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Anche oggi in piazza, anche oggi dalla parte giusta (10 MARZO)

A Firenze si respira una brutta aria.

Abbiamo visto i due sgomberi del 4 Marzo, quando centinaia di persone e moltissimi bambini sono stati buttati per strada, senza un tetto (qui).
Ci siamo interrogati sulla questione e sentendoci emotivamente vicini alle famiglie sfrattate abbiamo partecipato al corteo organizzato il pomeriggio stesso dal movimento di lotta per la casa.
La polizia non ha atteso di ascoltare le ragioni di chi voleva sanzionare il PD, partito di governo che aiuta speculatori e banche amiche, ma ha scelto di caricare il corteo.

Abbiamo analizzato in breve la questione della legge regionale Saccardi, che si propone come modello futuro per tutta Italia. Il contenuto è a dir poco allarmante già dalle prime righe: chiunque sia stato sfrattato o abbia occupato uno stabile verrà escluso per 10 anni dalle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari, vedendo azzerato il proprio punteggio. Vengono rincarati gli affitti comodati per le fasce meno abbienti e vengono incluse delle nuove norme legate ai contratti di lavoro. Insieme al Piano Casa è un attacco inaccettabile al welfare pubblico e ai diritti di tutte le classi subordinate e dei ceti più poveri.

Per questo siamo scesi in piazza anche oggi

(10 Marzo) per riaffermare il diritto universale alla casa e al reddito, per contrastare l’approvazione di una legge iniqua e meschina, che colpisce i più deboli.
Per ore abbiamo atteso sotto la giunta regionale, fronteggiando a testa alta le forze dell’ordine, per permettere un incontro fra gli sfrattati e la Regione.
In mezzo a noi passeggini e famiglie, migranti e compagni, che con la loro dignità umana, quella di chi lotta, hanno mostrato un lato di Firenze che la città vetrina continua a nascondere ed emarginare come la polvere sotto i tappeti.
La tensione era palpabile: via Cavour è stata blindata con decine di camionette.
Dopo una lunga trattativa, è stato concesso al corteo di proseguire verso la presidenza della Regione, molti carabinieri si voltano e seguono alcune camionette, i cordoni di polizia lentamente si sfaldano.
Ci eravamo imposti di non dare nessun pretesto per essere attaccati, abbiamo addirittura ascoltato alcuni discorsi dei funzionari di polizia che parlavano di “spolverare i manganelli” e di “punire le zecche”, abbiamo tenuto la calma e cercato di mantenere il controllo della situazione, ma qualcosa è andato storto.
Un celerino prima di andarsene spintona alcuni ragazzini, quelli reagiscono e spingono anche loro.
Senza ordini, senza preavviso, la polizia carica. I carabinieri prontissimi danno man forte, il risultato ormai è cronaca.
Non vogliamo dare valutazioni su questi fatti, pensiamo si commentino da soli.
Abbiamo sempre chiarito che noi crediamo nella nonviolenza e nel diritto all’autodifesa, ora ci ritroviamo a riproporli in un laboratorio di repressione sproporzionato rispetto alle nostre capacità
espressive.
Sappiamo bene che dietro le manovre del PD si muovono gli interessi delle banche, delle multinazionali e degli speculatori di ogni genere. Contro un potere così grande diventa imperativo per ognuno di noi contribuire a costruire un fronte ampio, che unisca le lotte che sul territorio si combattono nonostante l’impasse politico sembri celarle: non dimentichiamo la generosa opposizione al Jobs Act, la strenua resistenza nei territori aggrediti dalla speculazione, la lotta per la casa, per la salute, per una formazione e una cultura libera.
Non possiamo dunque cristallizzarci sulle nostre posizioni: il nostro ruolo di mutuo soccorso non può esaurirsi nei nostri spazi, ma va esteso insieme alla solidarietà, cercando di incrociare le lotte nei luoghi lavoro e di produzione culturale a quelle per i diritti fondamentali come la salute, la casa e la vita.
Guardiamo con entusiasmo a piazze come quella del 28Febbraio ‪#‎maiconsalvini‬, siamo convinti che quello spirito di unione e di determinazione ci dovrà accompagnare fino ai NoExpo days ed essere il modello per costruire le mobilitazioni nell’immediato futuro, fuori da logiche settaristiche o di partito.

Solidarietà agli sfrattati e alle vittime della violenza poliziesca.

