Tutti gli articoli di La Polveriera Spazio Comune
4° MERCATO CONTADINO E ARTIGIANO 12/4
Torna la quarta edizione del Mercato Contadino e Artigiano, organizzato da LaPolveriera e Mondeggi Bene Comune all’interno del chiostro di Sant’Apollonia.
Il percorso di questo mercato nasce dalla condivisione dei principi che regolano la rete di Genuino Clandestino, comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare e realtà in continua crescita su tutto il territorio nazionale in cui convergono le energie di moltissimi contadini, cittadini e spazi sociali.
Attraverso una giornata di vendita diretta di prodotti contadini vogliamo sostenere il diritto ad un’alimentazione veramente genuina, locale ed economicamente accessibile.
Perché fare la spesa in modo consapevole è un gesto quotidiano attraverso il quale possiamo veramente provare a modificare dal basso la società in cui viviamo.
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RIFIUTIAMO I RIFIUTI !!!
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Crediamo che giornate come queste siano l’occasione migliore per diffondere concretamente buone pratiche di sostenibilità. Per questo chiediamo gentilmente ad ognuno di voi di portare da casa un piatto e un bicchiere per provare ad produrre il minor numero possibile di rifiuti (come bicchieri e piatti di plastica). Grazie!
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PROGRAMMA:
10.00
Inizio mercato con ortaggi, formaggi, pane, olio, birra artigianale, miele, aromatiche… di produttori locali della rete dei G.A.S. e di Genuino Clandestino e banchi di artigiani.
11.00 / 17.00
Virginia Mosca: WS, Le verdure fermentate: i crauti
Elena Veronesi: laboratori per bambini
Orti Collettivi Autogestiti: WS, urban gardening
 12.00
12.00 
Laboratorio di cucina vegana con lo chef Gabriele Palloni 
17:00 
Conferenza con Roberto Budini Gattai e Giorgio Pizziolo sulle trasformazioni urbanistiche di Firenze e della piana.
20.00 
Aperitivo di autofinanziamento 
Performance musicale e videoproiezioni a cura dell’associazione “il melograno”
Durante la giornata sarà presente un laborartorio di ciclofficina, se hai un problema con la bici portala e chiama la Dani al 3409718821.
Dimostrazione di alcune semplici riparazioni.
INFO PER IL MERCATO: 3332490268
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INDICAZIONI STRADALI
Dalla stazione di S. M. N. percorri Via Nazionale contromano fino all’incrocio in Piazza Indipendenza. Gira a destra in via XXVII aprile e alla seconda traversa (a destra) ci trovi.
Da San Marco (punto di passaggio di tutte le linee ataf) imbocca via XXVII aprile ed è la seconda strada sulla sinistra
https://www.google.it/maps/place/Via+Santa+Reparata,+Firenze/@43.7795255,11.2570944,17z/data=!3m1!4b1!4m2!3m1!1s0x132a541c6227f9d1:0x7a775057f90bc93a
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IL MERCATO SI SVOLGE OGNI SECONDA DOMENICA DEL MESE
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CINERIERA: proiezione di “Un monte d’acqua” 10/4
 VENERDI’ 10 APRILE ore 18.30: Proiezione del documentario indipendente
VENERDI’ 10 APRILE ore 18.30: Proiezione del documentario indipendente
 “Un Monte d’Acqua” e dibattito con il regista e gli attivisti del comitato
A seguire aperitivo preparato dalla Polveriera
Link trailer: https://www.youtube.com/watch?v=81TA2lxssIg
evento e programma QUI
Ingresso di 2 euro per sostenere i costi di produzione del documentario.
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Un Monte d’Acqua
La green economy non è sempre verde. L’impatto della Geotermia sull’Amiata.
L’Amiata è un monte d’acqua, tra le sue rocce contiene una delle più importanti riserve d’acqua potabile dell’Italia Centrale.
Ma un monte d’acqua è anche l’enorme massa di questa risorsa preziosissima che è stata persa negli ultimi decenni, e che secondo alcuni rischia di prosciugarsi per sempre.
