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Ciao Orso

Ciao Orso,
abbiamo saputo della tua morte ieri mattina, come tutti dai giornali. Nonostante sapessimo il pericolo che correvi, nonostante sapessimo che era un rischio che ti eri assunto, non si è mai preparati alla morte di un compagno. Il nostro pensiero è andato subito ai tuoi amici, ai tuoi cari e familiari. In questo anno abbiamo letto più volte la preoccupazione sui loro volti, ma anche l’orgoglio di esserti amico. Ora tocca a noi raccogliere la bandiera che tu hai portato e continuare la lotta per la giustizia sociale, l’eguaglianza e la libertà.
Ti salutiamo con le tue ultime parole, che rivolgiamo a Firenze, soprattuto ai/alle giovani che ci auguriamo riempiano le strade in una nuova stagione di lotta e speranza.

Ciao Compagno Orso

 

Ciao, se state leggendo questo messaggio è segno che non sono più a questo mondo. Beh, non rattristatevi più di tanto, mi sta bene così; non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà.
Quindi, nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio..

Vi auguro tutto il bene possibile e spero che anche voi un giorno (se non lo avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo.

Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza; mai! Neppure per un attimo.

Anche quando tutto sembra perduto, e i mali affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza e di infonderla nei vostri compagni.

E ricordate sempre che “ogni tempesta inizia da una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia.

Vi amo tutti, spero che farete tesoro di queste parole.
Serkeftin!

Orso,
Tekoşer,
Lorenzo

LA POLVE (R)ESISTE– SABATO 16 MARZO

Il sole splende, anche questo inverno mutante sembra essere passato. Sebbene un gelo culturale ci circondi e si aggrappi furiosamente alle sue fragili e decomposte idee gli alberi da frutto che piantammo nel prato di Santa Apollonia sono già in fiore per il loro quinto anno di autogestione.

Quale momento migliore della brezza primaverile per riprendersi la città?

La Polveriera non si lascia sfuggire l’occasione e accoglie la nuova stagione con una giornata di apertura, dal chiostro al quartiere, per riprenderci le nostre vite e costruirne un mondo migliore. Una giornata di sole e autogestione sembra un buon punto di partenza per un’impresa simile e una buona terapia per gli eccessi di bile a cui certi predicatori ci sottopongono.

Inizieremo con il riportare dove è nato il mercatino “Di Mano In Mano” che dall’alba delle 10:30 di mattina cospargerà i portici di usato, baratto e riuso.

Seguirà un pranzo en plein air, per godersi il famoso pratino e permettere anche ai più festaioli e festaiole di recuperare le energie spese nottetempo.

Belli rinforzati saremo pronti a uscire dalla tana per attraversare il quartiere di San Lorenzo con una passeggiata che porti nei vicoli e nelle piazze le nostre (r)esistenze. Fra muraglie di cemento abbandonate, strade da sempre popolari e turisti in bermuda ci aggireremo a raccontare un’altra città possibile e reale. Le materie prime le abbiamo da sempre: la nostra presenza, le parole, la musica, il teatro, la solidarietà, le lotte e un’infinità di produzioni collettive.

Il messaggio è chiaro: qui eravamo, qui siamo e qui resteremo. Non basta un inverno di sgomberi e soprusi a spaventarci, il mondo è nostro! È ora di parlare a tutti e tutte di un’idea diversa, un’alternativa possibile e umana che costruiamo di giorno in giorno attraverso l’autorganizzazione.

Tornando alla nostra piazza verde ci aspetterà una grande serata con Disco Rebel Foundation che porterà, direttamente da Genova, le sonorità dub di Militant Youth Hi-Fi, con tanto di vinili e un grande sound system per ballare fino a notte inoltrata.

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La miccia della Polveriera è sempre accesa!

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Programma

_10:30

per tutta la giornata DI MANO IN MANO mercatino dell’usato, del baratto e del riuso.

