Archivi tag: presentazioni

presentazione: ALLA MIA NAZIONE, di e con Guerrilla Spam

Presentazione del libro
“Alla mia Nazione”
di e con Guerrilla SPAM
——————————————————————
18:00 – Warm-up dj set con Machine Funk
19:30 – Incontro con gli autori, modera Alessandra Ioalè
A seguire dj set Moder / Koolmorf / F-DNART / special guest + Aperitivo
All’interno della LaPolveriera SpazioComune trovate gli interventi murali eseguiti in precedenza da Guerrilla SPAM e una “piccola” sorpresa.
——————————————————————
Con la partecipazione di 400 Drops
——————————————————————
Informazioni & link
Guerrilla Spam – www.guerrillaspam.blogspot.com
Il libro – “Alla mia Nazione”
Shop – http://www.youblisher.com/p/1614107-ALLA-MIA-NAZIONE/
——————————————————————
Il Libro
“Alla mia nazione” presenta una raccolta di documenti inediti, schizzi, disegni, dipinti, scritti e saggi che mostrano nella sua interezza un progetto nato da una poesia di Pier Paolo Pasolini, concluso nelle strade di Torino con l’affissione non autorizzata della trasposizione grafica di questi versi, attraverso gli abituali poster di Guerrilla Spam.
Il volume è suddiviso in quattro sezioni:
“GENESI” raccoglie in ordine sparso i fogli di studio, gli schizzi e bozzetti, le citazioni artistiche e vari scritti o estratti di testi di Pier Paolo Pasolini utilizzati per la creazione del progetto.
“APOCALISSE” presenta le opere che compongono il “Polittico della nazione” analizzate separatamente.
“EPIFANIA VOLGARE” contiene un reportage fotografico parallelo sull’esposizione ufficiale delle opere in galleria e sull’affissione non autorizzata dei poster in strada.
“SCRITTI” raccoglie i contributi di Alessandro Dal Lago, Serena Giordano, Claudia Corti, Simone Pallotta, Ufocinque, 108 e l’intervista di Ivana De Innocentis a Guerrilla Spam.
——————————————————————
GUERRILLA SPAM
Guerrilla Spam nasce nel novembre 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di attacchinaggio negli spazi urbani, senza un nome e un intento definito. Dal 2011 si susseguono numerosi lavori in strada in tutta Italia e all’estero, che mantengono un forte interesse per le tematiche sociali e per il rapporto tra individuo e spazio pubblico, prediligendo l’azione urbana illegale all’evento più ufficiale e autorizzato.

 

Nel 2012 viene pubblicato il libro autoprodotto “Tutto ciò che sai è falso”, disponibile anche online gratuitamente. Dal 2013, per tre anni consecutivi, viene realizzata a Torino la “Shit Art Fair” un’esposizione non autorizzata che ha coinvolto più di quaranta artisti della scena italiana in un evento che ribadisce la sua estraneità verso le dinamiche tradizionali delle fiere d’arte. Dal 2014 il lavoro non autorizzato in strada è affiancato da un’intensa presenza nelle scuole attraverso lezioni, dibattiti o laboratori, volti creare un contatto diretto con il pubblico. Hanno parlato di Guerrilla Spam giornali nazionali come “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera” e internazionali come “The Economist”.

UR-sample 001 – PrimitivoPresente – 11 febbraio dalle 17

PRIMITIVOPRESENTE. PRIMITIVO nel PRESENTE. PRIMITIVO è il PRESENTE. Cortocircuiti fra tempo e storia. Arte contaminata e vibrazioni ataviche.
——————————————————————

ore 17:00 – Apertura esposizione di Michele Vannucchi
ore 19:30 – Aperitivo con selezione musicale a cura di UR
ore 21:00 – Lampreda sonorizza dal vivo “Les Maîtres Fous”, di Jean Rouch
ore 22:00 – ffff DJ set > wild, groove-based tunes
——————————————————————

