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PRESIDIO CONTRO LA SORVEGLIANZA SPECIALE 14/04/21, ore 9.30, Tribunale di Firenze

Condividiamo e rilanciamo il comunicato delle compagne e compagni dell’Occupazione di Viale Corsica 81.
Come ulteriore giro di vite per i fatti del 30 ottobre in cui migliaia di persone si rivoltarono a Firenze contro il governo, il comune e la polizia, eccoci recapitata l’ennesima lettera verde dal tribunale: non si tratta di una denuncia, ma dell’invito per una nostra compagna a presentarsi in tribunale il giorno 14 Aprile 2021 per presenziare all’udienza in cui verrà decisa o meno l’applicazione della sorveglianza speciale contro di lei. Che significato dare a questa nuova mossa del questore?
Innanzitutto dobbiamo rilevare come la repressione sia tanto mutabile nei mezzi quanto poco lo è nei fini. Neanche un mese è passato dalla definitiva caduta del reato di associazione a delinquere spillato ormai più di dieci anni fa all’interno dell’operazione “400 colpi”, ed ecco ora, dopo i dubbi successi raggiunti con la pioggia di fogli di via staccati negli ultimi anni dalla questura, l’arrivo del Daspo anche per chi allo stadio non ha mai messo piede e, amarum in fundo, questa richiesta di sorveglianza speciale. Perché associare tra loro strategie e misure tanto diverse in questo scritto? Perché è fondamentale che queste si riconoscano per ciò che sono: operazioni di repressione politica. Per uno stato che dice di averla fatta finita con il fascismo è essenziale che, almeno in teoria, ad esser puniti siano i reati e non le idee. Ma come togliere allora i compagni dalle strade di fronte a una magistratura che per quanto sia classista non può non applicare il codice penale? Come togliere di mezzo persone e percorsi di auto organizzazione se gli stessi giudici nella maggioranza dei casi sono in imbarazzo di fronte alle richieste di carcerazione in relazione ai reati contestati? Come assicurarsi quella tanto agognata pace sociale se anche le misure cautelari preventive svaniscono in pochi mesi proprio in virtù della moderata gravità dei reati in relazione alle leggi attuali? Ecco quindi spiegato il ricorso a questi mezzi di repressione politica, di cui da sempre lo stato italiano si serve, ma che di volta in volta possono tornare più o meno utili. Tanti piccoli reati non ti aprono così spesso le porte di Sollicciano, ma se ci inventiamo una associazione a delinquere la musica cambia. Teoria troppo fantasiosa anche per la magistratura? Allora la scavalchiamo con misure di polizia: fogli di via e Daspo, che non necessitano dell’approvazione del giudice, ma vengono emessi direttamente dal prefetto. C’è chi ancora si ostina a non voler piegare la testa? Ecco qua la sorveglianza speciale.
UNA SORVEGLIANZA (E UNA PUNIZIONE) DAVVERO SPECIALE.
Un capolavoro del legislatore democratico. Ben oltre: “l’innocente fino a prova contraria”, ben oltre le misure cautelari preventive in attesa che il processo si sgonfi, si arriva al “colpevole dei reati che potresti commettere”. Sì, perché contrariamente a quanto potremmo essere portati a pensare, avere la sorveglianza speciale non significa ricevere un’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine, che quella la subiamo già da sempre, significa veder materialmente distrutta la propria libertà. Del tutto arbitrariamente potremmo quindi avere per un tempo che va da uno a cinque anni l’obbligo di rientro notturno, il divieto di lasciare la provincia di residenza, di incontrare pregiudicati o persone sottoposte a misure cautelari, di partecipare a riunioni o assemblee di qualsiasi tipo e, per tutta la durata della sorveglianza speciale, possono essere sospesi passaporto e addirittura patente. Per anni dunque devi star lontano dai tuoi compagni, dai tuoi affetti, rinunciare a viaggiare o anche solo a lasciare la tua provincia, rinunciare a far politica, rinunciare ad uscire la sera… La pena per chi infrange queste regole può essere anche il carcere immediato. Tutto ciò, lo ripetiamo, non in connessione ad un particolare reato per cui viene prevista questa punizione, ma in relazione a chi sei, a cosa fai nella vita e quali reati potresti commettere in futuro. Proposta da Digos e questore, l’applicazione di questa misura passerà alle mani di un giudice che valuterà quindi se la persona che ha davanti merita l’appellativo di “minaccia della difesa sociale”. Il tutto in un perverso gioco di rimandi incrociati in cui la polizia dice che son anni che ci colpisce e quindi è giusto colpirci ancora di più, sennò avrebbero già smesso anche loro, che son tanto bravi, e difendersi è estremamente complicato… dal momento che non c’è nessun episodio criminoso di cui si viene accusati e quindi in sostanza… non c’è niente da cui difendersi! È così dunque che una compagna neanche pregiudicata rischia di veder cambiare la propria vita e chiunque abbia sofferto in questo anno delle limitazioni che ci sono state imposte per il Covid19 ed ora invoca l’estate nella speranza di poter tirare un sospiro di sollievo può capire quanto sia grave veder limitata radicalmente la propria libertà per un periodo tanto lungo.
PERICOLOSI PER CHI?
Pur in assenza di qualsivoglia condanna, sappiamo bene cosa finirà sul tavolo del giudice: il coraggio e la voglia di cambiare questo mondo. L’occupazione di uno spazio per giovani rapidamente divenuto un museo di arte urbana in Via Toselli prima, e a “La Crepa” poi, il sedersi davanti alle ruspe insieme agli abitanti di tutto Viale Corsica per evitare il taglio degli ippocastani, l’aver partecipato a un presidio non autorizzato di Fridays for future, l’aver contestato Nardella il giorno della Liberazione, l’aver partecipato al presidio contro lo sgombero delle famiglie in Via Carissimi, l’aver occupato una Casa delle donne in piena pandemia per offrire rifugio e assistenza a chi più sta subendo questa forzata reclusione e infine l’aver partecipato alla notte del 30 ottobre.. Questi i reati che le vengono contestati e che potrebbero meritargli questa pesante medaglia di pericolosità sociale. Ma pericolosi per chi? Esiste un solo sfruttato sulla faccia della terra che potrebbe sentirsi minacciato da tale (presunto) curriculum? A tutti noi la facile sentenza. Complici e solidali con la nostra compagna invitiamo tutti a far propria questa campagna contro la sorveglianza speciale, al suo fianco e al fianco di tutti coloro che in Italia hanno subito questa infame misura e coloro, come Eddi di Torino a cui è stata notificata di ritorno dal Rojava, che hanno deciso di di non sottostarvi e di rifiutarla pubblicamente. Perché organizzare una difesa collettiva vuol dire organizzare la difesa stessa del movimento.
Invitiamo tutti a tutte il 14 Aprile 2021 dalle ore 9:30 al presidio che si terra’ di fronte al tribunale di Firenze in viale Guidoni contro questa infame misura di repressione politica

