Oggi, martedì 14 gennaio, è avvenuta l’ennesima retata della polizia municipale nel loggiato di Sant’Apollonia, con cani antidroga, sequestri e “arresti”, ennesima azione repressiva che conferma, ancora una volta, la natura politica del partito che occupa le istituzioni pubbliche della nostra città. Sembra che non conoscano altro linguaggio che quello della forza, della repressione dell’emarginazione, del controllo securitario e sbirresco del territorio. Indifferenti verso le morti che quel disagio e quell’essere messi ai margini ha già causato e continua a causare giocano a rilanciare da destra su temi quali la sicurezza e il decoro.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: l’emarginazione sociale, lo spaccio delle droghe, la microcriminalità che tanto ossessiona e preoccupa il partito del potere è il frutto amaro della repressione, del proibizionismo, del saccheggio delle risorse comuni per il beneficio di pochi, dello sfruttamento sempre più bieco del lavoro.
Chi sono i giovani che si ritrovano nel loggiato di Sant’Apollonia? Che storia hanno?
Le istituzioni e le destre di questa città hanno preferito invece cercare nella Polveriera un capro espiatorio, in modo tale da reprimere anche l’unica risposta sociale positiva sul territorio.
La Polveriera contende il territorio al disagio, allo spaccio, alla violenza e alla sopraffazione. Lo abbiamo fatto difendendo i nostri spazi, lo abbiamo fatto mettendo in campo attività culturali, politiche, sociali, sportive ed artistiche. Questa è la nostra strada: azione diretta, autogestione!
CONTRO LE POLITICHE DELLA REPRESSIONE, VOGLIAMO INTERVENTI SOCIALI PER LA RIDUZIONE DEL DANNO!
CONTRO IL PROIBIZIONISMO, VOGLIAMO LA LIBERALIZZAZIONE DELLE DROGHE!
CONTRO LA SOCIETA’ DEL CONTROLLO, VOGLIAMO CHE LA CITTA’ TORNI AI SUOI ABITANTI!