CRONACHE DAL PRESENTE – presentazione e dibattito (e podcast)

SABATO 26 OTTOBRE alle ore 17 in Polveriera

Il presente e l’attualità rappresentano oggi una sfida complessa per la vocazione politica e pubblica della Filosofia, rischiando di apparire marginali in un dibattito accademico sempre più fine a se stesso, a cui mancano forze e strumenti appropriati per indagare criticamente le complesse e spesso tragiche vicende attuali. Non solo, il canale privilegiato fra la cittadinanza, l’opinione pubblica e l’indagine critica operata dal pensiero politico è sempre più debole.

Ne parleremo a partire dal saggio di Franco Palazzi, “Tempo presente. Per una filosofia politica dell’attualità” (ombre corte, 2019), che indaga alcuni temi portanti della contemporaneità, dai nuovi movimenti populisti ad esperienze “dal potenziale radicale”, fino al complesso rapporto fra neoliberalismo e malessere psichico, che rappresenta per molt* giovan* lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse un tema da fronteggiare e affrontare insieme.

Intervengono:
Franco Palazzi (dottorando in Filosofia all’Università di Essex, autore di “Tempo presente”)
Francesco D’Isa (direttore editoriale de L’Indiscreto)
Federica Merenda (dottoranda in Human Rights and Global Politics alla Scuola Superiore Sant’Anna)

Modera:
Simone Bernardi della Rosa (dottorando in Filosofia all’Università Statale di Milano)

REGISTRAZIONE A CURA DI RADIO WOMBAT:
https://wombat.noblogs.org/2019/10/28/franco-palazzi-tempo-presente-per-una-filosofia-politica-dellattualita/

link di approfondimento:

https://www.iltascabile.com/societa/filosofia-politica-e-attualita/
https://www.iltascabile.com/societa/accademia-e-depressione/
https://www.radiopopolare.it/podcast/memos-di-gio-1710/?fbclid=IwAR1w1flWMQBr0fqQ-835DLQKcdqPCzw7DZTehGLE0-BWSWJdPG76B_PDfTY
https://www.raiplayradio.it/audio/2019/09/FAHRENHEIT-Accademia-195168-depressione–b138bdb1-f9db-47d8-95a2-41004dd5e24a.html?wt_mc=2.www.fb.raiplayradio_ContentItem-b138bdb1-f9db-47d8-95a2-41004dd5e24a.&wt&fbclid=IwAR21TL9tD7gmweTDg3a6__AzYTFsqwwZlqR9d8AwP9i3WT8oYLoT0m3FwgQ

 

RESISTENZE in FESTA! 12 ottobre, p.zza del Carmine

sab, 12 ottobre (15:00-23:00)
Piazza del Carmine – Piazza del Carmine
???? RESISTENZE in FESTA ????

Sabato 12 Ottobre vieni in piazza del Carmine alla giornata di (R)esistenze!

(R)esistenze è un’assemblea eterogenea composta dalle realtà autogestite dell’area fiorentina nata dalla necessità di dialogare e fare fronte comune alle difficoltà più spinose e per promuovere ideali di solidarietà, socialità e politica dal basso.

Ormai da tempo Piazza del Carmine è un po’ terra di nessuno, prima parcheggio, ora spiazzo vuoto dedicato a sporadici eventi.
La giornata del 12/10 ha come scopo proprio quello di ridare vita a questa piazza magnifica e centrale dell’Oltrarno fiorentino, oltre a creare nuovi momenti di socialità, in una giornata all’insegna della vita di piazza, accompagnata con musica, buon cibo e tanto divertimento!

