da Repubblica – Firenze cronaca 31/10/2015

“Qui c’è il cenacolo di Andrea del Castagno, qui c’è la chiesa restaurata e opportunamente trasformata in un comodissimo auditorium: ma sempre qui, se varchi la soglia del Chiostro della Badessa, precipiti all’istante in quel che sembra il centro di Palermo di qualche anno fa o quello di Cosenza Vecchia oggi. Si tratta di uno dei chiostri più grandi di Firenze: chiuso sui tre lati da un colonnato in ordine ionico, di pieno quattrocento e di rara eleganza. Un paradiso trasformato in inferno. Lasciamo perdere l’oscena quinta di cemento su via santa Reparata, degradatasi a velocità superiore a quella dell’architettura rinascimentale cui si appoggia. Quello che potrebbe essere un mirabile giardino o un orto urbano è un acquitrinio pieno di detriti ed escrementi. Alle testate del portico quattrocentesco si accumulano rifiuti ingombranti, vicini ai motori degli impianti di condizionamento, deturpantissimi. E poi le scritte: non solo quelle in greco del Sessantotto (ma anche quelle, magari dopo averle fotografate, vanno tolte: siamo seri!), ma una miriade di altre, fino ad alcune recentissime, proprio sotto quel che rimane degli affreschi tardo-barocchi. Di chi è la colpa? Non del Diritto allo Studio: che si è già dissanguato per rimettere a posto un complesso che utilizza solo in parte. Il fatto è che il Chiostro è caduto nel buco nero burocratico del passaggio tra il demanio e la regione e nell’attesa che qualcuno sbrogli la matassa della maledetta proprietà, il degrado si fa sempre più grave, vicino all’irreversibilità. E come spesso accade, il silenzio della soprintendente Marino è assordante: davvero la soprintendenza non ha nulla da dire, e nessuno da richiamare, di fronte all’agonia di questo straordinario monumento?
Qualcuno opinerà che è colpa degli studenti, che hanno occupato un’aula o due del primo piano, e che hanno chiesto e ottenuto (ed è stato un errore concederlo in queste condizioni) che il chiostro rimanga aperto fino a mezzanotte. Credo che sia giusto, anzi sacrosanto, che gli spazi monumentali del centro di Firenze ospitino la vita quotidiana dei fiorentini, a cominciare proprio dagli studenti. Anzi: queste presenze sono l’ultimo dettaglio che ci distingue da un parco a tema popolato di figuranti. Ma il prezzo non può essere l’abbandono totale: lasciare andare in malora quel chiostro “perché è degli studenti” significa associare il bene comune al degrado, la democrazia allo sporco, l’uguaglianza alla mancanza di bellezza. E per di più avviare una spirale di degrado che vanifica qualunque sforzo di crescita civica e culturale che quegli studenti possano fare nelle loro aule: perché, parafrasando Nanni Moretti, chi vive in un posto brutto, diventa brutto. E qui, però, è la giunta di Dario Nardella che deve farsi un esame di coscienza: un’amministrazione che vende ai privati palazzi e giardini pubblici che cosa offre ai ragazzi, che hanno bisogno di spazio pubblico come del pane? Alberghi di lusso e ristoranti stellati? È questo il vero dramma di Firenze: di fronte al quale impallidiscono le pedanti e marginali indicazione dell’Unesco. A pochi metri da Sant’Apollonia, il grande scheletro di Sant’Orsola ci ricorda che la rovina materiale è solo la conseguenza della mancanza di un progetto politico, di una idea di città.”

(Tomaso Montanari, su Repubblica – Firenze cronaca del 31/10/2015)

STUDENTI CONTRO IL NUOVO ISEE – La Polveriera

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti [e tutte, ndr]all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” (art.3 della Costituzione)


