Il 24 luglio 2025 abbiamo avuto un incontro con Dario Danti – l’Assessore del Comune di Firenze a Lavoro, Università e Ricerca, Patrimonio non abitativo e manutenzione e valorizzazione, Partecipazione e Beni comuni – il quale, rispondendo a un’interrogazione pòsta il 7 luglio 2025 in Consiglio comunale da parte del Consigliere Dmitrij Palagi, si era reso “disponibile a tutelare le scritte storiche facendo valere nel pratico il vincolo di protezione della sovrintendenza dei beni artistici e culturali e inoltre tutelare l’esperienza di autogestione all’interno del plesso di Sant’Apollonia nel contesto dei previsti lavori di ripristino del plesso”. Ha accennato, inoltre, la stessa disponibilità da parte della Regione Toscana e dell’ARDSU (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario).
Durante questo colloquio, abbiamo accertato che l’assessore Danti intende la disponibilità nel senso di assicurare impegno da parte del comune nel facilitare l’organizzazione di un incontro tra La Polveriera Spazio Comune, le liste studentesche e gli enti competenti alla gestione del plesso — ossia Regione e DSU Toscana.
Questo incontro, se avverrà, sarà il primo in cui Regione e DSU Toscana saranno contemporaneamente presenti; di conseguenza, in un contesto simile, non sarebbe loro possibile continuare a negare la propria competenza gestionale sul plesso; in altre parole, non sarebbe loro possibile continuare a scaricarsi le responsabilità a vicenda, rendendo così vacui i momenti di confronto.
L’incontro promesso servirà dunque ad avere risposte chiare sulle nostre varie richieste presentate già da tempo a Regione e DSU Toscana, fra cui:
1) Trasparenza sullo stato del progetto e dei fondi per i lavori di ripristino del plesso;
2) Che i lavori di ripristino non devono comportare la chiusura dell’intero plesso. Durante tali lavori il plesso deve mantenere la sua attuale fruibilità pubblica;
3) L’impegno di Regione e DSU nel rispettare lo stesso principio che ha guidato i nostri numerosi interventi di ripristino e di messa in sicurezza nel plesso (per esempio: l’illuminazione del loggiato, delle scale e dei bagni, e il rifacimento dell’antiscivolo delle scale): Le migliorie dello spazio devono essere al servizio della fruibilità del plesso. È essenziale che la messa in sicurezza sia effettiva, e non un transennamento che limiti l’accessibilità senza risolvere il problema.
4) Chiarezza su quale sia l’ente che gestisce effettivamente l’orario di apertura del Chiostro della Badessa, ente responsabile quindi di giustificare la scelta di mantenere l’orario di apertura ristretto post-pandemia dalle 12:00-15:30 e 19:00-22:30.
5) Il chiostro deve rimanere aperto al pubblico dalle 8 di mattina alle 23 di sera, anche nei giorni in cui non è garantito il servizio della mensa.
Ci teniamo inoltre a sottolineare che gli usi attuali del plesso da parte di studentə e cittadinə, fra cui gli usi degli spazi occupati de La Polveriera Spazio Comune, non possono essere sacrificati in nome dei proposti uffici dell’ARDSU (che di fatto andrebbero a sostituirli); tali uffici, infatti, non rappresentano un effettivo servizio al diritto allo studio allo stesso modo della mensa, dello spazio verde o dell’aula studio. (E che ne sarà dell’attuale sede degli uffici ARDSU in viale Gramsci 36? Verrà anche questa restituita al diritto allo studio dopo sarà svuotata degli uffici?)
Regione e DSU Toscana possono continuare a pretendere competenza gestionale sul plesso solo dimostrandosi disposti a riconoscere l’attuale vitalità dello spazio, tornando a coinvolgere attivamente studentesse, studenti e cittadinanza nel determinare il suo futuro tramite trasparenza progettuale e tavoli tecnici con le rappresentanze studentesche.
Rimaniamo in attesa della proposta dell’incontro con l’aspettativa che si possa fissare entro fine settembre.