_13:00

pranzo

_15:00

passeggiata polverosa attraverso il quartiere di San Lorenzo

_18:30

si accende il sound system di Militant Youth Hi-Fi, con Disco Rebel Foundation per una serata fra reggae e dub a pieni decibel.

 

 

Come sempre a ingresso gratuito e prezzi popolari

Come sempre in difesa delle autogestioni

ASSEMBLEA (R)ESISTENZE- 14 MARZO ore 21.00

Continuano le attività di (R)esistenze, l’assemblea che oltre a singoli vede più realtà autogestite di Firenze mobilitarsi unitamente in difesa delle occupazioni e contro i meccanismi che stanno alla base degli sgomberi. Meccanismi che hanno nomi e attori precisi: gentrificazione, svendita del patrimonio pubblico, speculazioni, turistificazione. Processi, questi, portati avanti dall’amministrazione cittadina insieme a privati, banche, immobiliari e forze dell’ordine in nome di una legalità che altro non è che difesa degli interessi dei soliti noti e che al più mira allo spostare sempre più in periferia, lontano dagli obiettivi delle macchine fotografiche, quelli che vengono individuati come i problemi della città, che mai si tenta realmente di indagare e risolvere. In una società in cui politiche xenofobe, razziste e liberticide trovano sempre maggiore consenso, l’attacco diretto alle occupazioni della nostra città assume però anche anche i tratti di una vera e propria campagna volta alla repressione di qualsiasi pensiero di critica radicale alla miseria di questo presente che continuano a definire, contro ogni evidenza, il migliore dei mondi possibile. Anche per gridare tutto questo abbiamo organizzato il carnevale autogestito del 3 marzo, ma non solo: volevamo anche mostrare che cosa intendiamo per autogestione, quanto belli possano essere i suoi frutti, non solo per quanto riguarda una socialità diversa, ma anche per tutta la trasmissione di saperi che è la base di qualsiasi processo organizzativo dal basso e che emerge con forza anche nella costruzione di un singolo carro di carnevale. Purtroppo anche la nostra controparte non ha perso tempo: settimana scorsa è stato chiuso dalle forze dell’ordine l’ennesimo spazio: “I Rovo” a Varlungo. L’ennesima esperienza di lotta stroncata dagli uomini in divisa, l’ennesimo punto di confronto di un quartiere che viene restituito al degrado e all’abbandono. Questa mobilitazione in difesa degli spazi non può quindi che continuare e crescere e con questo proposito vi invitiamo alla prossima assemblea di (R)esistenze, nei locali de “La Polveriera”, in Via Santa Reparata, giovedì prossimo alle 21.00 puntuali. GLI SPAZI OCCUPATI APPARTENGONO A TUTTI, DIFENDIAMOLI!

Militant Youths Hi Fi meets Disco Rebel – Sabato 16 Marzo

Disco Rebel Foundation e Lapolveriera Spaziocomune sono lieti di presentarvi:
Direttamente da Genova, per la prima a Firenze
Militant Youths Hi-Fi :
Nasce nel 2013 grazie alla forte amicizia che tiene legati Andrea, Federico, Omar e Stefano e, come tutti i veri amori, il nostro verso la Musica Reggae scoppia presto. Le tante associazioni e i tanti sound presenti sul territorio genovese hanno plasmato pian pianino i nostri gusti e contribuito costantemente alla crescita di curiosità e passione.
Da qui in poi prendiamo la nostra strada partendo con i primi warm up nei centri sociali, club, monti, spiagge, circoli o qualsiasi altro posto dove far suonare quei benedetti vinili.
Le amicizie musicali si rafforzano e nel 2016, assieme ai compari Cuffa Sound e Capaneo, fondiamo ”Anonima Reggae” (crew dedita all’organizzazione di eventi cultural-musicali). Insieme, riusciamo a toglierci qualche sogno musicale dal cassetto: portare a Genova due nostri idoli indiscussi … Prima Johnny Osbourne e poi Prince Allah!
Così, dopo due anni di gioie e dolori, il 10 Marzo 2018 inauguriamo al CSOA Terra di Nessuno il nostro sound system auto-costruito.
Il vinile come unico supporto, dal primo Reggae al Roots più Stepper, dal Digital ’80/’90 al Dub UK ’90 arrivando a toccare le sonorità Steppa dei giorni d’oggi.

