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benefit BSA 7 aprile

Evento benefit organizzato dalle Bsa in collaborazione con LaPolverieraSpazioComune per presentare e conoscere meglio il lavoro che i volontari di tutta Italia portano avanti dal 24 agosto nel cratere.
L’intero ricavato della serata sarà devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto.


Programma della serata:

ore 19.00 — apericena di finanziamento AMATRICIANA SOLIDALE
ore 21.00 — Proiezione del documentario “Non tremare” e dibattito

UR-sample 001 – PrimitivoPresente – 11 febbraio dalle 17

PRIMITIVOPRESENTE. PRIMITIVO nel PRESENTE. PRIMITIVO è il PRESENTE. Cortocircuiti fra tempo e storia. Arte contaminata e vibrazioni ataviche.
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ore 17:00 – Apertura esposizione di Michele Vannucchi
ore 19:30 – Aperitivo con selezione musicale a cura di UR
ore 21:00 – Lampreda sonorizza dal vivo “Les Maîtres Fous”, di Jean Rouch
ore 22:00 – ffff DJ set > wild, groove-based tunes
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LaPolveriera SpazioComune
Via santa Reparata 12, loggiato del Chiostro della Badessa,
ex convento di Sant’Apollonia

dalle 17:00 alle 23:00 – INGRESSO LIBERO
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MICHELE VANNUCCHI
Michele Vannucchi nasce a Pistoia nel 1957. Dal 1973 al 1977 si trasferisce con la famiglia a São Paulo, in Brasile, dove si diploma presso il Colégio Dante Alighieri. Autodidatta, dipinge principalmente in acrilico su tela e cartone. Tra le sue maggiori fonti di ispirazione, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol e Giuseppe Capogrossi. Le opere di Vannucchi, contraddistinte da una vena antinaturalistica, primitivista e psichedelica, fondono elementi di arte tribale con immagini, simboli e slogan tipici della modernità.
[OPERE: http://www.emmekappati.com/]

LAMPREDA
Lampreda è un progetto che nasce sperimentando sull’elettrificazione della batteria, nel tentativo di ampliare spettro sonoro e capacità espressive dello strumento. Le cinque tracce che compongono “Lampreda №0”, il suo EP d’esordio su UR, costituiscono fasi successive di un lungo rituale percussivo, in cui reminiscenze ancestrali convivono con suggestioni tipicamente urbane. Per l’occasione Lampreda sonorizzerà dal vivo il cortometraggio del 1955 “Les Maîtres Fous”, del documentarista francese Jean Rouch.
[AUDIO: https://ur-sound.bandcamp.com/album/lampreda-0]
[VIDEO: https://youtu.be/ovJEtyigePs]

LES MAîTRES FOUS (Francia, 1955, 28 minuti/Documentario Etnografico)
Jean Rouch (Parigi, Francia, 31 Maggio 2017 – Birni-N’Konni, Niger, 18 Febbraio 2004) è stato un regista, etnologo e antropologo francese, annoverato tra i fondatori del “cinéma-vérité”. Rouch realizza Les Maîtres Fous tra il ’54 e il ’55 ad Accra, in Ghana (all’epoca chiamato Costa D’Oro), documentando un rito di possessione della setta degli Hauka. Il culto Hauka, nato in Niger nel 1925, ingloba nel proprio pantheon gli spiriti dei rappresentanti del potere coloniale occidentale. Durante le cerimonie, questi spiriti prendono possesso del corpo dei fedeli, facendoli cadere in uno stato di trance. Mentre sono posseduti, gli Hauka mostrano atteggiamenti violenti e nettamente distinti dal normale comportamento sociale, in una sorta di grottesca rappresentazione delle dinamiche di potere tipiche dell’Occidente conquistatore.
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UR
https://www.facebook.com/URsuoni/
https://ur-sound.bandcamp.com/
ur.suoni@gmail.com

