-Aiutiamoci a vicenda, se vedi qualcun* molto indaffarat* e puoi dare una mano, fallo senza timore!
–Accogli le tue fragilità, così da rispettare quelle dell* altr*.
-Lo spazio non ha gestori o clienti, ma solo persone che lo conoscono di più o di meno. Puoi sentirti a casa qui, basta sapere dove sono le cose e rispettare lo spazio e chi lo attraversa.
-Come ogni buona convivenza vale la regola: “Lascia lo spazio così come lo trovi o se puoi meglio!”
-Lava piatti o bicchieri che utilizzi.
-Tutto ciò che serve per pulire (detersivi, scope, moci, ecc..) lo trovi in bagno.
-In cucina trovi sempre qualcun* che può darti indicazioni su dove trovare le cose. Per qualsiasi altro dubbio rivolgiti al banchino info.
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Edoardo Rialti sull’importanza della POLVERIERA
SANT’APOLLONIA UN ANNO DOPO
Autofinanziamento Collettivo COSMOS – Sabato 2 Febbraio
Di fronte alle richieste della Regione di sgombero della Polveriera lanciamo un autofinanziamento per rispondere, da studenti che la Polveriera se la vivono, che l’autogestione non si tocca!
Il ricavato andrà interamente a finanziare le lotte studentesche che da anni il collettivo porta avanti nella scuola e non solo!
☆PROGRAMMA DELLA SERATA☆
????ORE 18:00
—>Assemblea sulla repressione: come e perché si sviluppa, solidarietà come lotta e contrasto reale!
????ORE 20:30
—>Cena e bere ai soli prezzi popolari accompagnati dalla solita buona musica
????ORE 22:00
—>Special dj set by NIPOZZANO
????NO FASCI????
????NO SBIRRI????
????NO DROGHE PESANTI????
????NO VANO ASCENSORE????
????SOSTIENI I COLLETTIVI SOSTIENI LE LOTTE STUDENTESCHE!????
Assemblea contro gli sgomberi (giovedì 16)
Un mese fa ci siamo riuniti per fare fronte alla minaccia di sgombero calata sugli spazi autogestiti della Polveriera Spazio Comune.
È stata un’occasione importante e sicuramente emozionante trovarsi così tanti, singoli e collettivi, uniti e pronti ad agire per una resistenza comune.
Oggi ancora più di allora si delinea un quadro tetro per l’intera città. Da ora tutti gli spazi liberati di Firenze si trovano sotto sgombero; sono minacciati i centri sociali, nostre possibilità di aggregazione e realizzazione di vite alternative nella plasticosa città usa e getta di Nardella e della turistificazione. Sono minacciati gli spazi di agricoltura contadina come le palestre popolari. Sono centinaia le persone che abitano in occupazione e rischiano di trovarsi in strada a causa delle politiche oppressive che ci vedono tutti come nemici.
Tutti e tutte noi sappiamo sotto quanti fronti le nostre vite sono aggredite dalle pratiche predatorie del neoliberismo e ora più che mai da un’ideologia di stato che vuole cancellare ogni forma di diversità. Sappiamo che ogni forma di oppressione è una ferita per tutti, che su ogni fronte di attacco c’è chi lotta e resiste. Sappiamo anche che in questo siamo parte della stessa lotta, della stessa resistenza alla barbarie di intolleranza e fascismo che vuole vederci rinchiusi in vite grigie per uno stupido gioco di ignoranza e potere.
Davanti alle minacce che colpiscono gli spazi autogestiti, i migranti, le donne, i lavoratori, le nostre stesse piazze e la nostra quotidianità non vediamo altra via che ritrovare nell’atomizzazione delle lotte quel fronte unitario che ci vede ogni giorno difendere valori e pratiche comuni.
Non si tratta di sovrapposizioni o macchinose organizzazioni ma di ricucire quella rete smagliata da anni di arretramenti e defezioni ma anche arricchita in esperienze e nuovi soggetti conflittuali.
Ritrovarsi, dunque, per dare forza ad ogni lotta, costruire un percorso comune che partendo dalla necessità di azione possa costruire una prassi condivisa, che garantisca autonomia nell’agire e unità d’intenti.
Come farlo è ciò che ci porta nuovamente a riunirci questo giovedì 17.
Si è parlato di valorizzare ciò che già esiste, portarlo per la città, farci sentire e farci vedere. Si è parlato di trovare un linguaggio che possa mostrare questa unità, di come comunicarla, di come realizzarla in momenti focali. Ora questo percorso deve realmente assumere il ruolo che si è proposto di seguire, essere realmente luogo di incontro e di autorganizzazione, il nemico è alle porte e nessuno può rimanere solo.