RESISTENZE in FESTA! 12 ottobre, p.zza del Carmine

sab, 12 ottobre (15:00-23:00)
Piazza del Carmine – Piazza del Carmine
???? RESISTENZE in FESTA ????

Sabato 12 Ottobre vieni in piazza del Carmine alla giornata di (R)esistenze!

(R)esistenze è un’assemblea eterogenea composta dalle realtà autogestite dell’area fiorentina nata dalla necessità di dialogare e fare fronte comune alle difficoltà più spinose e per promuovere ideali di solidarietà, socialità e politica dal basso.

Ormai da tempo Piazza del Carmine è un po’ terra di nessuno, prima parcheggio, ora spiazzo vuoto dedicato a sporadici eventi.
La giornata del 12/10 ha come scopo proprio quello di ridare vita a questa piazza magnifica e centrale dell’Oltrarno fiorentino, oltre a creare nuovi momenti di socialità, in una giornata all’insegna della vita di piazza, accompagnata con musica, buon cibo e tanto divertimento!

???? MERCATO dell'usato
???? MERCATO ortofrutticolo - Genuino Clandestino
???? MERCATO dell'artigianato - Ell'è Nova

???? LABORATORI di architettura e autocostruzione - Collettivo 404

Alle ore 21:
???? CENA DI QUARTIERE su PRENOTAZIONE (3713447603)

MENU' a solo 5 Euro:
- Crostini Misti
- Pappa al Pomodoro
- Ribollita
- Trippa alla Fiorentina
- Trippa Finta (Veg)

A seguire:
???? CONCERTO di musica dal vivo con Circolo Vizioso CREW F.I. e altri artisti che annunceremo nei prossimi giorni #staytuned

fonte: https://lapunta.org/event/118

 

 

LA POLVE (R)ESISTE– SABATO 16 MARZO

Il sole splende, anche questo inverno mutante sembra essere passato. Sebbene un gelo culturale ci circondi e si aggrappi furiosamente alle sue fragili e decomposte idee gli alberi da frutto che piantammo nel prato di Santa Apollonia sono già in fiore per il loro quinto anno di autogestione.

Quale momento migliore della brezza primaverile per riprendersi la città?

