PITTA la POLVE Live Painting

Un'intera giornata di live painting per decorare la nuova fighissima palestra in stanza oblò.

BENEFIT SPESE LEGALI EX-INDIANO OCCUPATO

Venerdì 10 gennaio 2019

dalle 15 fino a notte live painting: porta il tuo pennello e i colori li trovi quà.

dalle 18 musica live con

- Radio Once - street music da Firenze

- Dead Horses - Punk da Bologna

- Jackson Pollok - Lo-fi / Garage / Punk Explosion da Bologna

Bar a prezzi popolari

RISPETTA IL CHIOSTRO
NO DROGHE PESANTI
NO MACHO
NO FASCI
NO SBIRRI

Il 14 dicembre del 2016 veniva sgomberato l’ex Indiano occupato, uno spazio, da anni chiuso, che il 29 ottobre dello stesso anno era stato occupato e, da allora, autogestito, diventando in poco tempo punto di riferimento di aggregazione, socialità e sperimentazione politica per il quartiere e per tutta la città di Firenze.
A tre anni di distanza dallo sgombero quattro compagni si trovano a dover affrontare l’imminente processo.
Tutta la nostra solidarietà va a loro, a loro il benefit della giornata del 10 gennaio, per far fronte alle spese processuali. Accorrete numerosi!

https://www.facebook.com/events/588813155210171/u

UN’IDEA DI COSA FOSSE L’EX INDIANO OCCUPATO?

Dal comunicato dello sgombero:
“In questo mese e mezzo abbiamo tentato di diffondere e far conoscere la storia di un edificio che da più di trent’anni è oggetto di speculazioni da parte delle varie giunte che si sono susseguite. In seguito agli sgomberi dei precedenti tentativi di autogestire lo spazio, l’Indiano è poi stato quasi sempre condannato a rimanere vuoto e in balìa dell’incuria. Proprio per questo avevamo deciso, il 29 ottobre scorso, di restituire alla collettività un edificio immerso nel verde, per farne un luogo di socialità e di aggregazione in cui chiunque potesse esprimersi liberamente. Durante questa breve esperienza tantissimi hanno avuto l’occasione di conoscere l’Indiano: eventi ed iniziative di ogni genere, corsi di lingua e di batteria, concerti, dibattiti e laboratori sperimentali hanno animato e fatto vivere il posto quasi quotidianamente. Con le domeniche dedicate ai frequentatori del parco, ai loro cani e ai bambini eravamo riusciti a collegarci con questi e con gli abitanti dei quartieri popolari limitrofi.
Le serate musicali sono forse state le occasioni che hanno permesso una maggiore aggregazione, offrendo la possibilità a tanti musicisti di potersi esprimere al di fuori dei circuiti commerciali e a tanti giovani di divertirsi senza gli opprimenti divieti che i localini per benestanti e la movida fighetta impongono.
Con i tanti dibattiti, le mense sociali e la costruzione di un’assemblea No Borders volevamo inoltre ribadire la nostra solidarietà ai migranti, agli sfruttati, alle tante vittime del sistema capitalistico che come noi si sentono schiacciati e posti ai margini di questo mondo.
Ma non basterà uno sgombero per metterci a tacere.”