Machine Funk ON THE CUT – Domenica 29 Gennaio

From 11:00 to 23:00 MACHINE FUNK Session :
 ° Jam Session di Elettronica
° Open Table + ° Open Mic + ° Open Dancefloor
° Freeform Video Projection
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 dalle 18.00 alle 23.00 DJ Set & Showcase dimostrativi :
OSPITE SPECIALE :
° John Type of Alien Army in Turntablism Showcase
(John Type, turntablist dal 1997, noto nella scena mondiale del DJing come l’inventore del Controltablism, è campione Italiano Skratch Kombat 2003, medaglia d’argento al Red Bull Thre3style Italy 2016 e 3°classificato ai DMC World DJ Team Championships 2008. Produttore musicale e sound designer, ha pubblicato dischi con Irma Records, ThisPlay Music, Universal Records. Svariati tour con band come Negrita, Alien Army, John Type Ensemble. Nel club è leader del video mixaggio e del mash-up col progetto Video DJ Set. Artista e dimostratore per Ableton, Vestax, Mixars, Pioneer DJ. Performance dal vivo su Mediaset, Rai, Mtv, Radio Deejay. In oltre 15 anni di carriera ha suonato in vari eventi e festival tra Europa, Asia, America.)
Info & Bio here –> http://www.johntype.com/
BEFORE : 
Original MACHINE FUNK SOUND SYSTEM JAM DJSET by :
+
° Colossius
+
° THX
 + Live Open Act by :
° Bigg Dabb of Garage Mob in Rappin’ Showcase
+
° DJ Muffa in Scratchin’ Showcase
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MACHINE FUNK PROJECT BIO :
 Machine Funk è un punto d’incontro per musicisti elettronici.
Spesso autoconfinati in studio o in camera da letto, i musicisti elettronici di Firenze non si incontrano più come prima, mentre emerge prepotente il bisogno di evolversi anche artisticamente all’interno di reti sociali che valorizzino le competenze di ognuno.
Machine Funk è un’occasione per suonare insieme, conoscersi, scambiare idee, collaborare senza limiti di genere o sonorità.
Piena attitudine “do it yourself”, e volontà di andare oltre agli automatismi performativi cristallizzati nei cliché dell’entertaining elettronico, accolgono chi si approccia a Machine Funk.
Porta la tua macchina hardware, drum machine, sequencer computer o tablet, cavi audio e midi, qualche presa multipla (non guastano mai) , noi ti forniremo mixer, impianto, clock, presa bene e calore umano.
Machine Funk è un laboratorio itinerante.
Machine Funk è un’esperienza auto-organizzata e auto-gestita in ogni suo aspetto. Non ci sono deleghe, tutti responsabili di tutto.
Machine Funk è uno spazio libero da discriminazioni: no sessismo, no razzismo, no fascismo.
POCHE REGOLE
1) AUTORGANIZZAZIONE
Porta la tua macchina, drum machine, synth, computer, tablet, ricordati di portare tutti i cavi necessari a connetterla, il mixer da studio che utilizziamo accetta ingressi jack grande mono, porta adattatori se usi cavi RCA. Quando arrivi, domanda, ascolta, cerca di capire il mood della jam.
2) CONTEGNO
Riduci la tua polifonia, se hai una drum machine e non sei il solo usa due voci al massimo, cerca di capire cosa serve alla jam, manca una linea di basso? fai quella. È inutile avere otto casse e quattro pad che suonano insieme. Il BPM della jam si alzerà progressivamente, ci sarà tempo per più generi.
3) COLLABORAZIONE
Non importi, fai provare la tua macchina agli altri e potrai provare le macchine altrui. Informa e sarai informato. Aiuta e sarai aiutato. La jam è una creatura fragile e si regge sulle spalle dei musicisti, pasci la jam, non mungerla. Prova a fare un genere che non frequenti.
Per chi vuole partecipare noi saremo a montare in Polveriera dalle 10.30 circa, arrivate presto e dateci una mano. La jam si svolgerà su 9 ore e il BPM salirà progressivamente dai 70 ai 140 bpm circa. Vi aspettiamo.
Group: MACHINE FUNK

Venue: LaPolveriera SpazioComune (http://lapolveriera.blogspot.it/)

IL RUMORE DEI SEGNI

Fra i muri della Polveriera, occupata da ormai 2 anni e mezzo, si sono avvicendate iniziative, storie e progetti, ma stavolta è di quello che avviene sui muri che vogliamo parlare! 
Alle Oblate infatti dal 29 novembre fino al 31 dicembre è stata allestita una mostra curata dal Centro studi politico sociale Archivio storico Sessantotto ed alla quale ci siamo interessati fin dalla sua fase progettuale.
I muri rappresenteranno uno spazio di espressione del conflitto sociale e dentro la Polveriera abbiamo potuto approfondire l’argomento in più occasioni, su tutte con “Dans le mur” – iniziativa contro la repressione della libertà d’espressione – e le edizioni di “Wall Skin” ed “Inchiostri Ribelli”.

Ma anche solo passando dal cancello del Chiostro, salendo le scale e poi entrando negli spazi liberati, quotidianamente il dinamismo di questo conflitto è evidente: nuove scritte, nuovi manifesti, nuovi pezzi appaiono e scompaiono, attivando nei nostri cervelli pensieri diversi. 