3° MERCATO CONTADINO E DELLE AUTOPRODUZIONI in Sant’Apollonia DOMENICA 8 MARZO

LaPolveriera S. Apollonia e Mondeggi Bene Comune di nuovo insieme per la terza edizione del mercato all’interno del chiostro di Sant’Apollonia.
Il nostro percorso nasce grazie a Genuino Clandestino, comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare, realtà in continua crescita in cui convergono le energie di contadini, cittadini e spazi sociali.
Attraverso la vendita diretta sosteniamo il diritto ad un cibo genuino, locale ed economicamente accessibile.
Perché fare la spesa in modo consapevole è un gesto quotidiano in grado di modificare dal basso la società in cui viviamo
PROGRAMMA:

_Ore 10 inizio mercato con ortaggi, formaggi, pane, olio, birra artigianale, miele, aromatiche… di produttori locali della rete dei G.A.S. e di Genuino Clandestino e banchi di artigiani.
_Dalle 11 in poi laboratori per bambini e per adulti
_ore 14
SPETTACOLO NO EXPO DEL Teatro contadino libertario
_ore 15 costruzione di PATA_TOTEM insieme ai ragazzi degli OCA – OrtiCollettivi Autogestiti e assemblea per ricostituire il GAS STUDENTESCO https://www.facebook.com/groups/349707098455213/?fref=ts
Tutto il pomeriggio saranno nostri ospiti i MusicantiDi Bacco  
_Alle ore 18: incontreremo alcuni membri del comitato milanese Attitudine No Expo che ci parleranno di “Expo 2015: affamare il pianeta, energia per le lobbies”
_Dalle ore 20 si svolgerà un aperitivo di autofinanziamento accompagnato da musica live e spettacoli di cabaret
_Sarà presente tutto il giorno un laborartorio di ciclofficina, se hai un problema con la

                   bici portala e chiama la dani 3409718821.

Dimostrazione di alcune semplici riparazioni.
INDICAZIONI STRADALI
Dalla stazione di S. M. N. percorri Via Nazionale contromano fino all’incrocio in Piazza Indipendenza. Gira a destra in via XXVII aprile e alla seconda traversa (a destra) ci trovi.
Da San Marco (punto di passaggio di tutte le linee ataf) imbocca via XXVII aprile ed è la seconda strada sulla sinistra

PRESIDIO per SANT’APOLLONIA BENE COMUNE sotto la sede dell’ARDSU! DOMANI 4 Marzo ORE 14 VIALE GRAMSCI 36

Domani 4 Marzo (in viale Gramsci, 36, dalle ore 14.30) si riunirà il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, durante il quale si discuterà soprattutto del futuro di Sant’Apollonia.
Il progetto che verrà discusso non tiene assolutamente conto delle necessità degli studenti e degli abitanti del quartiere che già da tempo hanno ribadito con forza che Sant’Apollonia deve restare un bene pubblico, dopo e durante (visti i lunghi tempi previsti) i lavori di recupero e valorizzazione.
Così si è creata un’Assemblea per Sant’Apollonia Bene Comune, con l’intento di presentare una proposta alternativa che vada incontro ai bisogni reali e non ai bisogni d’ufficio.
Domani presenteremo questa proposta di progetto direttamente al CdA, anche senza invito.
Per questo motivo la Polveriera chiama studenti, cittadini e comitati a presidiare l’ingresso della sede dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario durante il Consiglio di Amministrazione (inizio ore 14,30) che pretende di decidere sulle nostre teste: contro le politiche inefficienti che hanno portato all’abbandono dell’intero complesso, contro la miopia istituzionale verso le concrete necessità dei cittadini:
CONTRO DEGRADO E SPECULAZIONE, 
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO,
PER IL DIRITTO ALLA CITTA’

Proposta di progetto di recupero e valorizzazione del complesso dell’ex-convento di Sant’Apollonia

Queste pagine saranno presentate e protocollate mercoledì 4 marzo in occasione del consiglio di amministrazione dell’Azienda regionale per il diritto allo studio. L’appuntamento è mercoledì 4 alle ore 14 davanti alla sede Ardsu di viale Gramsci 36 per far sentire la nostra voce con forza e decisione.

HIPHOP 4 FRIENDS in Polveriera

28 Febbraio, SABATO
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From 18:00 to 23:00

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 BREAKDANCE with Fundanza Family
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 WRITING SESSION with 400 Drops
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 LIVE SHOWCASE with
CRONOFILLERS
ESERCITO RIBELLE
KANI TOSCANI
TULLO SOLDJA
+ friends

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NO BUSINESS
NO BAD FEELINGS
NO SHITHEAD

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LaPolverieraSpazioComune

Antifascista
Antisessista
Antirazzista

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Via S.Reparata 12
FREE ENTRY

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Presentazione ZONE DI AUTONOMIA CULTURALE con Luis Magalhaes (POR)