Per questo invitiamo nuovamente questo giovedì 17 alle ore 19 tutti e tutte a ritrovarci presso la Polveriera per costruire insieme la resistenza di Firenze all’assalto repressivo e securitario che investe le nostre vite.
Contro ogni delega, contro ogni autorità
In difesa della Polveriera
In difesa di ogni autogestione
Machine Funk//2019 Polve in Lotta! con HZHA & Segugi Infernali [DOM 16]
ore 18
HZHA sonorizza SCI-FI
ore 20
Machine Funk 2k19 Jam
Hosted by: Segugi Infernali del Purgatorio
videoproiezioni di
f*ckturaelectronica
Machine Funk nasce negli spazi e nelle pratiche di autogestione della Polveriera. Dalla prima festa durante la realizzazione delle pitture murali nella sala eventi, attraverso anni di jam session, collaborazioni con altre crew, benefit con collettivi politici, abbiamo volato con musicisti e dj straordinari che sono venuti a portare la loro arte e la loro cultura negli spazi della Polveriera, all’Ex Indiano Occupato, nelle occupazioni di Via Toselli, Viale Corsica 81, di via del Leone, della Crepa, al CSA nEXt Emerson, nelle TAZ, nei sottopassaggi, nei warehouse party, nei reclaim the streets, nelle street parade, nei block party, nelle collaborazioni con OTK Sound, con Dissidanza, con Disco Rebel Foundation, con TULLO SOLDJA CREW, con NUMA CREW , con DARETTA & Taipan Project, con INNERCITY JUNGLEe con mille altri compagni e musicisti fuori dagli schemi del commercio come noi, sempre e solo in autogestione.
Machine Funk chiude il suo ciclo di iperstizione, sviluppato per 6 settimane al CSA nEXt Emerson con un live set di HZHA (su un film SCI-FI a scatola schroedingerianamente chiusa) e una jam session guidata dai fidi Segugi Infernali del Purgatorio.
Machine Funk torna nella sua culla a restituire alla Polveriera tutto il calore e la solidarietà e – soprattutto – l’accoglienza che ha saputo manifestarci in questi anni di collaborazione.
Machine Funk aderisce all’appello della Polveriera e lo rilancia in calce a questo comunicato. L’Assemblea di lotta è chiamata per Lunedì 17 alle 19.
Machine funk raccoglie l’appello a portare i suoi contenuti in Polveriera da subito.
In difesa della Polveriera
In difesa di ogni autogestione
Il collettivo di Machine Funk
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AVVISO: IN POLVE NON SPACCI / NON FAI IL FASCIO / NON
ENTRI SE SEI BIRRO / NON RUBI / NON FAI PROFITTO / NON
SEI SESSISTA / NON SEI RAZZISTA / ALTRIMENTI POI VEDI.
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https://www.facebook.com/events/228469658045117/
POLVERIERA IN LOTTA / ASSEMBLEA CONTRO LO SGOMBERO
LUNEDI 17 DICEMBRE DALLE 19.00
Polveriera in lotta – Lunedì 17 Dicembre – Assemblea contro lo sgombero
APPELLO: la Polveriera è sotto sgombero! DIFENDIAMO LE AUTOGESTIONI!
LA POLVERIERA è SOTTO SGOMBERO!
DIFENDIAMO L’AUTOGESTIONE!
Venerdì scorso il CDA dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio ha approvato – senza alcun preavviso e con il solo voto contrario delle rappresentanze studentesche – lo sgombero degli spazi comuni della Polveriera come condizione per l’avvio dei lavori di riqualificazione di sant’Apollonia.
Anni fa (diversa era la giunta regionale, uguale il partito) questo
progetto di riqualificazione fu presentato con la promessa di restituire un luogo semi-abbandonato e fatiscente agli studenti e abitanti del centro storico. Un progetto che oggi prevede uno stanziamento di 2.3 milioni di euro, ma che nel frattempo è cambiato: invece che agli studenti, gli spazi recuperati serviranno per ospitare uffici di fondazioni ed enti regionali. Così come il giardino del chiostro interno è stato chiuso per essere cornice e sfondo esclusivo degli eventi organizzati nell’auditorium che la regione affitta, anche gli spazi del loggiato – sin dagli anni ’70 percorsi dagli studenti e dalle studentesse che frequentano la mensa universitaria – dovranno essere chiusi.
La Polveriera è nata nel 2014, durante le proteste messe in atto dai collettivi universitari contro le sempre maggiori limitazioni di orario delle università e delle aule studio e contro l’aziendalizzazione disumanizzante dei corsi di studio, organizzando assemblee e occupazioni nelle facoltà. In questo contesto, alcuni collettivi iniziarono ad auto-organizzarsi per
riappropriarsi di ciò che era loro diritto, occupando le stanze del
primo piano, inutilizzate da decenni, e imponendo così alle istituzioni di prendere atto di ciò che ignoravano di proposito: gli studenti hanno dei diritti e delle esigenze e non sono più disposti a credere a vaghe promesse di un futuro felice.