???? MERCATO dell'usato
???? MERCATO ortofrutticolo - Genuino Clandestino
???? MERCATO dell'artigianato - Ell'è Nova

???? LABORATORI di architettura e autocostruzione - Collettivo 404

Alle ore 21:
???? CENA DI QUARTIERE su PRENOTAZIONE (3713447603)

MENU' a solo 5 Euro:
- Crostini Misti
- Pappa al Pomodoro
- Ribollita
- Trippa alla Fiorentina
- Trippa Finta (Veg)

A seguire:
???? CONCERTO di musica dal vivo con Circolo Vizioso CREW F.I. e altri artisti che annunceremo nei prossimi giorni #staytuned

fonte: https://lapunta.org/event/118

 

 

INCHIOSTRI RIBELLI 2019

Venerdì 20 Settembre
Csa nExt Emerson

H 22 “Lili Refrain + Othavio & il groove salvavita + La Svolta Sound System feat. Don Fiku”

Sabato 21 Settembre
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos

Dalle H 15.00 Banchini di autoproduzioni
H16 Laboratorio artistico
H18 Presentazione con “I vermi di Rouge”
Cena e poi concerti con
Tekkaband
e dj set con El Pollo Loco (Bologna) e Kontagio Trash (Firenze)

Domenica 22 Settembre
Csa nExt Emerson

Dalle H 16.30 Matinée Hardcore con:

MooM – Israle PowerViolence
GEWOON FUCKING RAGGEN – Rotterdam PowerViolence
Double Me – Padova PowerViolence
SerpE – Firenze hc, primo concerto!
Vuoto Impero – Firenze posthc, primo concerto!

H 16.30 Presentazione “De Core” con Aladin
H16.30 Workshop di fumetti “Immagini giustapposte in una deliberata sequenza”

Venerdì 27 Settembre
La Polveriera Spazio Comune

H 15 inizio giornata live painting a cura di RibellArti
H17 presentazione del fumetto “Il gran ghetto”
18.30 “Breve storia della scena demo del c64”
H21 spettacolo di teatro a cura del Teatro Rossi Aperto
“Festa di Matrimonio della figlia del Presidente”

e a seguire Dj-set Trash con Pimpy Dj

Sabato 28 Settembre
Occupazione Corsica 81

Dalle H 15 tattoo circus

H16  Workshop a cura di RibellArti
H18 presentazione de “L’edificio occupAto” con l’autore Adriano Bk Bostik

H 21 Concerti con
—>Contrasto HC<
–>So Beast
–>Cayman the Animals
–>Latebra
–>Dragnet
–>Nido di Vespe

Domenica 29 Settembre
Occupazione Corsica 81

Dalle H 15 tattoo circus

H 16.30 presentazione del Museo Conviviale dell’Arte Ir-ritata con Nicola Valentino
https://www.museoconviviale.it/
H17.30 Assemblea antirepressiva
H19.00 Hipoppata

H21 Spettacolo teatrale con il Teatri della Viscosa “Scintilla”
Spettacolo a cura di Blanca teatro ” Itaglia”

Cara Repubblica,

È il 15 di agosto, ora di pranzo, e probabilmente Andrea Bulleri (Repubblica) sta godendosi il rituale pranzo.
Purtroppo pare che quest’anno abbia deciso di farne pagare il conto a chi – oltre che passare questo bel momento a rispondere alla sequenza di falsità superficiali da lui diffuse – da anni impiega ogni istante di tempo libero per prendersi cura di ciò su cui, per due spiccioli di De Benedetti, da due giorni getta discredito.

È scontato, come dimostrano le tempistiche da calcio mercato della crisi di governo, che l’ozio delle ferie estive riservi particolare successo a qualsiasi polemica che possa accendere le tavolate afose degli italiani.
E dunque in questi giorni ogni buona fonte commerciale di informazione tenta il successo sguinzagliando i suoi precari alla ricerca di scoop.
È così che il giornalismo può occuparsi di “denuncia”, come vanta Bulleri nei suoi articoli.
Si presume che, in una società progredita, chi lavora con le parole ne conosca a fondo il significato, dunque il prode informatore non deve aver scelto a caso un termine indicante il riferire ad autorità competenti fatti che possano essere perseguiti.
Ora, vivendo la contemporaneità, possiamo immaginare che l’autorità competente cui il giornalista si appella altro non sia che la tavolata del suo Ferragosto; altrimenti non si spiegherebbe come mai, per parlare di un processo che si perdura da cinque anni, abbia scelto l’unico momento in cui sia le istituzioni che gli abitanti del luogo sono assenti.