I valori dell’ ANTIFASCISMO / ANTIRAZZISMO / ANTISESSISMO vanno di pari passo con le nostre selezioni.

➤Sound System acceso dalle 18:30 fino a mezzanotte circa, 2 crew con una selezione speciale inna YOUNG GENERATIONS STYLE!
Merenda – apericena a prezzi popolari e tante buone vibes per tutti e ovviamente INGRESSO LIBERO.

Re.SET Firenze – Incontro fra città

“La cosa più bella di Tokio è McDonald’s. La cosa più bella di Stoccolma è McDonald’s. La cosa più bella di Firenze è McDonald’s. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello.”

Andy Warhol – 1975 – Tratto da ‘Philosophy of Andy Warhol’

La cosa più bella di Firenze è Firenze.
Trasformare Firenze in un McDonald è come mettere Dante a servire il fritto.

Una città bella non è solo la sua cartolina. Pare ovvio dire che una città sia fatta di persone, delle loro storie e di ciò che insieme hanno costruito. Ma forse non è cosi ovvio.

Quando lo scopo diventa vendere una città questa si fa prodotto di consumo. E un prodotto deve rispondere alle richieste del consumatore. Essere bella e fotografabile.

Consumare una città significa allora consumare la sua vita, quella dei suoi abitanti, quella del suo patrimonio e quella della sua storia. Chi ci vive deve quindi divenire una comparsa in uno spettacolo altrui.

Turistificazione significa proprio questo dover soddfisfare i bisogni del turista e non dell’ abitante.

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A Firenze si è costituito il nucleo locale della Rete SET – Sud Europa di fonte alla Turistificazione, una rete di numerose città e di numerose esperienze di base cha dalle Canarie, alla Spagna, all’Italia, a Malta e alla Grecia, si oppongono all’attuale modello di sfruttamento dei territori e delle comunità locali da parte dell’industria turistica.

La Rete SET si pone l’obiettivo di affrontare gli effetti dell’estensione dell’industria turistica sui territori coinvolti: diritto all’abitare, proliferazione di locazioni turistiche, svendita del patrimonio storico e del patrimonio pubblico, saturazione del trasporto pubblico, infrastrutturazione pesante delle aree, espulsione degli abitanti dei centri storici, diffusione del lavoro precario nella filiera del turismo. Questi sono alcuni dei temi al centro del dibattito e dell’azione della Rete.

Le città italiane che attualmente aderiscono a SET Italia sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Rimini, Roma, Venezia.
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PROGRAMMA
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::::VENERDI 1 MARZO::::

Via Cavour 1
10.00 presidio contro la vendita di Mondeggi Bene Comune

Biglietteria Stazione SMN – Santa Maria Novella
16.00 Tour Guidato per tutt*
Firenze NoCost La prima guida Anti-turistica della città, ci porta dalla stazione alla Scuola di architettura. La camminata toccherà diversi luoghi che caratterizzano, nel bene e nel male, il tessuto urbano della Firenze Contemporanea.

Piazza Ciompi
17.45 Performance a cura del Laboratorio teatrale Polveriera Underwear Theatre
SPIGOLI
vivere in una città turistica (?)