L’Amiata è un antico vulcano ormai spento e qui, proprio dai primi anni Sessanta, l’Enel ha impiantato la geotermia, una forma di produzione di energia elettrica sulla carta pulita e rinnovabile ma che sull’Amiata presenta molte criticità.
Un Monte d’Acqua è il racconto collettivo di una comunità che vuole denunciare l’impatto ambientale, umano e sociale della geotermia; allo stesso tempo è un’inchiesta su una forma di produzione energetica “green” per nulla pulita né rinnovabile.
 Il film è composto da un’introduzione e da cinque capitoli che descrivono l’impatto della geotermia sull’Amiata dal punto di vista di cinque elementi: i quattro elementi naturali (fuoco, aria, terra e acqua) e un quinto elemento molto umano: il denaro.
Il film è composto da un’introduzione e da cinque capitoli che descrivono l’impatto della geotermia sull’Amiata dal punto di vista di cinque elementi: i quattro elementi naturali (fuoco, aria, terra e acqua) e un quinto elemento molto umano: il denaro.
La CINERIERA – proiezione di “Louise Michel” (Fra 2008) di Gustave de Kervern e Benoît Delépine 8/4/2015
La Cineriera presenta “Louise Michel” primo evento del ciclo di incontri e iniziative NoExpoPride organizzato in Polveriera.
Lampedusa in Polveriera: per un Mediterraneo di pace e senza paura GIO 2/4/2015
Giovedì 2 Aprile Dalle 18.30 in Polveriera si terrà un incontro con il Collettivo Askavusa Lampedusa, a cui seguirà un aperitivo benefit per i progetti del collettivo!
Presentazione dei progetti portati avanti dal collettivo negli ultimi anni (Lampedusa in festival, Porto M, Io vado a Lampedusa, No radar) e proiezione di alcuni video-racconti di Libera Espressione che ci mostrano l’isola e la sua complessità con immagini diverse da quelle che i media ci fanno bere quotidianamente. 
A seguire: presentazione dell’evento 1 MAGGIO a Lampedusa per un Mediterraneo di pace e senza paura. e della compilation di artisti che sostengono questo progetto (acquistabile su internet): capiremo insieme di che si tratta, come raggiungere l’isola, come partecipare e/o come sostenere l’iniziativa anche a distanza.
Dalle 20.30: APERITIVO BENEFIT (tanto cibo e bevute a prezzi stracciati) per sostenere il 1 maggio a Lampedusa, accompagnato dal duo DUBROOTS-O, che sostiene da diversi anni il collettivo e le sue iniziative!
Durante tutta la serata sarà presente un banchino di autofinanziamento del collettivo con magliette, cd, libri, adesivi e altro ancora…
INGRESSO OVVIAMENTE LIBERO! VENITE NUMEROSI E SPARGETE LA VOCE!
per info: lorenzofranchi1987@gmail.com
evento e programma QUI
CINERIERA: Proiezione di “To Shoot an Elephant” (Gaza, 2008) di Alberto Arce e Mohammed Rujailah
 In occasione dell’incontro con il Comitato Toscano NoExpo-NoIsraele il 21 marzo, alle ore 20 in Cineriera si terrà la proiezione di “To Shoot an Elephant”, un film documentario di Alberto Arce e Mohammed Rujailah. Il lavoro è stato girato a Gaza durante l’operazione “piombo fuso”, l’aggressione militare israeliana sulla striscia di Gaza (2008). Il diritti del film sono tutelati da Creative Commons ed il film è scaricabile gratuitamente da internet.
In occasione dell’incontro con il Comitato Toscano NoExpo-NoIsraele il 21 marzo, alle ore 20 in Cineriera si terrà la proiezione di “To Shoot an Elephant”, un film documentario di Alberto Arce e Mohammed Rujailah. Il lavoro è stato girato a Gaza durante l’operazione “piombo fuso”, l’aggressione militare israeliana sulla striscia di Gaza (2008). Il diritti del film sono tutelati da Creative Commons ed il film è scaricabile gratuitamente da internet.
