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Re.SET Firenze – Incontro fra città

“La cosa più bella di Tokio è McDonald’s. La cosa più bella di Stoccolma è McDonald’s. La cosa più bella di Firenze è McDonald’s. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello.”

Andy Warhol – 1975 – Tratto da ‘Philosophy of Andy Warhol’

La cosa più bella di Firenze è Firenze.
Trasformare Firenze in un McDonald è come mettere Dante a servire il fritto.

Una città bella non è solo la sua cartolina. Pare ovvio dire che una città sia fatta di persone, delle loro storie e di ciò che insieme hanno costruito. Ma forse non è cosi ovvio.

Quando lo scopo diventa vendere una città questa si fa prodotto di consumo. E un prodotto deve rispondere alle richieste del consumatore. Essere bella e fotografabile.

Consumare una città significa allora consumare la sua vita, quella dei suoi abitanti, quella del suo patrimonio e quella della sua storia. Chi ci vive deve quindi divenire una comparsa in uno spettacolo altrui.

Turistificazione significa proprio questo dover soddfisfare i bisogni del turista e non dell’ abitante.

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A Firenze si è costituito il nucleo locale della Rete SET – Sud Europa di fonte alla Turistificazione, una rete di numerose città e di numerose esperienze di base cha dalle Canarie, alla Spagna, all’Italia, a Malta e alla Grecia, si oppongono all’attuale modello di sfruttamento dei territori e delle comunità locali da parte dell’industria turistica.

La Rete SET si pone l’obiettivo di affrontare gli effetti dell’estensione dell’industria turistica sui territori coinvolti: diritto all’abitare, proliferazione di locazioni turistiche, svendita del patrimonio storico e del patrimonio pubblico, saturazione del trasporto pubblico, infrastrutturazione pesante delle aree, espulsione degli abitanti dei centri storici, diffusione del lavoro precario nella filiera del turismo. Questi sono alcuni dei temi al centro del dibattito e dell’azione della Rete.

Le città italiane che attualmente aderiscono a SET Italia sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Rimini, Roma, Venezia.
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PROGRAMMA
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::::VENERDI 1 MARZO::::

Via Cavour 1
10.00 presidio contro la vendita di Mondeggi Bene Comune

Biglietteria Stazione SMN – Santa Maria Novella
16.00 Tour Guidato per tutt*
Firenze NoCost La prima guida Anti-turistica della città, ci porta dalla stazione alla Scuola di architettura. La camminata toccherà diversi luoghi che caratterizzano, nel bene e nel male, il tessuto urbano della Firenze Contemporanea.

Piazza Ciompi
17.45 Performance a cura del Laboratorio teatrale Polveriera Underwear Theatre
SPIGOLI
vivere in una città turistica (?)

Scuola di Architettura – Piazza Ghiberti 27
18.30 – 20.00 Aperitivo & DjSet
Ark Kostruendo & Genuino Clandestino
20.00 – 20.30 Lettura “Cara Firenze” di La Botta interpretato da Ettore Marrani.
21.00 – 22.30 Presentazione di SET – Sud Europa di fronte alla turistificazione

::::SABATO 2 MARZO::::

CSA Next Emerson – Via di Bellagio 15
10.00 -18.00 Tavoli di Discussione e Laboratori Artistici con pranzo organizzato da Genuino Clandestino

____Tavoli di Discussione

TAVOLO 1 – L’abitare e la turistificazione
Le città d’arte italiane “di dolore e ostello … non donna di province ma bordello”

Il quotidiano al servizio dei nuovi tenutari globali: patrimonio storico e rendite monopolistiche, la quotidianità come terreno di estrazione, capitale simbolico e espropriazione dei beni e dei luoghi comuni, città brand e marketing dell’urbano, marginalizzazione e decoro nella città museo.

I nuovi soggetti del conflitto urbano e i possibili livelli di lotta per un modello ecologico, antagonista: difesa e creazione di beni e luoghi comuni, resistenze dello spazio pubblico, evoluzione e riappropriazione delle culture locali, forme di narrazione di un’urbanità liberata.