In effetti a noi studenti insegnavano come il giornalismo di qualità si occupasse di inchiesta, ovvero del tentativo di determinare in modo oggettivo lo stato dei fatti ed informarne i lettori.
Ma non è certo questo il termine che si possa apporre all’accozzaglia di parole uscita in due puntate fra ieri e oggi su “la Repubblica Firenze”, giustamente catalogata come cronaca.
Non dovremmo, forse, biasimare il povero cronista che, recatosi sul luogo ne ha raccontato il poco che potesse trovarvi in una giornata centrale di Agosto. È evidente d’altra parte che in quanto persona poco informata sui fatti sarebbe stato più corretto da parte sua occuparsi di raccontare solo ciò che aveva potuto incontrare nel breve sopralluogo di ieri e non esporsi a voler riportare all’intera città processi di lunga durata, con una quantità impressionante di imprecisioni ed errori spesso verificabili con una semplice ricerca via Google.

Non saremo noi, proprio oggi e con un post sui social, a mettere le pezze allo stato in cui versa il giornalismo italiano e nemmeno possiamo permetterci di semplificare la realtà in quattro parole come fanno gli articoli di Repubblica.
La realtà, per quanto lo si possa negare, è un fenomeno estremamente complesso e chi vi agisce concretamente sa come, per descrivere fenomeni sociali, sia necessario un imponente lavoro di analisi delle dinamiche e della loro interazione con il contesto.
Occuparci di rendere disponibile una documentazione accurata di ciò (in aggiunta a quella già disponibile a chiunque nella sezione “documenti” di questo sito) sarà un ulteriore impegno, come sempre volontario e gratuito, che ci assumeremo per poter rendere leggibile quanto accade anche a chi non abbia voglia o tempo di conoscere direttamente l’argomento attraverso la presenza e l’attività dentro e fuori le mura di Sant’Apollonia.

Basti far notare ai lettori una serie indefinita di imprecisioni a cui qui si può fare solo breve cenno.
Ad esempio: la Polveriera nasce nel 2014, come scritto sul blog e sugli altri media disponibili, dunque salvo stranezze matematiche esiste da cinque anni e non due come si legge nell’articolo.
La fonte utilizzata dal reporter dovrebbe ben ricordare tale tempistica, se non altro perché da quella data l’intero DSU ha abdicato ai compiti per cui viene finanziato, come quello di mantenere pulito lo spazio. È abbastanza riprovevole, dopo cinque anni in cui studenti e lavoratori, finiti i propri doveri quotidiani, si occupano di pulire un loggiato cosparso di sporcizia, che siano gli stessi “lavativi” pagati per farlo a denunciarne l’inefficienza. Allo stesso modo verrebbe da chiedersi come mai il loggiato sia stato lasciato nell’oscurità più totale, tanto da spingerci a installare una nostra illuminazione esterna, proprio mentre nel Paese infuria il securitarismo.

