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Verso Lo Sciopero Dei E Dai Generi – 21/02

VERSO L’8/9 MARZO :

H 18.00 APERITIVO (SI TUTTO VEGAN)
Autofinanziamento giornate 8/9 marzo!

h 19.30 :
LA PRIMA VOLTA FU RIVOLTA, MA NON ERA MICA LA PRIMA
Monologo e rabbia Frocia :
QUESTA NON E UNA STORIA D’AMORE.
Il primo pride fu rivolta, lo dicono tuttx, se lo ricordano tuttx, anche 51 anni dopo. Ma fu una rivolta, nel vero senso della parola. Una rivolta, con cassonetti in fiamme, vetrine sfasciate, molotov contro la polizia, i locali gay dati alle fiamme insieme alle botique di lusso.
La prima volta fu rivolta, ma se non fosse stata la prima volta? E neanche l’ultima?
La narrazione della storia della liberazione LGBTQIA+ è troppo condita di amore, arcobaleni, quasi come se quel minimo di libertà fosse cascata dal cielo. Invece quella libertà è stata presa, con le unghie e i tacchi a spillo, con mattoni sulla polizia.
La damnatio memoriae della storia eteropatriarcale ci ha relegato al ruolo di silenziose vittime, lasciandoci qualche giorno di giugno dove potersi riprendere un minimo di spazio, un’ora d’aria che non duri neanche troppo, o non viene più permesso.
Eppure la fuxia primavera è iniziata ben prima del ‘69, ed è andata ben oltre quei giorni.

Non è un racconto di amore, né di matrimonio, ma di rabbia, di gioia sulle barricate, di rapine e di sassaiole.
Questa è un’altra idea di narrazione della rabbia queer, espressa in tutte le sue forme, senza esaltazione di idoli o romanticismo, di pari passo con la violenza e l’attacco quotidiano che subiamo dall’alba della storia.

Essere frocx e violare la legge è sempre stata una necessità. Persone da sempre illegalx non possono che abbracciare l’illegalità di massa per sopravvivere, ma anche per attaccare un regime dopo l’altro, nel corso del tempo.

Cos’è il queer? E’ una vetrina sfondata, è una diserzione durante la leva, un buco col trapano in un bagno pubblico.
Queer è una rapina in banca, è un esplosione negli archivi dei nazisti, una resistenza quotidiana.

Queer è rabbia, è resistenza.

Queer è rabbia gioiosa di chi ha gridato basta al ruolo di vittima impassibile, ma anche di chi non è riuscitx a farlo. Di chi ha deciso di attaccare, e non solo difendersi, un mondo che mai ci ha voluto e mai ci vorrà!

La rivolta Queer non è una storia d’amore, ma di sesso sfrenato su una camionetta incendiata!
Questa non è una storia d’amore, ma una storia di delinquenza!

A seguire dj set con ****MODER*** !

RICAVATO DELLA SERATA BENEFIT SPESE LEGALI DELL* COLPIT* DAI FOGLI DI VIA!

NO MOLESTI, NO AMICI DELLE GUARDIE, NO SESSISTI, NO OMOTRANSLESBOBITUTTOFOBICI!

Un dibattito sul consenso (1 marzo ore 17.30) con SdS e NUDM

Studenti Di Sinistra e Nonunadimeno vi invitano ad un aperi-dibattito sul consenso, per ricostruire insieme un significato comune sovvertendo la narrazione dominante nell’accogliente LaPolveriera SpazioComune ed arrivare insieme preparat* all’8 marzo: la rivoluzione è femminista o NON E’!

17:31 DIBATTITO sul CONSENSO
Introduce e coordina Margherita Picchi, Gender Studies
19:31 Aperitivo d’autofinanziamento e parole in libertà

Vi invitiamo a fare passaparola! Fare autoformazione per rompere le barriere di che ci segregano in gruppi isolati è il primo passo: la violenza di genere ed il patriarcato sono problemi di tutt*!

CONSENSO una parola molto sentita nei movimenti femministi e non solo. In televisone, nei tribunali, a lavoro, ogni volta che si stipula un contratto…
Ma cosa significa “Consenso”, qual è la definizione più precisa e allo stesso tempo anche quella più utile per le situazioni in cui questa parola ci serve così tanto?
Sarà quella definizione giuridica? O abbiamo bisogna di un’ altra?
Cerchiamo insieme una definizione parlando anche delle nostre esperienze: Quali sono stati quei momenti in cui non c’era consenso, quando sono andato io oltre, quando invece l’altra persona? E come mai tante volte nella nostra società non realizziamo che in concreto non c’era consenso?
Sarà un momento di riflessione con Margherita Picchi laureata in Gender Studies che ci darà vari Input e modererà il dibattito per arrivare ad una nostra definizione ed avere uno scambio di esperienze e idee.

Dom12 – Dialoghi decoloniali verso la depatologizzazione delle identità trans*

Dialoghi decoloniali verso la depatologizzazione delle identità trans* – Italia – México
Intersexioni Gruppo Giovani Glbti* Firenze SQUEERt parade dialogano con Jessica Marjane Duran Franco di Red de Juventudes Trans México

 

Grazie alla partecipazione dell’attivista messicana, femminista per i diritti delle persone trans, Jessica Marjane, ci proponiamo di generare riflessioni orizzontali tra i movimenti trans* tra Messico ed Italia sulle strategie politiche, collettive, epistemologiche e femministe per unire le forze e rispondere alle violenze e alla patologizzazione delle identità trans* causate del discorso biomedico, e dal sistema sociale, politico e giuridico binarista ed eteronormativo.

Domenica 12 novembre 2017
dalle 18.00
segue apericena di autofinanziamento
e musica a cura di Dj Leblond

presso: LaPolveriera SpazioComune
Via santa Reparata 12, loggiato del Chiostro della Badessa, ex convento di Sant’Apollonia
La Polveriera è antirazzista, antisessista, antifascista.

Illustrazione: Aerial Osni Ilustración
No dejemos que nos frenen el vuelo/Non lasciamo che ci frenino il volo

9/12 Re cane e Suo marito+sQUEERt parade show

Venerdì 9 dicembre in Polveriera
 Aperitivo dalle ore 19
a seguire:
 
ore 20.00
performance musicale del collettivo transfemministaqueer SQUEERt parade.
ore 21.30
performance acustica elettrificata di Re Cane e SUo Marito ;
“Re Cane e Suo Marito” esprime l’esigenza di tradurre emozioni e concetti in musica, proponendo una personale visione della realtà e del proprio vissuto. Il trio ferrarese debutta in chiave elettronica, raccontandosi attraverso uno spettacolo teatrale che fa da cornice alla performance musicale. Nel tempo trasforma il sound in acustico per portarlo in strada, nelle piazze e direttamente a contatto con la gente, cercando di superare le classiche distanze emotive che si creano tra artista e ascoltatore. I testi di Re cane narrano delle piccole cose quotidiane, costruendo un mondo parallelo in cui la realtà si fonde con la fantasia e con l’immaginario. La finalità ultima è di lasciare un’impronta significativa nell’animo di chi ascolta.
INGRESSO LIBERO