In occasione della mostra – che ricordiamo sarà allestita fino al 31 Dicembre – abbiamo voluto prenderci una serata di svago e dibattito per domandarci quando e se questi pezzi siano definibili opere d’arte. Chi ne è proprietario, e quindi chi è legittimato a giudicarli, se ipotesi di arte pubblica sono legate a gesti punk come la tag o la scritta vergata con rabbia. Come si mescolano rabbia sociale, disagio metropolitano ed arte? Siamo convinti che non esistano risposte univoche ma che solo dalla pratica e dal dibattito su questi temi si possano descrivere la storia del graffitismo in Italia ed in Europa. E poi il fumetto politico e le autoproduzioni, perchè punto clou della mostra è anche quello del legame e dell’evoluzione di queste forme d’espressione strettamente correlate agli inchiostri sui muri delle città. 
Una serata all’insegna degli inchiostri ribelli, con l’Archivio del 68, il MEP, i compagni e le compagne di Inchiostri Ribelli e tante e tanti altri appassionati!
– Articolo sul sito DEApress e su GoldWorld.
Evento Facebook.

PS: per l’occasione la selezione musicale dopo il dibattito, durante la cena, sarà curata dalla neonata Radio Wombat! -> qui il sito con diretta streaming h24 e podcast dei programmi. Stay tuned!

1 Dicembre – iniziativa e concerti

Ore 17 “Cosa significa e cosa non significa il no al referendum?”
Qui di seguito una riflessione di Cortocircuito sull’argomento, dalla quale vorremmo partire per discuterne insieme.
http://www.inventati.org/cortocircuito/2016/10/21/cosa-significa-e-cosa-non-significa-il-no-al-referendum/
https://www.facebook.com/events/1820187711603517/

Ore 19.00 – Aperitivo a prezzi popolari

Ore 20.00 – LAMIERE
LAMIERE è un ardito progetto musicale,oltre che edile, nato al fine di costruire una nuova canzone all’italiana, fatiscente almeno quanto quella in atto.

Ore 21.00 FRANTI MM
“Uno solo poteva ridere mentre Derossi diceva dei funerali del Re, e Franti rise” scrive Edmondo De Amicis in Cuore. Franti è il nome di un personaggio del libro: quello che rompe i vetri, fa uscire matto il maestro, ride quando il re d’italia muore.

Nel ’76 tre studenti a Torino mettono su un complesso. Lo chiamano Franti, bastardi loro, bastardo lui, suonano mettendo dentro tutto quello che incrociano, musiche, poesie, film, cartoni animati, cortei, gioia, rabbia, camionette della polizia, sassi volanti, lacrimogeni, gonne a fiori, capelli lunghi, Pavese, Dostoevskij e Che Guevara. Altri si uniscono, altri se ne vanno, ma sempre avanti a scrivere canzoni, incidere dischi, suonare dal vivo, non solo per portare avanti l’idea della libertà e dell’indipendenza, ma per vivere, vivere la musica, e vivere la vita, senza forzature e senza scadenze. Franti diventa una formazione variabile che sperimenta varie forme espressive senza nessuna concezione o reverenza verso qualunque stile o moda. Come dicono loro: “Noi siamo un gruppo musicale autonomamente definitosi, nella misura in cui reputiamo la cultura antagonista nei contenuti e, soprattutto, nelle forme uno specifico motore rivoluzionario del movimento. Pensare, discutere, suonare, scrivere, sperimentare cose che hanno sempre fatto parte del nostro modo di essere come collettivo di persone, in questi anni fuori da ogni business e logica di mercato.”

Se la musica di Franti è un giardino immaginario, il libro/DVD “FRANTI. Perché era lì – antistorie da una band non classificata” scritto e curato dal collettivo Cani Bastardi e date alle stampe da Nautilus Autoproduzioni, è la biografia immaginale di una band inclassificabile, sospinta dalle voci di poeti, esploratori, musicisti, delinquenti, centravanti, iconoclasti, anarchici, invisibili, perché Franti era lì e chiede di essere testimoniato attraverso quindici pietre/capitoli tra anarchia, montagne ribelli, l’India misteriosa, free-jazz, posti occupati, lunghi viaggi in macchina, sogni, suoni che scorrono tra le parole stampate, che rimbalzano sui due punti, si insinuano tra le virgolette.
Il dvd raccoglie tracce audio inedite e filmati prevalentemente di West Front Video (sigla per autoproduzioni video creata negli ’80 da Claudio Paletto & Mimmo Calopresti), concerti di Franti e varie formazioni successive e parallele (Kina, Ishi, Environs, Il Lungo Addio), piccoli film sperimentali su Franti, Franti a Torino, Rock contro il nucleare, i detenuti politici nel quinto braccio del carcere Le Nuove e altre visioni di quegli anni, con quello spirito.