TAVOLO 2 – La dimensione territoriale
Al Gran Bazar della città neoliberista: nuove infrastrutture e turismo globale

Logistica e infrastrutture come effetto o causa della monocoltura turistica, espulsione e pendolarismo di lavoratori e abitanti nel parco a tema, impatto ambientale dell’industria turistica, land grabbing e appropriazioni speculative, paesaggio da bene comune a merce, il territorio al servizio della turistificazione.

Pratiche di resistenza e riappropriazione: lotta alle grandi e meno grandi opere, prospettive ecologiche, uso civico e collettivo dei beni e dei luoghi non alienabili, ricostruzione di paesaggi e narrazioni nel territorio urbanizzato.

____Laboratori Artistici
I laboratori sono finalizzati ad immaginare le azioni e le maschere per celebrare il carnevale delle autogestioni il giorno seguente.

LABORATORIO 1_ Storia, strategie e tattiche per destabilizzare il Nuovo Ordine Urbano con Ex-Voto fecit

L’obiettivo del laboratorio è fornire ai partecipanti una conoscenza base sulle forme e le pratiche di resistenza creativa.

Disponibilità posti: più siamo meglio é.

LABORATORIO 2_ Maschere per la città: Laboratorio Aperto e Creativo per preparare i manufatti, le azioni e le immaginazioni necessari al carnevale delle autogestioni con RibellArti e Míles Eri

“A carnevale ogni scherzo vale”. Noi ti forniamo i carta Modelli e un po’ di materiali per creare ed immaginare la tua maschera della città turisticizzata, tu comunque ti puoi portare qualcosa da casa, che sia un pezzo di stoffa di un particolare colore, una poesia o una riflessione sulla città che cambia. Il laboratorio sarà un momento di condivisione e creazione del Corteo Carnevalesco del giorno seguente.

::::DOMENICA 3 MARZO::::

La Polveriera Spazio Comune, Via Santa Reparata 12
10.00- 13.00 Termine dei preparativi per il Carnevale delle Autogestioni

14.30 – 18.30 Carnevale delle Autogestioni

Azioni e interventi in difesa dei Beni e dei Luoghi Comuni
Beni comuni e patrimonio storico: contro lo sgombero della Polveriera Spazio Comune, di Mondeggi- Fattoria senza padroni e di tutti gli Spazi Liberati di Firenze.
Azioni conclusive dei laboratori, portare SET nello spazio pubblico.

NUCLEO FIORENTINO RETE SET ITALIA:
Ark Kostruendo – Assemblea Cardatori – Comunità di resistenza contadina J. Laronze – CSA Next Emerson – La Polveriera Spazio Comune – Mondeggi Bene Comune/Fattoria senza padroni – perUnaltracittà Firenze – Spazio InKiostro – FIRENZE NOCOST – Alterpiana – Occupazione Viale Corsica…

Maggiori informazioni a: https://setfirenze.noblogs.org/

re.SET Firenze – Venerdì 1 Febbraio – Presentazione della Rete S.E.T. Firenze

Venerdì 1 febbraio, ore 18

Se vivi a Firenze certo sei abituato a convivere con schiere di visitatori intruppati, a camminare attraverso migliaia di loro foto, essere una comparsa nel loro parco giochi, almeno finché svoltando un angolo finalmente puoi tirare fiato e sentirti a casa. Una casa, però, sotto sfratto: dove cammini intimorito che una formichina di trip advisor possa definire il tuo quartiere “cool” e tutto vaporizzi in una nuvola di barettini così autentici che non sai più dove comprare l’insalata.
Se vivi nelle vicinanze di Firenze sarai invece abituato a convivere con grandi opere che tanto impattano sul territorio e che ancora non sono sufficienti, ne servono nuove e più grandi per far atterrare più aerei, bruciare l’enorme quantità di rifiuti prodotti, far spostare treni e bus velocemente ed ininterrottamente di città in città.
Infine, se vivi nelle campagne vicino Firenze sarai abituato ai casolari e ai campi che velocemente da abbandonati si trasformano in lussuosi agriturismi con piscina o, a campagne dormitorio per pochi fortunati col portafoglio pieno e il suv ingombrante.

