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My Ass has No Borders – NO BORDERS Firenze

Nell’Italia del decreto sicurezza essere senza documenti per la propria condizione di migranti è sempre più difficile. Misure come la chiusura del sistema Sprar o la cancellazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari puntano a rendere estremamente ricattabile un’enorme massa di persone. A Firenze, mentre l’amministrazione democratica si schiera a parole contro l’operato di Salvini, un’ordinanza in vigore da Novembre impedisce a chi abita in strutture di accoglienza di stare fuori oltre le ore 8, impedendendo così momenti di socialità e crescita personale, senza che nessuno dei poteri cittadini muova un dito per contrastarla.

Per una giornata i nostri culi si scrolleranno di dosso razzismo ed oppressione per far spazio alla libera circolazione di arte, cibo ed esperienze. Invitiamo coloro che si sentono oppressi o solidali e tutti coloro che cercano un posto dove poter rappare, raccontare le proprie storie ed essere se stessi , alla giornata che si svolgerà in Polveriera il 27 gennaio.
Dalle 13:00:
> pranzo africano
> open mic ( si consiglia di portare le proprie basi in pennina USB )
> djembe session
> dancehall
> jam session

PER RISCOPRIRE IL CARATTERE SOVVERSIVO DELLA FESTA
PER RIBADIRE CHE L’UNICA VERA FESTA E’ LA SOVVERSIONE

Il collettivo NoBorders Firenze si batte per creare spazi e momenti di condivisione liberi in un contesto dove le frontiere vengono erette non solo come limite geografico, ma anche nella vita quotidiana per creare divisione e paura. Per distruggere tutti i confini, e tutti i pregiudizi.

Assemblea contro gli sgomberi (giovedì 16)

Un mese fa ci siamo riuniti per fare fronte alla minaccia di sgombero calata sugli spazi autogestiti della Polveriera Spazio Comune.
È stata un’occasione importante e sicuramente emozionante trovarsi così tanti, singoli e collettivi, uniti e pronti ad agire per una resistenza comune.
Oggi ancora più di allora si delinea un quadro tetro per l’intera città. Da ora tutti gli spazi liberati di Firenze si trovano sotto sgombero; sono minacciati i centri sociali, nostre possibilità di aggregazione e realizzazione di vite alternative nella plasticosa città usa e getta di Nardella e della turistificazione. Sono minacciati gli spazi di agricoltura contadina come le palestre popolari. Sono centinaia le persone che abitano in occupazione e rischiano di trovarsi in strada a causa delle politiche oppressive che ci vedono tutti come nemici.

Tutti e tutte noi sappiamo sotto quanti fronti le nostre vite sono aggredite dalle pratiche predatorie del neoliberismo e ora più che mai da un’ideologia di stato che vuole cancellare ogni forma di diversità. Sappiamo che ogni forma di oppressione è una ferita per tutti, che su ogni fronte di attacco c’è chi lotta e resiste. Sappiamo anche che in questo siamo parte della stessa lotta, della stessa resistenza alla barbarie di intolleranza e fascismo che vuole vederci rinchiusi in vite grigie per uno stupido gioco di ignoranza e potere.
Davanti alle minacce che colpiscono gli spazi autogestiti, i migranti, le donne, i lavoratori, le nostre stesse piazze e la nostra quotidianità non vediamo altra via che ritrovare nell’atomizzazione delle lotte quel fronte unitario che ci vede ogni giorno difendere valori e pratiche comuni.
Non si tratta di sovrapposizioni o macchinose organizzazioni ma di ricucire quella rete smagliata da anni di arretramenti e defezioni ma anche arricchita in esperienze e nuovi soggetti conflittuali.

Ritrovarsi, dunque, per dare forza ad ogni lotta, costruire un percorso comune che partendo dalla necessità di azione possa costruire una prassi condivisa, che garantisca autonomia nell’agire e unità d’intenti.
Come farlo è ciò che ci porta nuovamente a riunirci questo giovedì 17.
Si è parlato di valorizzare ciò che già esiste, portarlo per la città, farci sentire e farci vedere. Si è parlato di trovare un linguaggio che possa mostrare questa unità, di come comunicarla, di come realizzarla in momenti focali. Ora questo percorso deve realmente assumere il ruolo che si è proposto di seguire, essere realmente luogo di incontro e di autorganizzazione, il nemico è alle porte e nessuno può rimanere solo.