Se invece di rimuovere gli ostacoli – come prescritto dalla sua legge fondamentale – il governo ne impone di nuovi, insorgere è un dovere, prima ancora che un diritto.
La lotta intrapresa di recente dagli STUDENTI CONTRO IL NUOVO ISEE su tutto il territorio nazionale apre la possibilità di catalizzare rivendicazioni ben più ampie rispetto al solo ambito studentesco da cui ha preso le mosse.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito a manifestazioni, presìdi e cortei studenteschi che denunciavano a gran voce le gravi incongruenze tra i risultati prodotti dal nuovo metodo di calcolo della situazione economica delle famiglie italiane e il loro effettivo livello di benessere: “siamo diventati ricchi e non lo sapevamo”, questa è l’assurdità che ci siamo ritrovati a constatare.
Con la rabbia di chi teme per il proprio presente e futuro, abbiamo preteso unanimemente un confronto con le istituzioni, compiendo un primo importante passo per uscire dall’isolamento e dell’apatia sociale che ci rende deboli e ricattabili. 
Il 13 ottobre, incoraggiati dalle mobilitazioni studentesche diffuse in molte cittàitaliane, ci siamo presentati alla sede fiorentina dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, per discutere e ritrattare personalmente la condizione di più di 360 studenti che, secondo il nuovo metodo di calcolo dell’ISEE, risultano “NON PIU’ IDONEI” ad avere un alloggio o un’agevolazione per gli studi nonostante la loro condizione economica sia rimasta invariata.
Insieme a questi studenti ingiustamente esclusi dalle graduatorie abbiamo chiesto ed ottenuto una proroga della data di uscita dagli alloggi (dal 15 ottobre, come previsto dal Dsu, è stata spostata al 25 ottobre) e preteso l’impegno di una presa di posizione politica in difesa dei diritti di TUTTI gli studenti davanti all’opinione pubblica, alla Regione e al Ministero.
Possono sembrare traguardi di piccola entità se paragonati ai cambiamenti necessari per far sì che si possa raggiungere un effettivo stato di “welfare”: tuttavia la nostra lotta è costretta ad ripartire dalle basi, dovendo combattere non per uno stato del benessere ma per uno stato dove non siano i fondi destinati ai diritti fondamentali ad essere razionati.
È quindi necessario che la proroga venga sfruttata con astuzia per alzare il livello del conflitto, coinvolgendo coloro che ancora non si sono accorti dell’effetto che può provocare una richiesta legittima e ben motivata.
Per questo motivo, in qualità di studenti e di membri dell’assemblea della Polveriera, il 14 OTTOBRE abbiamo partecipato all’Assemblea del Senato Accademico per far valere le nostre rivendicazioni e per arrivare dove il Dsu non può o non ha interesse di arrivare, rappresentando la situazione di molti studenti che pur non avendo perso la casa si vedono negata la possibilità di proseguire i loro studi per un aumento spropositato e ingiustificato delle tasse universitarie.
In questo modo lavoriamo affinché la nostra lotta possa smuovere dalle fondamenta la società intera, anche al di fuori del contesto studentesco, arrivando a mettere in discussione le manovre economiche prese da un governo che aumenta la soglia reddituale delle famiglie ma non adatta le soglie che danno diritto alle prestazioni sociali, dalle riduzioni dei ticket sanitari alle agevolazioni sui trasporti fino alle pensioni di invalidità.
Tali cambiamenti pesano inevitabilmente su un’ampia percentuale della popolazione, i cui volti sono difficili da scorgere leggendo freddi fogli di statistiche che utilizzano indici parziali e categorie poco rappresentative della realtà (come, ad esempio, il valore irrilevante che viene dato alle varie forme mi disabilità).
Continueremo a pretendere un dialogo diretto con le istituzioni, in quanto è la lontananza tra la politica e le persone comuni che consente a chi pretende di governarci di contraddire l’interesse comune (vedi l’articolo 3 della Costituzione sopra citato) prendendo decisioni che peggiorano palesemente le condizioni di tutti.
PER QUESTO È NECESSARIO ESSERE PARTECIPARE IN PRIMA PERSONA ED ESSERE PRESENTI:
LUNEDÌ 19 OTTOBRE – ore 21:00 assemblea degli studenti di tutte le residenze universitarie alla residenza di Salvemini.
MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE – presidio presso il Consiglio di Amministrazione del DSU in Viale Gramsci 36.

VENERDÌ 23 OTTOBRE – presidio sotto il Consiglio Regionale Toscana in via Cavour 4.