Pare che Firenze sia sempre stata così ed in effetti la stessa parola turismo nasce proprio qui, all’epoca del grand tour. Certo, ultimamente di tipiche figure con la guida in mano e lo sguardo trasognato se ne vedon poche, ultimamente si viene a Firenze per farsi un selfie dal piazzale, una serata all’hard rock cafè, un aperitivo in Oltrarno e forse un concertone alle Cascine. La città museo s’è fatta città vetrina.
A forza di dover compiacere il gusto dei visitatori, è diventata una messa in scena di se stessa. E di fatto è questo che caratterizza il fenomeno della turistificazione, il rendere un luogo disabitato di quei beni collettivi che si pretende “valorizzare” svendendoli e sottraendoli agli abitanti, vecchi e nuovi del territorio.

Chiaramente l’attenzione al patrimonio storico-culturale deve convivere con la necessità di restare meta ambita nella metropoli globale, tanto più in periodi di crisi. Diciamo che con i venti che tirano e le casse vuote a rivalorizzare tutto ciò che di meglio abbiamo ci pensano direttamente gli investitori stranieri, in cambio la generazione più istruita della storia di questa città potrà avere qualche posto nella servitù.

Si continua quindi a svendere la città per vivere poi in un parco a tema di cui si può essere consumatori o ingranaggi. Anche la sharing economy, con airbnb annessi e connessi, ha messo qualche soldino in tasche fortunate, ma poi restano solo le briciole.

È lampante che a veder migliorare la propria vita non siano gli ex abitanti dei quartieri, né l’esercito di precari che dalle periferie ogni giorno tiene in piedi una scenetta bisognosa di apparire città. E allora per chi viene fatto tutto questo?
Se la crisi svuota le tasche rende anche più interessante mettere al sicuro i soldi nelle solide pietre della toscana, sempre più meta e oste di frotte di turisti, neo pellegrini della globalizzazione consumistica. Peccato che ai nostri giorni il soldino risparmiato abbia la forma di colossi finanziari che piombano sul territorio cambiandone il volto. Chi investe lo fa per portare a casa un risultato, il contorno è quello che quel risultato deve produrre.

Che sia un destino ineluttabile sta scritto solo nei libri magici di chi da questo fa soldi facili, ciò che conosciamo è la ricchezza storica e sociale che, per fortuna, ci circonda e che certo è umiliata nel diventare una miniera a cielo aperto.

Decidere cosa diventare è quindi una scelta politica, per questo nasce un gruppo a Firenze che si lega con molte altre città attorno al Mediterraneo nel tentativo di affrontare la turistificazione: Rete SET, South Europe facinig Touristification. Un luogo di incontro per chi lotta contro questi fenomeni, che invita ad unire tutte le soggettività possibili nell’impegno di costruire e costituire una possibilità al di fuori del binario opprimente che attanaglia le nostre quotidianità.Le città italiane che attualmente aderiscono a SET Italia sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Rimini, Roma, Venezia.

Venerdì 1 febbraio, ore 18, presso La Polveriera Spazio Comune in via di Santa Reparata 12r verrà presentato il progetto di rete SET in Europa e il neonato nucleo fiorentino, per raccontare come ci si sta muovendo per studiare e affrontare un fenomeno tanto vasto e impattante.
Sarà occasione per presentare l’incontro nazionale della rete a cui il gruppo sta lavorando. Evento che si terrà proprio a Firenze nei primi tre giorni di marzo e darà l’opportunità di condividere con altre realtà analisi e pratiche ma anche di mostrare alla città stessa la fabbrica che è divenuta e i nuovi padroni a cui chiedere conto.