Non è nemmeno necessario riferirsi a un tecnico specializzato per immaginare che i contatori di tale illuminazione siano gestiti, anche in questo caso, dalle autorità di cui quei dipendenti fanno parte.
Ad un professionista non dovrebbe risultare difficile nemmeno approfondire le origini di questa strana incongruenza di date e verificare cosa sia effettivamente cambiato nel corso degli ultimi due anni. È presto detto che tale spartiacque coincide esattamente con la chiusura tramite cancello del chiostro di Sant’Apollonia, fortemente osteggiata dalla Polveriera stessa. In quell’occasione uno dei pochi spazi verdi accessibili ad abitanti e studenti venne chiuso ad uso esclusivo delle fondazioni regionali, e la motivazione presentata fu la presenza nello spazio di fenomeni legati allo spaccio e all’uso di droghe. I “proprietari” del plesso pensarono dunque che una buona soluzione fosse chiudere il chiostro riversando la marginalità nel loggiato superiore. È questo uno scaricabarile ormai noto a tutti, per cui invece di affrontare il fatto che la turistificazione galoppante stia circondando il quartiere e riversandone la marginalità nello spazio protetto di Santa Apollonia, si preferisce lavarsene le mani scaricando il problema su qualcun altro. In questo caso le fondazioni lo delegarono al DSU che gestisce il piano superiore, il quale a sua volta pensò bene di fare altrettanto nei confronti dello spazio autogestito.
L’unico inceppo in questa catena di ignavia è stato l’approccio responsabile della Polveriera, che invece di volersi accanire sui più deboli ha tentato con tutte le energie di costruire percorsi che potessero andare a incidere sulla situazione. È così che l’assemblea ha collaborato innumerevoli volte con la cooperativa CAT, che si occupa anche per il comune di riduzione del danno, è così che i bagni della mensa sono stati vigilati sino a notte per evitare il consumo di eroina e che sono stati da noi sistemati con pannellature (nb di legno a vista, non cartongesso) per evitare che i consumatori potessero accedere a locali abbandonati, dove eventualmente morire di overdose.
Ma soprattutto è così che giorno dopo giorno chi ha vissuto questi spazi si è occupato di conoscere una ad una le persone che li frequentavano, di risolverne i conflitti, di allontanare i ragazzi dagli spacciatori con corsi di musica o quant’altro fosse possibile. Perché ad abitare il loggiato non sono “sbandati” ma persone, molte delle quali dovrebbero coincidere con i giovani che sono “il nostro futuro” come ripete il mantra dei repubblichini. Bene, quel futuro è lasciato davanti al degrado assoluto che non riguarda i muri di Sant’Apollonia ma la società tutta, le sue istituzioni e il loro futuro, in grado solo di spingere i propri figli verso droga e marginalità, per poi lavarsi la coscienza con la repressione poliziesca.

Si potrebbe continuare così, parola per parola, a parafrasare l’intera opera ma non riteniamo che questo possa giovare a nessuno. Basti sapere che se Bulleri volesse comporre qualcosa di degnamente giornalistico avrebbe tutta la nostra disponibilità a fornire interviste e informazioni, come ogni controparte dovrebbe poter fare.
Come nota ironica vogliamo anche ricordare che, a onor del vero, lo stesso giornalista ha già intervistato membri della Polveriera, che in quel caso erano presentati in forma angelica per stare portando progetti di solidarietà sanitaria in Siria. Quei progetti che vengono costruiti in spazi come il nostro non possono però esserne scissi quando il Ferragosto impone un tono più scandalistico. Ma soprattutto questo fa capire come il giornalista non avesse alcun impedimento ad alzare la cornetta e parlare con i diretti interessati.

Ovviamente ciò che preoccupa non sono due pagine sul giornale locale che, per quanto il cronista possa ritenere rilevanti, non hanno avviato il processo partecipato di Sant’Apollonia già in elaborazione da anni con bandi e tavoli fra Regione e Polveriera.
Ciò che realmente desta preoccupazione è come il quarto potere si occupi anche in questo caso di fare alzare il vespaio dell’opinione pubblica salviniana per spingere a interventi repressivi proprio all’avvicinarsi della campagna elettorale.
Noi non è a questo che ci dedichiamo, non siamo né seminatori d’odio né raccoglitori di consensi, siamo qui per agire in prima persona sulla realtà che viviamo e costruirne assieme una migliore.
A chi invoca l’intervento armato, la repressione e la chiusura daremo risposta solo con la difesa di quanto abbiamo fatto sin qui e soprattutto delle modalità con cui ciò è stato reso possibile.
A chi pretende il Napalm sociale della repressione continueremo a rispondere con la nostra opera di giardinaggio quotidiano, con la certezza che alla fine loro saranno soli fra le ceneri mentre noi raccoglieremo frutti.La Polveriera Spazio Comune
Firenze, lì 15/08/2019
La Polveriera Spazio Comune

 

PS-Ringraziamo per la solidarietà i compagni di Potere al Popolo, che vivono e conoscono gli spazi del centro. Come dimostra l’impegno a rispondere alle accuse lanciateci contro (QUI), la Polveriera non è una realtà sconosciuta dietro un portone chiuso, ma parte integrante di una Firenze che resiste e che non potrà essere liquidata come cronaca estiva.