LaPolveriera SpazioComune
Via santa Reparata 12, loggiato del Chiostro della Badessa,
ex convento di Sant’Apollonia

dalle 17:00 alle 23:00 – INGRESSO LIBERO
——————————————————————

MICHELE VANNUCCHI
Michele Vannucchi nasce a Pistoia nel 1957. Dal 1973 al 1977 si trasferisce con la famiglia a São Paulo, in Brasile, dove si diploma presso il Colégio Dante Alighieri. Autodidatta, dipinge principalmente in acrilico su tela e cartone. Tra le sue maggiori fonti di ispirazione, Jean-Michel Basquiat, Andy Warhol e Giuseppe Capogrossi. Le opere di Vannucchi, contraddistinte da una vena antinaturalistica, primitivista e psichedelica, fondono elementi di arte tribale con immagini, simboli e slogan tipici della modernità.
[OPERE: http://www.emmekappati.com/]

LAMPREDA
Lampreda è un progetto che nasce sperimentando sull’elettrificazione della batteria, nel tentativo di ampliare spettro sonoro e capacità espressive dello strumento. Le cinque tracce che compongono “Lampreda №0”, il suo EP d’esordio su UR, costituiscono fasi successive di un lungo rituale percussivo, in cui reminiscenze ancestrali convivono con suggestioni tipicamente urbane. Per l’occasione Lampreda sonorizzerà dal vivo il cortometraggio del 1955 “Les Maîtres Fous”, del documentarista francese Jean Rouch.
[AUDIO: https://ur-sound.bandcamp.com/album/lampreda-0]
[VIDEO: https://youtu.be/ovJEtyigePs]

LES MAîTRES FOUS (Francia, 1955, 28 minuti/Documentario Etnografico)
Jean Rouch (Parigi, Francia, 31 Maggio 2017 – Birni-N’Konni, Niger, 18 Febbraio 2004) è stato un regista, etnologo e antropologo francese, annoverato tra i fondatori del “cinéma-vérité”. Rouch realizza Les Maîtres Fous tra il ’54 e il ’55 ad Accra, in Ghana (all’epoca chiamato Costa D’Oro), documentando un rito di possessione della setta degli Hauka. Il culto Hauka, nato in Niger nel 1925, ingloba nel proprio pantheon gli spiriti dei rappresentanti del potere coloniale occidentale. Durante le cerimonie, questi spiriti prendono possesso del corpo dei fedeli, facendoli cadere in uno stato di trance. Mentre sono posseduti, gli Hauka mostrano atteggiamenti violenti e nettamente distinti dal normale comportamento sociale, in una sorta di grottesca rappresentazione delle dinamiche di potere tipiche dell’Occidente conquistatore.
——————————————————————

UR
https://www.facebook.com/URsuoni/
https://ur-sound.bandcamp.com/
ur.suoni@gmail.com

9/12 Re cane e Suo marito+sQUEERt parade show

Venerdì 9 dicembre in Polveriera
 Aperitivo dalle ore 19
a seguire:
 
ore 20.00
performance musicale del collettivo transfemministaqueer SQUEERt parade.
ore 21.30
performance acustica elettrificata di Re Cane e SUo Marito ;
“Re Cane e Suo Marito” esprime l’esigenza di tradurre emozioni e concetti in musica, proponendo una personale visione della realtà e del proprio vissuto. Il trio ferrarese debutta in chiave elettronica, raccontandosi attraverso uno spettacolo teatrale che fa da cornice alla performance musicale. Nel tempo trasforma il sound in acustico per portarlo in strada, nelle piazze e direttamente a contatto con la gente, cercando di superare le classiche distanze emotive che si creano tra artista e ascoltatore. I testi di Re cane narrano delle piccole cose quotidiane, costruendo un mondo parallelo in cui la realtà si fonde con la fantasia e con l’immaginario. La finalità ultima è di lasciare un’impronta significativa nell’animo di chi ascolta.
INGRESSO LIBERO

Proiezione “Cielito Rebelde – Voci dal Messico resistente” Venerdì 19 Novembre

“Un viaggio nel Messico che resiste al neoliberismo. Voci da una terra in cui non ci si rassegna, dove immaginare un mondo che include altri mondi non è un semplice slogan ma una reale e costante pratica quotidiana”
Venerdì 19 Novembre in Polveriera:
• ore 17,30: Proiezione e presentazione di “CIELITO REBELDE Voci dal Messico Resistente” 
• dalle ore 20 aperitivo&musica a cura del Collettivo Ska Galileo

presentazione “L’anima al lavoro: nuove forme di alienazione e nuove prospettive politiche” di Franco “Bifo” Berardi