Scuola di Architettura – Piazza Ghiberti 27
18.30 – 20.00 Aperitivo & DjSet
Ark Kostruendo & Genuino Clandestino
20.00 – 20.30 Lettura “Cara Firenze” di La Botta interpretato da Ettore Marrani.
21.00 – 22.30 Presentazione di SET – Sud Europa di fronte alla turistificazione

::::SABATO 2 MARZO::::

CSA Next Emerson – Via di Bellagio 15
10.00 -18.00 Tavoli di Discussione e Laboratori Artistici con pranzo organizzato da Genuino Clandestino

____Tavoli di Discussione

TAVOLO 1 – L’abitare e la turistificazione
Le città d’arte italiane “di dolore e ostello … non donna di province ma bordello”

Il quotidiano al servizio dei nuovi tenutari globali: patrimonio storico e rendite monopolistiche, la quotidianità come terreno di estrazione, capitale simbolico e espropriazione dei beni e dei luoghi comuni, città brand e marketing dell’urbano, marginalizzazione e decoro nella città museo.

I nuovi soggetti del conflitto urbano e i possibili livelli di lotta per un modello ecologico, antagonista: difesa e creazione di beni e luoghi comuni, resistenze dello spazio pubblico, evoluzione e riappropriazione delle culture locali, forme di narrazione di un’urbanità liberata.

TAVOLO 2 – La dimensione territoriale
Al Gran Bazar della città neoliberista: nuove infrastrutture e turismo globale

Logistica e infrastrutture come effetto o causa della monocoltura turistica, espulsione e pendolarismo di lavoratori e abitanti nel parco a tema, impatto ambientale dell’industria turistica, land grabbing e appropriazioni speculative, paesaggio da bene comune a merce, il territorio al servizio della turistificazione.

Pratiche di resistenza e riappropriazione: lotta alle grandi e meno grandi opere, prospettive ecologiche, uso civico e collettivo dei beni e dei luoghi non alienabili, ricostruzione di paesaggi e narrazioni nel territorio urbanizzato.

____Laboratori Artistici
I laboratori sono finalizzati ad immaginare le azioni e le maschere per celebrare il carnevale delle autogestioni il giorno seguente.

LABORATORIO 1_ Storia, strategie e tattiche per destabilizzare il Nuovo Ordine Urbano con Ex-Voto fecit

L’obiettivo del laboratorio è fornire ai partecipanti una conoscenza base sulle forme e le pratiche di resistenza creativa.

Disponibilità posti: più siamo meglio é.

LABORATORIO 2_ Maschere per la città: Laboratorio Aperto e Creativo per preparare i manufatti, le azioni e le immaginazioni necessari al carnevale delle autogestioni con RibellArti e Míles Eri

“A carnevale ogni scherzo vale”. Noi ti forniamo i carta Modelli e un po’ di materiali per creare ed immaginare la tua maschera della città turisticizzata, tu comunque ti puoi portare qualcosa da casa, che sia un pezzo di stoffa di un particolare colore, una poesia o una riflessione sulla città che cambia. Il laboratorio sarà un momento di condivisione e creazione del Corteo Carnevalesco del giorno seguente.

::::DOMENICA 3 MARZO::::

La Polveriera Spazio Comune, Via Santa Reparata 12
10.00- 13.00 Termine dei preparativi per il Carnevale delle Autogestioni

14.30 – 18.30 Carnevale delle Autogestioni

Azioni e interventi in difesa dei Beni e dei Luoghi Comuni
Beni comuni e patrimonio storico: contro lo sgombero della Polveriera Spazio Comune, di Mondeggi- Fattoria senza padroni e di tutti gli Spazi Liberati di Firenze.
Azioni conclusive dei laboratori, portare SET nello spazio pubblico.

NUCLEO FIORENTINO RETE SET ITALIA:
Ark Kostruendo – Assemblea Cardatori – Comunità di resistenza contadina J. Laronze – CSA Next Emerson – La Polveriera Spazio Comune – Mondeggi Bene Comune/Fattoria senza padroni – perUnaltracittà Firenze – Spazio InKiostro – FIRENZE NOCOST – Alterpiana – Occupazione Viale Corsica…

Maggiori informazioni a: https://setfirenze.noblogs.org/

In solidarietà con l’Asilo occupato

«Non finisce qui, il corteo di Torino è solo l’inizio, ora è il momento per fare partire una lotta serrata che dalle ceneri di questa operazione repressiva faccia nascere un nuovo fiore»

Siamo tutti sovversivi! Solidarietà all’Asilo occupato!