Tana libera tutti! Cineforum estivo in S. Apollonia

La Polveriera Spazio Comune presenta: Chiostro libera tutti!!
Il Cinema tra gli archi

Ogni giovedì sera di agosto e luglio La polveriera spazio comune presenta un ciclo di proiezioni nel chiostro di Santa Apollonia.
Film scelti da noi per chi se li fosse persi… Da vedere o rivedere al fresco e in compagnia!
Un cinema​ nel quartiere​ in alternativa alle arene estive e ai localini della notte fiorentina.

Ingresso gratuito.
Sedie ce n’è… ma portati un cuscino per stare sul pratino!

11 luglio 21,30
Paranoid Park (Gus Van Sant, 2007, USA)​ ​

Il Paranoid Park è un parco intorno al quale ruota un’umanità non del tutto rassicurante. Affascinato dal posto, uno skater adolescente vi entra da solo in una notte fatale, destinata a segnare la sua esistenza.

18 luglio 21,30
Cosa piove dal cielo (Sebastian Borenszein, 2012 Argentina)

La storia dell’incontro casuale tra Roberto e Jun, un cinese appena arrivato nella città alla ricerca di uno zio. Jun non parla una parola di spagnolo, ma viene accolto in casa da Roberto, dando inizio ad una singolare convivenza.

25 luglio 21,30
Animal Kingdom (David Michod, 2010, Australia)

Un ragazzo di 17 anni, rimasto orfano della madre, va a vivere dalla nonna e gli zii. Questi si rivelano essere pericolosi criminali coinvolti in una sanguinaria guerra contro la polizia locale.

1 agosto 21,30
Un affare di famiglia (Hirokazu Kore’eda)

Il maestro dei rapporti familiari eleva il suo linguaggio con una dolceamara analisi delle disuguaglianze sociali e del concetto di famiglia alternativa.

Teatro necessario – la Polveriera Spazio Comune, 8-9 giugno

Due giorni dedicati al teatro in Polveriera. Un appuntamento dove i partecipanti condivideranno i loro percorsi e i loro lavori, al di là di circuiti commerciali o patrocinati, ponendo il teatro come mezzo comune e necessario per svelarsi e rivelarsi, per specchiarsi e scoprirsi attori sociali.

17.30 – Incontro di apertura “Teatro, società e socialità: esperienze a confronto”, relazionano gli ospiti del festival.
19.00 – “Rituale dei Misteri – Voci da Dafne”, Daniela Tamborino, musica di Claudio Ingletti.
20.15 – “ Su questa terra”, Teatro contadino libertario.
21.15 – “Edipo Re”, Laboratorio Teatrale La Polveriera.

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18.00 – “Edipo Re”, Laboratorio Teatrale La Polveriera.
20.15 – “Il pane e le rose”, Altroteatro – Associazione culturale Firenze.
21.15 – “Commedia necessaria”, Underwear Theatre.

L’ingresso al festival è libero e gratuito. Durante l’evento sarà disponibile un’apericena e l’angolo bar.

LaPolveriera SpazioComune
via santa Reparata 12/r, Firenze

La Polveriera è uno spazio comune, autogestito e no profit.
La Polveriera è uno spazio antisessista, antirazzista e antifascista.

—-Violenza, mafia e profitto in sant’Apollonia: diciamo basta!—-

Violenza, mafia e profitto in Sant’Apollonia: diciamo basta!

Stato d’agitazione anti-spaccio.

Dopo l’ultima provocazione, in cui due persone sono state aggredite per aver cercato di allontanare degli spacciatori da Sant’Apollonia,
abbiamo deciso di reagire.

Questa “banda” passa le sue giornate nel loggiato del chiostro provocando, minacciando e molestando chiunque passi loro davanti,
non di rado mostrando coltelli.

L’ultima è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: non siamo più disposti a subire la loro violenza e non siamo più disposti ad essere associati a tutto questo, non siamo più disposti a lasciare la narrazione di quanto accade nel chiostro di Sant’Apollonia a persone che non lo vivono.