Martedì 24 Febbraio ore 19

A meno di un anno dalla sua apertura, La Polveriera inaugura “Sant’Apollonia: zone di autonomia culturale”, un progetto di residenza d’artista che, mese dopo mese, ospiterà le incursioni creative di giovani talenti.
La Polveriera nasce dall’esigenza di creare uno spazio in cui poter condividere esperienze, idee, conoscenze dando vita a nuove relazioni e a nuovi punti di vista sulla realtà quotidiana, politica e sociale.
E’ da questa volontà di relazionarsi che inizia la collaborazione tra Luis Magalhaes, Stefano Giuri e Gianluca Trusso Forgia, i primi protagonisti del progetto.
Conosciutisi lo scorso anno a Lisbona, città in cui attualmente vive e lavora Luis, si sono subito scontrati con gli ostacoli imposti da quello che viene comunemente considerato il mezzo privilegiato della comunicazione: il linguaggio parlato, o meglio, la lingua.
Il limite della codificazione linguistica genera un conflitto narrativo che tenta di risolversi attraverso la creazione di un nuovo alfabeto che, sperimenta mezzi espressivi alternativi di tipo visivo, sonoro, gestuale… un linguaggio artistico potremmo dire!
Ma cosa si intende per linguaggio artistico se non la traduzione di quella spontaneità dal sapore primitivo che da sempre spinge l’uomo a relazionarsi con gli altri per creare legami culturali e sociali?

(evento Facebook)

Know Your Enemies: EXPO 2015


Sabato 21/2 ore 18: Presentazione della campagna NO EXPO 2015 con alcuni attivisti di Milano della rete Communia.net

(Evento FB)

“Sblocca Italia e Expo 2015 sono strumenti differenti capaci di apportare trasformazioni irreversibili al paese, non solo dal punto di vista del territorio.
Se Expo è il risultato di anni di sperimentazione di pratiche di stress al diritto in diversi ambiti che vanno dalla creazione dello stato d’eccezione ai super poteri a Delegati Unici, passando per dispositivi di controllo e giustificazione di nefandezze per il bene del paese, il decreto Sblocca Italia è il punto più avanzato di una legislazione che legittima il meccanismo predatorio dei territori.
Se Expo non avrebbe potuto essere governato senza le prove generali operate in Val di Susa con il cantiere del TAV, a Torino con le Olimpiadi invernali del 2006 e all’Aquila in occasione della gestione del post terremoto, il decreto Sblocca Italia non sarebbe diventato realtà senza Expo 2015.
Se nelle similitudini sono molte comunque le differenze, il modello culturale ed immediatamente politico che ci vengono imposti però suona in continuità nella metropoli milanese così come nei territori del centro sud dove il decreto Sblocca Italia sta devastando territori: sottrazione del potere decisionale, pratica e giustificazione del passaggio dal pubblico al privato, sfruttamento del lavoro attraverso nuove tipologie di precarietà o addirittura lavoro gratuito.
Non manca certo l’opposizione. Riaffermare il territorio come bene comune attraverso la pratica l’autogoverno, la riappropriazione del reddito che ci viene sottratto,il rifiuto dei dispositivi di governance e i meccanismi predatori, assieme alla tutela della salute e dei diritti ambientali sono elementi di contatto tra le diverse “lotte territoriali” nel paese.
Non pensiamo che la definizione “lotta territoriale” sia esaustiva. Non esistono lotte territoriali fini a se stesse. Il modello dell’opera (piccola, grande o media), del grande evento e della gestione delle calamità naturali hanno tratti comuni e sono una delle pratiche con cui il neoliberismo (e quindi il capitalismo) crea ricchezza e trasformazioni sociali. Per superare l’idea di un mosaico di micro lotte sparpagliate per la penisola pensiamo che ci sia la necessità di dotarsi di una mappatura delle stesse. Mappatura che sappia nel breve periodo abbia come chiave di lettura il modello Expo. Ovvero capire come il laboratorio Expo si riproduce nei diversi territori con elementi di continuità sistemici. Arrivando così all’attraversamento delle mobilitazioni nei giorni di apertura dei cancelli del grande evento. La mappatura poi invece dovrà avere come punto d’osservazione il modello Sblocca Italia. Due tempi per provare a leggere i territori in maniera comune, dotarsi di strumenti e pratiche di lotta.
Per questo oltre alle giornate di maggio pensiamo che per rompere il paradigma neoliberale la contemporaneità nella costruzione dell’opposizione allo Sblocca Italia sia altrettando centrale, per questo saremo presenti all’assemblea nazionale contro il decreto a fine marzo e alle successive mobilitazioni.”



PROSSIMI APPUNTAMENTI:
Domenica 8/3 (durante il mercato) ore 17: “EXPO 2015: affamare il pianeta, energia per le lobbies” col comitato milanese No Expo

Sabato 21/3 ore 18: Proiezione di “To Shoot an elephant” (A.Arce e M.Rujailah, 2009) e presentazione del Comitato Toscano No EXPO – No Israele (EVENTO FB)