Quella che doveva essere una giornata antifascista e antirazzista per fare luce sui moderni fascismi e le loro declinazioni si è trasformata in un nuovo ed efferato atto di repressione.

Sono anni che difendiamo i quartieri contro la gentrificazione e contro l’imposizione “democratica”, anni in cui si è sviluppata sempre di più una solidarietà per i migranti e sono anni che le istituzioni provano a sminuire l’importanza di questo tipo di lotte.
Ne sono prova i fatti del 7 febbraio quando le centinaia di forze dell’ordine sono entrate in via Alessandria 12 per sgomberare e sigillare l’accesso a L’Asilo occupato.

La risposta arriva immediatamente, e quelle che dovevano essere giornate di dibattito mutano presto in azione, rabbia, resistenza. Il quartiere Aurora si riempie di militari, un quartiere blindato agli stessi residenti, assediato dagli stessi che affermano di garantire la ”sicurezza”. Il corteo dei giorni a seguire, rivendica i 25 anni di vita e lotta dell’Asilo e riunisce 2000 persone intenzionate a ritornare nel loro quartiere ma ancora una volta la libertà degli individui viene repressa a colpi di fumogeni sparati ad altezza uomo, manganellate, articoli faziosi e dichiarazioni vergognose da parte dei rappresentanti delle istituzioni. É chiaro quindi che la libertà di associazione e di espressione non vengono tollerate.

Uomini e donne che da anni lottano contro la segregazione dei migranti in veri e propri centri di detenzione, vengono a loro volta individuati come ”prigionieri” dal questore in carica, il quale si stupisce addirittura della solidarietà trasversale ricevuta dall’Asilo, provando a spezzare la lotta con l’ormai tristemente nota strategia del divide et impera, decisamente fallimentare alla luce dei fatti.

Il bilancio delle azioni del nostro stato democratico, oltre alla militarizzazione di un intero quartiere per settimane, è questo: ai 7 dell’asilo che hanno lottato contro l’internamento dei migranti viene contestato l’art. 270 del codice penale, un’associazione eversiva tutta da dimostrare; si viene ritenuti responsabili per il reato di devastazione e saccheggio, coscienti che oggi chiunque si ritrovi a un corteo, anche per caso, può essere denunciato per tale reato, salvo poi essere assolto perché il fatto non sussiste (ma le spese legali vanno sostenute comunque); la stampa prende come pretesto l’orientamento sessuale di una persona per raccontare la sua partecipazione alla manifestazione. Norme e normalità che in questa Italia all’alba del 2019 non siamo più disposti, se mai lo siamo stati, ad accettare e tollerare, perché la nostra, di norma, è la lotta!

Sono fatti che a Firenze conosciamo molto bene. Il quartiere Aurora a Torino, come San Frediano e molti altri quartieri di Firenze si trovano coinvolti nel processo della gentrificazione. Lo sgombero e il blocco di un intero quartiere assomigliano molto agli sgomberi di via Toselli e della Riottosa. Sono fatti che accrescono sempre di più la consapevolezza che resistere é l’unica via. Noi e tutte le Resistenze fiorentine diamo piena solidarietà ai compagni dell’Asilo occupato e agli arrestati dei giorni successivi. Chi lotta non e mai solo, e la rabbia dei molti riempirà tutte le città !

Riconoscete qualcosa? Serata a cura di RibellArti

Un oggetto non appare mai come interamente dato, la soggettività gli attribuirà sempre un giudizio. Motivo per il quale in seguito ad una prima visione le proiezioni e le combinazioni che si apriranno alla nostra mente sotto forma di ricordo-immagine saranno ricche di particolari dati dalle nostre emozioni, trasferimenti di significato attuati individualmente da ogni persona, i quali, all’apparenza, potrebbero sembrare completamente estranei.