La Polveriera non si lascia sfuggire l’occasione e accoglie la nuova stagione con una giornata di apertura, dal chiostro al quartiere, per riprenderci le nostre vite e costruirne un mondo migliore. Una giornata di sole e autogestione sembra un buon punto di partenza per un’impresa simile e una buona terapia per gli eccessi di bile a cui certi predicatori ci sottopongono.

Inizieremo con il riportare dove è nato il mercatino “Di Mano In Mano” che dall’alba delle 10:30 di mattina cospargerà i portici di usato, baratto e riuso.

Seguirà un pranzo en plein air, per godersi il famoso pratino e permettere anche ai più festaioli e festaiole di recuperare le energie spese nottetempo.

Belli rinforzati saremo pronti a uscire dalla tana per attraversare il quartiere di San Lorenzo con una passeggiata che porti nei vicoli e nelle piazze le nostre (r)esistenze. Fra muraglie di cemento abbandonate, strade da sempre popolari e turisti in bermuda ci aggireremo a raccontare un’altra città possibile e reale. Le materie prime le abbiamo da sempre: la nostra presenza, le parole, la musica, il teatro, la solidarietà, le lotte e un’infinità di produzioni collettive.

Il messaggio è chiaro: qui eravamo, qui siamo e qui resteremo. Non basta un inverno di sgomberi e soprusi a spaventarci, il mondo è nostro! È ora di parlare a tutti e tutte di un’idea diversa, un’alternativa possibile e umana che costruiamo di giorno in giorno attraverso l’autorganizzazione.

Tornando alla nostra piazza verde ci aspetterà una grande serata con Disco Rebel Foundation che porterà, direttamente da Genova, le sonorità dub di Militant Youth Hi-Fi, con tanto di vinili e un grande sound system per ballare fino a notte inoltrata.

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La miccia della Polveriera è sempre accesa!

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Programma

_10:30

per tutta la giornata DI MANO IN MANO mercatino dell’usato, del baratto e del riuso.

_13:00

pranzo

_15:00

passeggiata polverosa attraverso il quartiere di San Lorenzo

_18:30

si accende il sound system di Militant Youth Hi-Fi, con Disco Rebel Foundation per una serata fra reggae e dub a pieni decibel.

 

 

Come sempre a ingresso gratuito e prezzi popolari

Come sempre in difesa delle autogestioni

ASSEMBLEA (R)ESISTENZE- 14 MARZO ore 21.00

Continuano le attività di (R)esistenze, l’assemblea che oltre a singoli vede più realtà autogestite di Firenze mobilitarsi unitamente in difesa delle occupazioni e contro i meccanismi che stanno alla base degli sgomberi. Meccanismi che hanno nomi e attori precisi: gentrificazione, svendita del patrimonio pubblico, speculazioni, turistificazione. Processi, questi, portati avanti dall’amministrazione cittadina insieme a privati, banche, immobiliari e forze dell’ordine in nome di una legalità che altro non è che difesa degli interessi dei soliti noti e che al più mira allo spostare sempre più in periferia, lontano dagli obiettivi delle macchine fotografiche, quelli che vengono individuati come i problemi della città, che mai si tenta realmente di indagare e risolvere. In una società in cui politiche xenofobe, razziste e liberticide trovano sempre maggiore consenso, l’attacco diretto alle occupazioni della nostra città assume però anche anche i tratti di una vera e propria campagna volta alla repressione di qualsiasi pensiero di critica radicale alla miseria di questo presente che continuano a definire, contro ogni evidenza, il migliore dei mondi possibile. Anche per gridare tutto questo abbiamo organizzato il carnevale autogestito del 3 marzo, ma non solo: volevamo anche mostrare che cosa intendiamo per autogestione, quanto belli possano essere i suoi frutti, non solo per quanto riguarda una socialità diversa, ma anche per tutta la trasmissione di saperi che è la base di qualsiasi processo organizzativo dal basso e che emerge con forza anche nella costruzione di un singolo carro di carnevale. Purtroppo anche la nostra controparte non ha perso tempo: settimana scorsa è stato chiuso dalle forze dell’ordine l’ennesimo spazio: “I Rovo” a Varlungo. L’ennesima esperienza di lotta stroncata dagli uomini in divisa, l’ennesimo punto di confronto di un quartiere che viene restituito al degrado e all’abbandono. Questa mobilitazione in difesa degli spazi non può quindi che continuare e crescere e con questo proposito vi invitiamo alla prossima assemblea di (R)esistenze, nei locali de “La Polveriera”, in Via Santa Reparata, giovedì prossimo alle 21.00 puntuali. GLI SPAZI OCCUPATI APPARTENGONO A TUTTI, DIFENDIAMOLI!