Per questo abbiamo deciso di iniziare un presidio popolare permanente per impedire l’accesso al posto a questi soggetti,
per difendere uno spazio che vogliamo sia di tutte e tutti.

Da giorni il loggiato è sicuro da dinamiche di prevaricazione e
sempre più accogliente.

Lunedì sono tornati a minacciare il presidio con coltelli, ma sono stati respinti dal gran numero di persone e costretti a scappare lanciandoci codardamente bottiglie contro.

Nel frattempo Polizia di Stato e Digos osservavano da lontano, cercando di cogliere l’occasione per assestare ennesime denunce ai compagni, favoreggiando così gli spacciatori.

Tutto questo è frutto delle politiche securitarie dell’amministrazi

one comunale e statale, che tende a militarizzare sempre più le piazze e spostare i problemi laddove si vedono meno.

Da oggi inauguriamo lo stato di agitazione anti-spaccio, perché solo presidiando fisicamente lo spazio riempiendolo di iniziative e persone, possiamo riappropriarcene rendendolo nuovamente accogliente e sicuro.

La Polveriera resiste…e rilancia!

Continuano tutte le attività che da anni la animano,
con più entusiasmo di prima.

Raggiungici, costruiamo insieme la libertà negli spazi!

CAMBIAMO IL VENTO IN SAN LORENZO!

RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO QUARTIERE!

 

4 maggio: Reclaim the Streets: violiamo l’ordinanza, riprendiamoci le strade

“L’esperienza nei territori ha evidenziato l’esigenza di intervenire con mezzi ulteriori ogni qual volta emerga la necessità di un’azione di sistematico ‘disturbo’ di talune condotte delittuose che destano nella popolazione un crescente allarme sociale, laddove l’obiettivo della sicurezza non sia già stato perseguito si può giustificare il ricorso ai poteri di ordinanza, funzionali a potenziare l’azione di contrasto al radicamento di fenomenologie di illegalità e di degrado”.

Così recita un pezzo dell’ultima circolare che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato ai prefetti, invitandoli de facto a sostituirsi ai sindaci nel governo delle città. Una simile iniziativa solleva un’infinità di questioni: alcune, quelle di carattere costituzionale e legale, sono problematiche, ma ci interessano poco. Sappiamo bene come la legalità si riconduca sempre alla questione del potere e di chi lo esercita; altre, quelle politiche, richiamano subito tutta la nostra attenzione. Cosa significa che una città possa essere governata da un poliziotto? Quanto è preoccupante che si proibisca l’accesso a intere zone della città dietro l’indicazione arbitraria delle forze di polizie (cosa altro sono le denunce non ancora arrivate in giudicato)?
Il veloce cambio di paradigma che il governo a trazione leghista sta provando ad attuare è sempre più evidente. L’aumento dei poteri polizieschi si accompagna alla penalizzazione dei reati comuni, alla costruzione di nuovi carceri amministrativi, alla messa al bando di intere classe sociali, alla possibilità di armarsi per la classe dei proprietari. Si punta a fare di ogni cittadino uno sbirro, di ogni povero un criminale. A Firenze, dove per la natura turistica della città il tessuto di estrazione del valore si interseca inevitabilmente con lo spazio urbano, ancora una volta queste cose le vediamo prima. Fermare questo violento attacco alle nostre forme di vita è necessario se non vogliamo trovarci a soffocare. E ancora una volta le strade per la decostruzione di un divieto passano prima di tutto dall’insubordinazione collettiva.

SABATO 4 MAGGIO

ORE 16.00, PIAZZA SAN LORENZO. INFRANGIAMO IL DIVIETO ATTRAVERSANDO LE STRADE CHE CI VOGLIONO VIETARE. CON LA GIOIA E CON LA RABBIA. CON LE GRIDA E CON LA MUSICA.

ORE 18.30, PIAZZA DEI CIOMPI. CONFRONTIAMOCI SULLE POSSIBILITA’ DI SMONTARE QUEST’ORDINANZA. CAPIAMOLA A LIVELLO TECNICO, ATTACCHIAMOLA A LIVELLO POLITICO.