Oltre che una band, Franti è uno spirito eponimo della Torino anni ’80 che ha attraversato club, scantinati e cortei, che resiste nei decenni per quanto fosse di giorno in giorno sempre più intangibile, quasi volesse scomparire dietro questa raffica di insegne luminose e slogan ipertrofici, per esser così ritrovato oggi e decifrato come un corpo creduto perso, esplodendo di nuovo tutto il suo potenziale rivelatore di pratiche, esperienze e umori che hanno sempre rifiutato di pensare alla musica come a un bene di consumo, ma come a qualcosa di sonoramente libero. Da Franti e dal libro intorno a Franti nasce FRANTI MM, il nome del collettivo artistico a 360 gradi, ad assetto variabile e formato nel 2016, nel solco dell’indipendenza politica e artistica di Franti (1982-1987) attraverso il contributo di compagne/i di viaggio creativamente liberi e uniti. Tra lotta, suono e poesia, il collettivo si è formato anche attraverso la pubblicazione del libro e le successive serate di presentazione collettive. FRANTI MM arriva a Firenze in un piccolo tour di tre date tra Firenze, Agliana e Massa-Carrara per accendere un nuovo fuoco con le canzoni chitarra e voce di Stefano Giaccone e le letture di Luca Buonaguidi nelle date di Firenze e Agliana del 1 e 2 dicembre, e per poi cambiare forma l’attimo dopo aggiungendo lo spirito e il suono della voce di Giovanna Mais e il basso di Gianluca Della Torca, per poi sparire. Appunto, accendere un fuoco e poi sparire.

Ma lo spirito continua…
https://www.facebook.com/events/2136612886564352/

WALL SKIN in Polveriera TERZA EDIZIONE 12/11


Sabato 12 Novembre, dalle 11:00 alle 23:00 STREET ART EXPO

Tutti gli artisti che parteciperanno a WALL SKIN 2016, riuniti per la preparazione delle opere che verranno esposte alla prossima Florence Tattoo Convention.
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15:00 – 22:30 MACHINE FUNK & Friends Live + Dj Set
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18:30 – 21:00 Aperitivo Benefit TOSELLI
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Chiusura 23:00
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More Info @
LaPolveriera SpazioComune

MACHINE FUNK UNCHAINED – 6 novembre 2016

MACHINE FUNK UNCHAINED
6 novembre 2016
11:00 – 22-00
Jam session di musica elettronica
open table, open mic, open floor, live painting, freeform video projection
18:30 – 22:00
Machine Funk Soundsystem DJ Set
p-flex – ciori – lore j – thx – uaui – bolna (es drum) – léon p (numa crew) & friends of the machine
18:30 – 21:00
Durante la giornata sarà presente un banchetto informativo con un po’ materiale a riguardo.
POCHE REGOLE
1) AUTORGANIZZAZIONE
Porta la tua macchina, drum machine, synth, computer, tablet, ricordati di portare tutti i cavi necessari a connetterla, il mixer da studio che utilizziamo accetta ingressi jack grande mono, porta adattatori se usi cavi RCA. Quando arrivi, domanda, ascolta, cerca di capire il mood della jam.
2) CONTEGNO
Riduci la tua polifonia, se hai una drum machine e non sei il solo usa due voci al massimo, cerca di capire cosa serve alla jam, manca una linea di basso? fai quella. È inutile avere otto casse e quattro pad che suonano insieme. Il BPM della jam si alzerà progressivamente, ci sarà tempo per più generi.
3) COLLABORAZIONE
Non importi, fai provare la tua macchina agli altri e potrai provare le macchine altrui. Informa e sarai informato. Aiuta e sarai aiutato. La jam è una creatura fragile e si regge sulle spalle dei musicisti, pasci la jam, non mungerla. Prova a fare un genere che non frequenti.
Per chi vuole partecipare noi saremo a montare in Polveriera dalle 10.30 circa, arrivate presto e dateci una mano. La jam si svolgerà su 9 ore e il BPM salirà progressivamente dai 70 ai 140 bpm circa. Vi aspettiamo.
Stage manager: Alessandro Bavasso Mellini
Jam managers: Lorenzo Banchi, Ciòri Marciòri
Venue: LaPolveriera SpazioComune (http://lapolveriera.blogspot.it/)