8° MERCATO CONTADINO E DELLE AUTOPRODUZIONI in Sant’Apollonia

Come ogni seconda domenica del mese nel chiostro della Polveriera (via santa reparata 12r firenze ) prende forma il mercato contadino e delle autoproduzioni artigianali.
Segui gli aggiornamenti sulla pagina https://www.facebook.com/Mercato-Contadino-E-Delle-Autoproduzioni-in-Polveriera-968845099842475/timeline/
_Promuoviamo relazioni economiche eque incentrate sullo scambio, l’interazione, la fiducia e la trasparenza, contro le logiche capitaliste e di sfruttamento delle risorse.
_Promuoviamo la FILIERA CORTA e lo scambio di saperi. Pensiamo che sia un diritto poter portare il cibo nelle città al di fuori della filiera commerciale e della grande distribuzione. I prodotti biologici ma industriali NON hanno niente a che vedere con la salvaguardia della terra.
_I produttori e i trasformatori che partecipano al mercato in Polveriera praticano agricolture senza chimica di sintesi e senza l’uso di prodotti chimici industriali, e comunque limitando il più possibile l’utilizzo anche di quei prodotti permessi dai disciplinari del biologico ma che non salvaguardano la terra, le risorse ed esseri viventi.
_Ogni produttore espone sul banco la propria AUTOCERTIFICAZIONE che costituisce assunzione di responsabilità da parte del produttore rispetto alle caratteristiche di ciò che propone.
_Stiamo inoltre avviando il percorso per rendere operativo il sistema della GARANZIA PARTECIPATA, nel quale il produttore mette a disposizione il proprio campo, orto, azienda, cucina o laboratorio per visite aperte ad altri produttori e consum-attori.
_Difendiamo la libera trasformazione dei prodotti contadini e favoriamo l’abolizione di intermediazioni tra produttore e consumatore.
_Attraverso questo mercato riportiamo VITA in uno spazio abbandonato da anni in pieno centro a Firenze e chi vi partecipa è consapevole di star compiendo un’azione politica ben precisa.
Tutte le decisioni riguardanti il mercato vengono prese con metodo assembleare. L’assemblea dei produttori è due settimane prima del mercato successivo. per informazioni scrivere a mercatopolveriera@gmail.com
PROGRAMMA:
Dalle 9 alle 22 vendita di verdure, frutta, formaggi, miele, vino, carne, pane, erbe aromatiche e medicinali, saponi naturali, artigianato naturale.
durante il pranzo ci accompagnerà con la sua voce e la sua chitarra la cantautrice fiamminga Katrien Snoeys.
Dalle 15 ci sarà nel chiostro un’assemblea pubblica che coinvolgerà tutti i produttori del mercato. Parleremo di spazio fuori mercato con Mondeggi Bene Comune.

“..è fondamentale costruire una nuova alleanza strategica tra le realtà e i movimenti urbani e rurali, che superi non solo idealmente, ma anche materialmente le categorie classiche di produttore e consumatore, riuscendo a spostare l’agire da individuale a collettivo.”

Nei locali al piano superiore de LaPolveriera SpazioComune dalle 15 alle 18 si terrà il RE-START Restarter Firenze, porta il tuo elettrodomestico che non funziona piu e ti aiutiamo ad aggiustarlo!

PARTY

Dalle 18 aperitivo benefit per il Presidio Permanente No Borders – Ventimiglia
Dalle 18.30 sonorità dal mondo con i DansLaRue
Sarà presente tutto il giorno un laboratorio di ciclofficina, una consulente olistica a disposizione e ginecologhe e psicopterapeute del consultorio in piazza.

Ventimiglia chiama, Firenze risponde

In questi mesi abbiamo assistito ad un crescendo di delirio mediatico sulla questione migranti: ondate, invasioni, emergenze, stragi nel Mediterraneo. Questi ritornelli in televisione e sui giornali ci hanno accompagnato durante tutta l’estate.
Abbiamo quindi deciso di recarci personalmente a Ventimiglia con un convoglio di aiuti raccolti insieme all’Ass. Anelli Mancanti e AUCS, iniziativa premiata dalla generosità di tantissimi studenti, studentesse ed abitanti di Firenze che ci hanno permesso di raccogliere centinaia di abiti, decine di scarpe, coperte, materiale per l’igiene personale, cellulari e tende.
Oggi però da Ventimiglia viene lanciato un secondo appello, in risposta alla violenta repressione di questi giorni. Per questo abbiamo deciso di aderire e partecipare alla manifestazione di Domenica 4 Ottobre per la libertà di movimento, di seguito l’appello dei NO BORDERS:
CHIAMATA NO BORDERS ALLA LOTTA INTERNAZIONALE PER LA LIBERTÀ DI

