firenze)
Federico Tassini – Regista, attore e attivista (Firenze)
Francesca Gabbriellini – Attivista, Progetto Rebeldia (Pisa)
Gruppo Capoeira Angola Meninos de Angola (Firenze)

Giancarlo Paba, già Professore ordinario – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Gloriana Gregorini, Professoressa alle scuole medie superiori – Istituto di Istruzione Superiore “A. Panzini” (Senigallia)
Gabriele Romei – Artista (Firenze)
Gigi Malabarba – Attivista e sindacalista, Fabbrica recuperata RiMaflow (Trezzano sul Naviglio)
Harmakis Edizioni – Editore (Montevarchi)
IAM – Iniziativa Antagonista Metropolitana
La Sapienza (Roma)
Luigi Chiarella–yamunin,  Scrittore (Vienna) 
IVANOSKA – Gruppo musicale (Firenze)
IF_DO – Hacklab fiorentino (Firenze)
Iacopo Zetti, Professore associato – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Ilaria Agostini, Ricercatrice – Dip. di Beni Culturali, Unibo (Bologna)
Jordan Kaspar Baldassini – Editore (Firenze)
Laboratorio perUnaltracittà – Laboratorio politico (Firenze)
Laboratorio Sociale Millepiani (Caserta)
Libera Biblioteca De Carlo (Urbino)
Lamiere – Gruppo musicale (Firenze)
L’Eco del Nulla – Rivista (Firenze)

Leandro Picarella – Regista (Firenze)
Lorenzo Perini – Architetto, studente e attivista (Firenze)
Machine Funk – Laboratorio musicale (Firenze)
Maggio Reggae – Collettivo musicale (Firenze)
Maremma Antifa (Grosseto)
Minima&Moralia (Blog)
Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni (Firenze)
Maddalena Rossi, Professoressa a contratto – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Marco Tangocci – Autore ed editore (Firenze)
Maria Sardella – Scrittrice e docente (Brescia)
Martina Guerrini – Scrittrice e attivista (Firenze)
Marco Perduca – già senatore

Melody Waysieh Behbahani – Teatrante (Firenze)
Maurizio Dolfi – Attivista, CEP – Comunità Isolotto (Firenze)
Miriam Amato – Consigliera comunale, PaP (Firenze)
Nodo Solidale (México)
NUDM – NonUnaDiMeno – Piattaforma (Firenze)
Nazione Indiana (Blog)
OTK Sound – crew
Niccolo Gallio, Persona di firenze
Occupazione via del Leone (Firenze)

Occupazione viale Corsica 81 (Firenze)
Ornella De Zordo, già Professoressa ordinaria – Dip. di Lingue, Letterature e Studi interculturali, Unifi (Firenze)
Partito della Rifondazione Comunista (Firenze)
Potere al Popolo (Firenze)

Presidio No inceneritori No aeroporto (Firenze piana)
Progetto Rebeldia – Progetto politico collettivo (Pisa)
Paola Boggi
Pietro Gaglianò – Critico d’arte e curatore (Firenze)
Paolo Turchi, Graphic Designer, Professore alle scuole medie superiori – Liceo Artistico Statale “E. Mannucci” (Ancona)
Pietro De Vivo – Editore (Roma)
Radio Wombat (Firenze)
Radio Onda Rossa (Roma)
Radio Rogna (Sarzana)
Radio Blackout (Torino)
RCF – Rete dei Collettivi Fiorentini
Rete SET Italia – Sud Europa di fronte alla Turistificazione – Piattaforma (Firenze)
Ribellarti – Laboratorio artistico (Firenze)
RUF – Riders Union Firenze (Firenze)
Pachamama Teatro (Buenos Aires – Firenze)
Post-Hit – Progetto artistico (Firenze)
Progeas Family – Laboratorio artistico (Firenze)
Quarto Podere – gruppo musicale (Toscana)

Rosanna Volpi – Attivista e scrittrice, Non Una di Meno (Livorno)
Roberto Budini-Gattai, già Professore ordinario – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Studenti di Sinistra – Ateneo Fiorentino
SIC – Scrittura Industriale Collettiva (Firenze)
Sindacato Autogestito USI sanità – Careggi (Firenze)
Spazio Autogestitio Ri-Make (Milano)
Spazio InKiostro – Spazio sociale (Firenze)

sQUEERt Parade (Firenze)
Studentato Autogestito PDM 27 (Firenze)
SCIRA – Studenti Casertani In RivoltA (Caserta)
Spliffin Movement – Collettivo musicale (Firenze)
Street Levels Gallery – Galleria d’arte (Firenze)
Storie in Movimento – Redazione (Bologna)
Spliffin Movement – crew (Firenze)

Stefano Patrizio – Musicista
Sara Marzullo – Autore (Siena)
Simone Bachechi – Autore (Firenze)
Teatro Officina Refugio (Livorno)
Three Faces – Associazione culturale (Firenze)
TheFLR – The Florentine Literary Review – Rivista (Firenze)

Tamburo – Musicista (Firenze)
Tiziano Cardosi – Attivista, Comitato NoTav (Firenze)
Tommaso Grassi – Consigliere comunale, Firenze riparte a sinistra (Firenze)
Uomini nudi che corrono – Collettivo di artisti (Macerata)
UR Suoni – Etichetta discografica indipendente (Fireze)

Zambra – Gruppo musicale (Pisa)
Verde Rivista – Rivista (Roma)
Valentina D’Ippolito – Studentessa (Firenze)
Vanni Santoni – Scrittore (Firenze)
Zapruder. Storie in Movimento – Rivista (Bologna)

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Su Minima&Moralia un appello spontaneo alla mobilitazione solidale anche da parte del mondo della cultura [firme in aggiornamento]:
http://www.minimaetmoralia.it/wp/difesa-della-polveriera/

La Polveriera è sotto sgombero

La Polveriera è sotto sgombero!

Pochi giorni fa il cda dell’azienda regionale per il diritto allo studio ha approvato – senza alcun preavviso e con il solo voto contrario delle rappresentanze studentesche – lo sgombero degli spazi comuni della Polveriera (su forte pressione dell’assessore alla Cultura, Università e Ricerca Monica Barni del Partito Democratico) con l’intenzione di occupare queste stanze con altri uffici della Regione.

Uno degli ultimi spazi autogestiti nel centro storico della città-vetrina, che in quasi cinque anni di apertura – grazie all’impegno volontario di molti e delle sole risorse recuperate o frutto di autofinanziamento – si è distinto come luogo di cultura, università e ricerca, così come di elaborazione e diffusione artistica, politica, tecnologica e sindacale, e che è sede e crocevia di una moltitudine di individui, collettivi e attività.

Un luogo di aggregazione e condivisione di saperi, libero da ogni forma di discriminazione e violenza, e che perciò riteniamo sia fondamentale difendere.

Vi aggiorneremo tempestivamente su come si evolverà la faccenda. Diffondi e condividi!

La Polveriera non si tocca! Viva l’autogestione!