17 Novembre, Giovedì: il laboratorio perUnaltracittà invita alla presentazione di “L’anima al lavoro: nuove forme di alienazione e nuove prospettive politiche” di Franco “Bifo” Berardi, in dialogo con Ilaria Agostini, introduce Gilberto Pierazzuoli (http://www.perunaltracitta.org/2016/10/15/anima-lavoro-bifo/).
Lo sfruttamento del lavoro industriale si esercitava sui corpi, i muscoli, le braccia. Oggi si esercita sul linguaggio, l’intelligenza, gli affetti. Siamo nell’epoca dell’anima al lavoro. Quali sono gli effetti patogeni – sulla vita, le relazioni, l’autonomia – di questa cattura della sfera più intima del soggetto da parte del Capitale? Che ne resta del pensiero critico nella sua relazione con le trasformazioni del lavoro e della tecnologia negli ultimi decenni del XX secolo? Nel panorama filosofico degli anni Sessanta e Settanta il processo di sussunzione del lavoro fu definito a partire dal concetto hegeliano di alienazione. L’«operaismo» italiano rovesciò tale prospettiva, sostituendo la nozione di «estraneità» al lavoro a quella di «alienazione del lavoro». Parallelamente, nel contesto del post-strutturalismo francese, venne operato un rovesciamento della visione tradizionale dell’alienazione psichica: la schizofrenia, fino allora considerata come perdita di coscienza, fu riproposta da Félix Guattari in termini totalmente diversi: la forma di una coscienza molteplice, proliferante e nomadica. Oggi che nuove forme di sofferenza e di alienazione emergono nei processi di precarizzazione, occorre ripercorrere l’evoluzione del pensiero critico italiano e francese nel tentativo di aprire via di fuga ai recinti dell’anima. Prima che in Italia, questo libro è stato pubblicato negli Stati Uniti, in Argentina, Messico, Svezia, Corea del Sud, Turchia, Slovenia e Germania.
Il mondo si animò e i corpi si denudarono e si incontrarono nello spazio dell’erotismo libero, nello spazio del rifiuto del lavoro che è sottrazione di vita al dominio repressivo dell’economia. La società affermò la sua autonomia dalla regola economica, e la solidarietà e la simpatia prevalsero rispetto all’avarizia e alla fissazione di potere e di accumulazione.
Ma quella ondata di animazione si rovesciò a un certo punto nel suo contrario, quando le tecnologie digitali e l’organizzazione reticolare della comunicazione si rivelarono dispositivi di cattura dell’anima. Il baricentro del processo di produzione si spostò allora verso lo sfruttamento dell’energia mentale, e l’anima fu sottomessa dalla dinamica della produzione di valore.
L’anima messa al lavoro: ecco la nuova forma di alienazione. L’energia desiderante viene allora presa nella trappola dell’autoimpresa, l’investimento libidinale viene regolato secondo i principi dell’economia, l’attenzione viene catturata nella rete cellulare precarizzata grazie a cui ogni frammento di attività mentale deve essere trasformato in capitale.
Nella prima parte di questo libro voglio raccontare il rapporto tra filosofia e lavoro negli anni Sessanta dal punto di vista della dinamica di alienazione ed estraneità.
Nella seconda parte intendo raccontare le evoluzioni successive del pensiero sociale, nei decenni della cibercultura e della digitalizzazione, nella prospettiva della schiavitù dell’anima e del corpo presi nella rete del lavoro precario cellularizzato.
Nella parte finale intendo ricostruire la genesi delle categorie filosofiche che oggi possono permettere la comprensione della precarietà, forma generale dell’attività lavorativa e dell’esistenza umana cellularizzata.
Per far questo cercheremo di riprendere alcune implicazioni del discorso poststrutturalista, partendo dalla polemica che contrappose negli anni Settanta il pensiero desiderante di Deleuze e Guattari e il pensiero dell’implosione di Jean Baudrillard.

Franco Beradi (Bifo), fondatore della storica rivista «A/traverso», foglio del movimento creativo di Bologna, e tra gli iniziatori di Radio Alice, è autore di numerosi saggi su trasformazioni del lavoro, innovazione e processi comunicativi. Tra i suoi libri: Telestreet. Macchina immaginativa non omologata (insieme a Jacquement e Vitali, 2003), Alice è il diavolo. Storia di una radio sovversiva (2002), Un’estate all’inferno (2002), La fabbrica dell’infelicità (2001), La nefasta utopia di Potere Operaio (1997).