Presentazione del Comitato No Expo-No Israele e proiezione di “To shoot an elephant”
CALENDARIO di MARZO/APRILE – LaPolveriera SpazioComune
Sant’Apollonia: lo stato di cose a 10 mesi di occupazione
In molti, attraversando gli spazi della Polveriera, ci chiedevano di come procedesse la trattativa con la Regione ed il DSU, le due istituzioni responsabili della (mala)gestione di Sant’Apollonia. Nel precedente comunicato(link)raccontavamo del nostro stupore (e dei nostri sospetti) sull’ignoranza, nel senso stretto del termine, della Giunta regionale riguardo ai progetti su questo luogo. Ad oggi, consapevoli delle necessità di tenere alta l’attenzione, possiamo tirare un primo sospiro di sollievo: il DSU ha recepito il nostro progetto e lo ha inoltrato all’Assessorato all’Istruzione che, in accordo con l’Assessorato alla Cultura, presenterà alla prossima Giunta regionale, Lunedì 16 Marzo, il 
progetto di riqualifica che terrà conto del nostro materiale (link).
 Cosa significa tutto ciò? Significa che se prima l’intero complesso era di proprietà dello Stato, attraverso la legge per il federalismo demaniale (ovvero il passaggio di alcune proprietà dallo Stato alle Regioni) la Regione Toscana si approprierà di una parte del complesso di Sant’Apollonia sulla base di questi progetti. Purtroppo, come riportato nel precedente comunicato, esisteva già una pratica in atto, che non comprende l’intero complesso, infatti l’ala tangente via 27 Aprile è gestita (o sarebbe meglio dire, NON è gestita) dal Min. della Difesa. Questa parte, che un tempo ospitava la foresteria dell’ex circolo per sottoufficiali, con questa pratica resterà di proprietà demaniale.
Cosa significa tutto ciò? Significa che se prima l’intero complesso era di proprietà dello Stato, attraverso la legge per il federalismo demaniale (ovvero il passaggio di alcune proprietà dallo Stato alle Regioni) la Regione Toscana si approprierà di una parte del complesso di Sant’Apollonia sulla base di questi progetti. Purtroppo, come riportato nel precedente comunicato, esisteva già una pratica in atto, che non comprende l’intero complesso, infatti l’ala tangente via 27 Aprile è gestita (o sarebbe meglio dire, NON è gestita) dal Min. della Difesa. Questa parte, che un tempo ospitava la foresteria dell’ex circolo per sottoufficiali, con questa pratica resterà di proprietà demaniale.- 
una volta approvato il passaggio dovranno essere reperiti i fondi (almeno 1 Milione e 300mila € per gli interventi più urgenti) che l’Assessorato all’Istruzione deve investire per i lavori.
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dev’essere avviata una procedura per l’acquisizione della parte oggi non compresa nel progetto.
“Un corpo mantiene il proprio stato di quiete, finché una forza non agisce su di esso.”
La retorica di alcuni contro l’opinione di altri
La brillante replica del dottor Caselli, pubblicata sul quotidiano nazionale di Mercoledì 11 Marzo, in merito alle “intimidazioni” ricevute per il suo intervento previsto in seno all’iniziativa organizzata da Libera nel polo universitario di Novoli, lascia ben poche speculazioni ad un lettore medio e superficialmente informato.
Come è possibile andare contro a un crociato della lotta alle mafie, a un baluardo dell’antiterrorismo, un retto esponente della giustizia che tanto ha fatto per lo stato italiano, salvandone la sua integrità democratica?
Una carriera che vanta, parole testuali, “650 ergastoli e un’infinità di anni di reclusione” e “150 arrestati nel processo Minotauro”, tutto a danno delle mafie italiane. Mafiosi che giuridicamente, il dottore, accostò durante il suo incarico torinese (e accosta tuttora nel suo sfogo su La Nazione) alle proteste NO TAV che portarono nel 2012 all’arresto di più di 20 indagati.