Per questo invitiamo nuovamente questo giovedì 17 alle ore 19 tutti e tutte a ritrovarci presso la Polveriera per costruire insieme la resistenza di Firenze all’assalto repressivo e securitario che investe le nostre vite.

Contro ogni delega, contro ogni autorità
In difesa della Polveriera
In difesa di ogni autogestione

Cinema Intrattenimento Anti Capitalista… SI GIRA #7 [dom17]

Cinema Intrattenimento Anti Capitalista …SI GIRA #7
Questa settimana combattiamo.
Come la scorsa.
Contro la limitata visione di film chiusi nell’insieme di film posthollywoodiani.
Contro i films di Nolan,Scorsese e Burton.
Contro films fatti con le limitazioni dei produttori.
E contro le parti ideologiche che alcuni film prendono erroneamente a mio parere nel panorama politico contemporaneo. Un esempio può essere American Sniper ,che è palesemente portatore di una visione reazionaria condivisa sia da regista che dai produttori,escludendolo da una visione cinematografica in senso stretto. In parole semplice,un idea che mostra un’altra idea è un nano che sale su un altro nano.
Noi invece, essendo le persone serie che in questi 5 anni abbiamo dimostrato di essere, andiamo alla ricerca dei giganti. Del cinema che sia solo cinema. Del cinema che con pochi soldi tenta di donare al Mondo del Cinema una scena di uno zombi che combatte contro uno squalo.
La citazione a American Sniper di Clint Eastwood è calzante. Diciamo che il nostro CIAC di questa settimana tenta di ricordare , alla testa ora bianca di Eastwood,che tutto ciò che è stato il cinema americano è stato grazie alle nostre innovazioni tecniche ,sia nel genere (splatter,commedia rosa,western) che nella formazione di stile di regia di molti registi americani.
A partire da Tarantino.
Basti ricordare Mario Bava quando con Reazione a Catena teorizzò lo splatter.
Oppure quando in un sequel bastardo (diciamo spurio) di Zombie di Romero, Fulci inserì una scena che dopo Tarantino rubò per inserirla nel suo A prova di Morte. Scena che, per chi avrà inteso, riecheggia molto anche di Bunuel e di UNA GRANDE CONSAPEVOLEZZO NELL’USO DELL’IMMAGINE.
O ancora l’inquadratura di un foro di un proiettile nel costato di un attore che lascia vedere in lontananza il pistolero con la pistola fumante. Utilizzato anche in “La morte di fa bella”,è in verità presa da Apocalispe Domani di Antonio Margheriti ,film che Margheriti usò per sfruttare il successo di Apocalipse Now di Coppola.
Sempre senza prendere nessun risvolto politico o anche solo ideologico che non fosse mirato all’Arte.
Cosi come La Polveriera.
Senza scocciarvi oltre, anche se potrei, rimando curiosità ed approfondimenti sul tema, in sede CIAC.

DALLE 12.OO ALLE 13.3O “ZOMBI 2” di Lucio Fulci

PRANZO FAGGIOLATA ALLA BUD SPENCER CON IL RECUPERO DI UNA MAGNIFICA ROSTICCERIA tra primo e secondo film.

DALLE 13.3O ALLE 15.OO “APOCALYPSE DOMANI” di Antonio Margheriti
DALLE 15.OO ALLE 16.4O “CANI ARRABBIATI” di Mario Bava
DALLE 16.4O ALLE 18.2O “IL PIANETA PROIBITO” con MACHINE FUNK
DALLE 18.20 ALLE 2O.OO INSONORIZZAZIONE MACHINE FUNK di “AELITA”
(FILM SCIFI PRODUZIONE SOVIETICA)

Vi aspettiamo in questa grande rivalorizzazione concreta delle nostre radici, sincero apprezzamento per la patria ,ma soprattutto d’incontro e presa bene con tanto CIAC in testa.