Ecco quello che abbiamo voluto dunque fare: dare spazio alla nostra visione, sottolineando che la realtà non è sempre reale in quanto tale ma può essere plasmata, manipolata sotto ogni punto di vista.

PROGRAMMA

h. 16.00 – 20.00 –> Workshop Subvertising con Hogre, Illustre Feccia, DoublewhY_Y

h. 20.00 –> Aperitivo sociale

h. 21.00 –> Anteprima dello spettacolo del “Teatro delle Ombre” (Collettivo RibellArti)

h. 22.00 — > Concerto dei Nikotina – AnarcoPunk da Firenze

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SUBVERTISING
con Hogre, Illustre Feccia e DoublewhY_Y.

Workshop sullo spazio pubblico e le immagini di propaganda pubblicitaria. Durante la giornata interverremo su immagini pubblicitarie per reagire in prima persona alla costante imposizione ideologica che subiamo tutti i giorni

porta pennelli, pennarelli e tutto quello che vuoi usare!
Il Workshop è a numero chiuso!
Lasciate un messaggio su questa pagina se volete partecipare.

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TEATRO DELLE OMBRE
del Collettivo Ribellarti

Lo spettacolo affronta il tema della “percezione”, declinato, in particolare sulla percezione della nostra “libertà di agire”.

Quanto siamo condizionati nelle nostre azioni? Cosa ci può portare a ribellarci alla percezione “imposta” dal mondo dentro e fuori di noi?

Il Teatro delle Ombre verrà rappresentato a dimensione umana.

Le ombre saranno fatte dai corpi delle persone e si muoveranno su un gioco di luci bianche e colorate costruendo le azioni con musica e suoni.
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Dopo il concerto in Polveriera, ci trasferiamo tutti al NEMA, il Next Emerson Museo Autogestito.

Il Museo è aperto da poche settimane e si trova all’interno del CSA nEXt Emerson in via di Bellagio, 15a Firenze.

Nel Museo, RibellArti presenterà una nuova mostra.

La mostra sarà composta da 13 fotografie. Basandoci sul tema della percezione abbiamo lavorato su immagini modificate con varie tecniche, dal ritocco fotografico al collage.

Autofinanziamento Collettivo COSMOS – Sabato 2 Febbraio

Di fronte alle richieste della Regione di sgombero della Polveriera lanciamo un autofinanziamento per rispondere, da studenti che la Polveriera se la vivono, che l’autogestione non si tocca!

Il ricavato andrà interamente a finanziare le lotte studentesche che da anni il collettivo porta avanti nella scuola e non solo!

☆PROGRAMMA DELLA SERATA☆

????ORE 18:00
—>Assemblea sulla repressione: come e perché si sviluppa, solidarietà come lotta e contrasto reale!

????ORE 20:30
—>Cena e bere ai soli prezzi popolari accompagnati dalla solita buona musica

????ORE 22:00
—>Special dj set by NIPOZZANO

????NO FASCI????
????NO SBIRRI????
????NO DROGHE PESANTI????
????NO VANO ASCENSORE????

????SOSTIENI I COLLETTIVI SOSTIENI LE LOTTE STUDENTESCHE!????

re.SET Firenze – Venerdì 1 Febbraio – Presentazione della Rete S.E.T. Firenze

Venerdì 1 febbraio, ore 18

Se vivi a Firenze certo sei abituato a convivere con schiere di visitatori intruppati, a camminare attraverso migliaia di loro foto, essere una comparsa nel loro parco giochi, almeno finché svoltando un angolo finalmente puoi tirare fiato e sentirti a casa. Una casa, però, sotto sfratto: dove cammini intimorito che una formichina di trip advisor possa definire il tuo quartiere “cool” e tutto vaporizzi in una nuvola di barettini così autentici che non sai più dove comprare l’insalata.
Se vivi nelle vicinanze di Firenze sarai invece abituato a convivere con grandi opere che tanto impattano sul territorio e che ancora non sono sufficienti, ne servono nuove e più grandi per far atterrare più aerei, bruciare l’enorme quantità di rifiuti prodotti, far spostare treni e bus velocemente ed ininterrottamente di città in città.
Infine, se vivi nelle campagne vicino Firenze sarai abituato ai casolari e ai campi che velocemente da abbandonati si trasformano in lussuosi agriturismi con piscina o, a campagne dormitorio per pochi fortunati col portafoglio pieno e il suv ingombrante.