Qui sta il nodo della questione. Qui sta la retorica dell’ipocrisia.
Come si può farsi vanto delle medaglie conquistate durante una lunga lotta alla mafia per poi contrastare l’unica forza militante che tutt’ora si oppone alle speculazioni economiche a danno del cittadino che, come ormai è risaputo, sono una grande occasione di guadagno per le stesse mafie che un tempo combatteva?
Semplice, il potere cambia a seconda dei tempi.
L’Italia è sempre stata un paese in guerra con sé stessa, a seconda di chi era al potere era facile capire chi fosse il nemico. Prima i comunisti, poi la mafia ed infine i cittadini stessi.
Cambiano i soggetti ma non la prassi: repressione. Perché, parlandoci chiaramente, con tutto il bene che può aver fatto da procuratore (a Palermo più che a Torino), questo è tutto ciò che è stato in grado di fare Caselli, niente di più e niente di meno di un qualsiasi altro grigio burocrate dei suoi tempi al servizio dello stato.
Ha salvato la democrazia o difeso il sistema? Dobbiamo ricordare veramente il suo ruolo e le pratiche usate in quella guerra civile che ha sconvolto l’Italia negli anni ’70? Dobbiamo ricordare i risultati (non) raggiunti con l’incriminazione del “picconatore” Cossiga e con l’assoluzione di Andreotti? E cosa ha ottenuto quando Berlusconi lo fece fuori dalla Magistratura con la “legge Castelli”?
Vogliamo sapere quando, precisamente, Gian Carlo Caselli ha salvato la democrazia.
Noi stessi, dopo certe riflessioni, rimaniamo disgustati da chi risponde alle critiche dicendo ”credevo
che la legge fosse uguale per tutti”. Se così fosse, bene, che possa essere contestato senza che ci sia bisogno di retorica, chiamando in causa l’ordine pubblico o l’incolumità degli studenti!
Se così fosse, bene, che possa essere contestato senza che ci sia bisogno di retorica, chiamando in causa l’ordine pubblico o l’incolumità degli studenti!
In un paese democratico le proteste si accettano non si condannano.
L’ironia all’acqua di rose, utilizzata da Caselli nel suo sfogo su La Nazione, delinea nient’altro che un vecchio grande uomo, troppo vecchio e troppo grande per ammettere i propri errori e fare un passo indietro dinanzi all’opinione pubblica, cercando di recuperare quella dignità persa negli anni, ma abbastanza uomo da condannare chi veramente oggigiorno cerca di cambiare in meglio il paese con tutti i mezzi che gli sono rimasti, cosa che lui (forse) un tempo faceva ma ora non più.
Infine la perplessità, poi tramutata in pratica, di non partecipare all’incontro rispecchia alla lettera la personalità del magistrato che fugge il confronto. Così, infatti, fece quando si dimise, l’anno scorso, da Magistratura democratica a seguito della sua posizione nei confronti delle azioni NO TAV, accompagnato dalle granitiche parole dello scrittore Erri De Luca: “Se si dimette da Magistratura democratica vuol dire che non è più un magistrato democratico”.
Così, infatti, fece quando si dimise, l’anno scorso, da Magistratura democratica a seguito della sua posizione nei confronti delle azioni NO TAV, accompagnato dalle granitiche parole dello scrittore Erri De Luca: “Se si dimette da Magistratura democratica vuol dire che non è più un magistrato democratico”.
alleghiamo i commenti e le analisi di chi, ha differenza di Caselli, lotta per la giustizia:
http://www.colpolfirenze.org/chi-e-giancarlo-caselli-e-perche-non-lo-vogliamo-a-novoli/
http://contropiano.org/politica/item/29613-firenze-caselli-contestato-rinuncia
http://www.notav.info/senza-categoria/intolleranti-a-chi-su-contestazione-a-caselli/
http://www.studentidisinistra.org/2015/03/%EF%BB%BFdi-coerenza-liberta-di-espressione-e-democrazia/
 
		