MOVIMENTO – domenica 4 ottobre manifestazione a Ventimiglia

All’alba di Mercoledì 30 Settembre due ruspe e tre camion hanno distrutto in sei ore un luogo di solidarietà costruito in oltre tre mesi grazie al supporto dei migranti in viaggio e dei solidali di tutta Europa. Hanno pensato che oltre alle tende, alla cucina, alle docce, avrebbero demolito anche il cuore della lotta No Borders. Si sbagliano: il Presidio ha mostrato di valicare ogni barriera fisica e materiale contrapponendo alle barriere la costruzione comune di un territorio di solidarietà, relazioni e lotta internazionale per la liberà di movimento per tutte/i e contro ogni confine.
Quello che abbiamo visto accadere in questi mesi a Ventimiglia, avviene anche altrove: Choucha, Lampedusa, Calais, Parigi, per citarne solo alcuni. Sono altri luoghi di resistenza, posti di frontiera interni ed esterni della “Fortezza Europa”. Spazi di transito dove alla violenza del viaggio, dei maltrattamenti subiti dalla polizia e dai trafficanti, si unisce la violenza del confine materiale, una linea immaginaria militarizzata senza pudore. La violenza di un limbo in cui i migranti diventano pedine da ripartire tra vari stati in un gioco di ambiguità legislative. Vediamo un’Europa che professa libertà di movimento mentre Schenghen si riduce ad ennesimo dispositivo che rafforza le gerarchie tra chi è cittadino e chi non lo è e per questo rimane intrappolato nelle disposizioni di Dublino III, che vincola la domanda d’asilo al primo paese di arrivo.
Sappiamo bene che il controllo non è l’unica strategia messa in campo nella gestione della migrazione: quel che denunciamo, oltre alla chiusura dei confini, è il drenaggio classista e razziale dei flussi, attraverso cui gli stati cercano di accaparrarsi la manodopera più qualificata, talvolta creando un vero e proprio “business dell’accoglienza” in cui i rifugiati diventano possibilità di profitto per le cooperative, talvolta attraverso lo sfruttamento redditizio dell’illegalità, sistematicamente infine nello sfruttamento sul lavoro.
Meno di un mese fa scrivevano che a Ventimiglia non c’erano più migranti, e in poco tempo il nostro campo ospitava 220 migranti in transito. Oggi viene scritto che la giornata del 30 settembre, iniziata con uno sgombero e finita con la spartizione degli ottanta presidianti tra commissariato, carabinieri e Croce Rossa, “è stata una giornata di soluzioni”.
Il confine resta però chiuso e i migranti che erano disposti a rischiare la propria vita sugli scogli per rivendicare il diritto all’autodeterminazione, sono ora per strada.
I solidali restano con loro. Loro restano con i solidali. Resteremo uniti nella lotta finché “le soluzioni” pensate non portino all’apertura del confine: é questa la decisione che ha concluso la prima assemblea del No Borders Camp in esilio.
Distruggere le nostre cose, circondarci con centinaia di agenti e decine di blindati, non è una risposta al problema dell’abominio rappresentato dai respingimenti in frontiera.
I migranti arriveranno ancora, e le stesse violazioni saranno perpetrate. Ci hanno tolto casa ma non ci hanno fermato. Oggi siamo più forti, più determinati e ancora più uniti.
Chiamiamo con un appello internazionale chiunque sia convinto, assieme a noi, che la storia della lotta contro i confini sia solo all’inizio e che oggi, ancora più che ieri, sia il momento di gridare con tutte le nostre voci:
WE ARE NOT GOING BACK!
DOMENICA 4 OTTOBRE 2015 ORE 14:30 ALLA STAZIONE DI VENTIMIGLIA
MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE
HURRYA!
Presidio permanente No Borders Ventimiglia in exile

WALL SKIN IS COMING – Blockparty con 400 Drops (2/10)


Dalle 16 alle 22,30 sotto i loggiati del chiostro di San’Apollonia,
400 Drops e LaPolveriera SpazioComune presentano: WALL SKIN IS COMING, con tutti gli artisti che parteciperanno al prossimo WALL SKIN, riuniti per la preparazione delle opere che verranno esposte alla prossima Florence Tattoo Convention.

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A sonorizzare il tutto MILLELEMMI / TomatoSoundSoup / THX

dalle 16 – Live painting: -BUE 2530 / DANINJAZ / FONE / URTO / FRENOPERSCIACALLI / ALESSANDRO ARBI / HOPNN / MOALLASECONDA / RMOGRL 8120 / SIL VICIUS / FORMA / ILARIA GUARDUCCI / MANO / STELLECONFUSE / MR.G. / FEDERICO SANTINI / MASSIMO MIAI / NICOLA GIORGIO / DISCORDIA CORNER / LOPEZ / UMBERO STAYLA / VLR139 / AIKUBOY / JAMES BOY / K. / APO / REQUIEM /CUGNETTO / ZEUS / DON LUMACA / GNOB / CHUNKY / LOR3 / GIULIA BRACHI / BLA32 / LE VANVERE / BLEKKK /
Dj set:-THX / TOMATO / MILLELLEMMI
Info – 400 DropsContacts – 400drops@gmail.com

NO BUSINESS ALLOWED, AND KEEP THE FASCISTS OUT