Pare che Firenze sia sempre stata così ed in effetti la stessa parola turismo nasce proprio qui, all’epoca del grand tour. Certo, ultimamente di tipiche figure con la guida in mano e lo sguardo trasognato se ne vedon poche, ultimamente si viene a Firenze per farsi un selfie dal piazzale, una serata all’hard rock cafè, un aperitivo in Oltrarno e forse un concertone alle Cascine. La città museo s’è fatta città vetrina.
A forza di dover compiacere il gusto dei visitatori, è diventata una messa in scena di se stessa. E di fatto è questo che caratterizza il fenomeno della turistificazione, il rendere un luogo disabitato di quei beni collettivi che si pretende “valorizzare” svendendoli e sottraendoli agli abitanti, vecchi e nuovi del territorio.

Chiaramente l’attenzione al patrimonio storico-culturale deve convivere con la necessità di restare meta ambita nella metropoli globale, tanto più in periodi di crisi. Diciamo che con i venti che tirano e le casse vuote a rivalorizzare tutto ciò che di meglio abbiamo ci pensano direttamente gli investitori stranieri, in cambio la generazione più istruita della storia di questa città potrà avere qualche posto nella servitù.

Si continua quindi a svendere la città per vivere poi in un parco a tema di cui si può essere consumatori o ingranaggi. Anche la sharing economy, con airbnb annessi e connessi, ha messo qualche soldino in tasche fortunate, ma poi restano solo le briciole.

È lampante che a veder migliorare la propria vita non siano gli ex abitanti dei quartieri, né l’esercito di precari che dalle periferie ogni giorno tiene in piedi una scenetta bisognosa di apparire città. E allora per chi viene fatto tutto questo?
Se la crisi svuota le tasche rende anche più interessante mettere al sicuro i soldi nelle solide pietre della toscana, sempre più meta e oste di frotte di turisti, neo pellegrini della globalizzazione consumistica. Peccato che ai nostri giorni il soldino risparmiato abbia la forma di colossi finanziari che piombano sul territorio cambiandone il volto. Chi investe lo fa per portare a casa un risultato, il contorno è quello che quel risultato deve produrre.

Che sia un destino ineluttabile sta scritto solo nei libri magici di chi da questo fa soldi facili, ciò che conosciamo è la ricchezza storica e sociale che, per fortuna, ci circonda e che certo è umiliata nel diventare una miniera a cielo aperto.

Decidere cosa diventare è quindi una scelta politica, per questo nasce un gruppo a Firenze che si lega con molte altre città attorno al Mediterraneo nel tentativo di affrontare la turistificazione: Rete SET, South Europe facinig Touristification. Un luogo di incontro per chi lotta contro questi fenomeni, che invita ad unire tutte le soggettività possibili nell’impegno di costruire e costituire una possibilità al di fuori del binario opprimente che attanaglia le nostre quotidianità.Le città italiane che attualmente aderiscono a SET Italia sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Rimini, Roma, Venezia.

Venerdì 1 febbraio, ore 18, presso La Polveriera Spazio Comune in via di Santa Reparata 12r verrà presentato il progetto di rete SET in Europa e il neonato nucleo fiorentino, per raccontare come ci si sta muovendo per studiare e affrontare un fenomeno tanto vasto e impattante.
Sarà occasione per presentare l’incontro nazionale della rete a cui il gruppo sta lavorando. Evento che si terrà proprio a Firenze nei primi tre giorni di marzo e darà l’opportunità di condividere con altre realtà analisi e pratiche ma anche di mostrare alla città stessa la fabbrica che è divenuta e i nuovi padroni a cui chiedere conto.