Per questo la Polveriera nasce come “Spazio Comune”: avevamo bisogno di un luogo aperto a tutti dove fermarci e riflettere, dove incontrarci e condividere, per auto-formarci, organizzarci e lottare contro una società attenta solo al profitto. In questi anni la Polveriera è stato un luogo di aggregazione e condivisione di saperi e un laboratorio di pratiche antifasciste, antisessiste e antirazziste. Ha ospitato e organizzato centinaia di iniziative gratuite: corsi, laboratori, presentazioni, proiezioni, spettacoli, concerti e assemblee, ennesima dimostrazione che l’ostacolo a un impegno concreto verso le persone non è la mancanza di soldi bensì la mancanza di volontà.
La Polveriera è ancora qua, dopo quasi cinque anni di occupazione, nel cuore di un centro storico piagato dalla speculazione economica sia privata che pubblica, a dimostrare che oggi più che mai sono necessari spazi liberati e liberi; che l’auto-organizzazione – ovvero la partecipazione diretta alle decisioni che riguardano la vita di ciascuno – è l’unica pratica legittima che non smetteremo di portare avanti, qui e ovunque.
Contro ogni delega, contro ogni autorità o decisione imposta dall’alto, la Polveriera resta aperta, le attività proseguono, l’assemblea di autogestione continua a riunirsi ogni lunedì dalle 19 alle 22,30.
Insieme a tutti coloro i quali hanno intrapreso con noi questo cammino, lo hanno attraversato, sospinto, sostenuto, accompagnato finora e da qui in avanti.
Insieme a tutte le realtà che ci hanno sostenuto e che sosteniamo condividendone pratiche e valori.
In difesa della Polveriera, in difesa di ogni autogestione.
ADESIONI [in aggiornamento – per aderire scrivici a lapolveriera.spaziocomune@inventati.org ]:
A Rivista anarchica – Rivista (Milano)
Alterpiana – Progetto politico collettivo (Firenze)
Associazione Culturale Fumofonico – Associazione (Firenze)
Associazione “Firenze, le Piazze degli anni 70” – Associazione (Firenze)
Associazioni Inquilini e Abitanti – Unione Sindacati di Base
Ateneo Libertario Fiorentino (Firenze)
A Testa Alta – Associazione (Palermo)
AvANa BBS – AVvisi Ai NAviganti (Roma)
Agripunk – comunità antispecista
Assemblea per la Piana contro le nocività (Firenze)
Assemblea Cavallerizza 14:45 (Torino)
Alessandra Caputi
Agnese Turchi, Studente Ph.D – Dip. di Scienze della Terra, Unifi (Firenze)
Alberto Prunetti – Scrittore (Piombino)
Alberto Ziparo, Professore associato – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Antonio Fiorentino, Architetto, già Professore alle scuole medie superiori – Liceo Artistico Statale “P. Petrocchi” (Pistoia)
Andrea Micalone – Scrittore (Pescara)
Andrea Angiolino – Autore e giornalista (Roma)
Antonello Nave – Regista e attore, Altroteatro (Firenze)
Ariel Arango – Regista (Bogotà, Colombia)
BORDA!Fest – Festival (Lucca)
CAL – Cordinamento Anarchico Libertario (Firenze)
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos (Campi Bisenzio)
Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (Firenze)
Centro Sociale Autogestito nExt-Emerson (Firenze)
Comitato NO TAV (Firenze)
Collettivo SUM – Liceo Classico Michelangiolo (Firenze)
Collettivo SKA – Liceo Classico Galileo (Firenze)
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud (Pisa)
Collettivo Bethune – Ambulatorio Popolare (Firenze)
CAS Firenze – Collettivo Antagonista Studentesco (Firenze)
Collettivo ArkKostruendo – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Collettivo CodiceRosso – Scuola di Scienze della Salute Umana, Unifi (Firenze)
Collettivo Cosmos – Liceo Scientifico Castelnuovo (Firenze)
Collettivo di Agraria – Scuola di Agraria, Unifi (Firenze)
Collettivo di Scienze e Collettivo Sestograd – Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Unifi (Firenze)
Collettivo Filodatorcere – Scuola di Ingegneria, Unifi (Firenze)
Collettivo Krisis – Scuola di Studi Umanistici e della Formazione, Unifi (Firenze)
Collettivo Laboratorio15 – Scuola di Psicologia, Unifi (Firenze)
Collettivo Politico – Scienze Politiche, Unifi (Firenze)
Collettivo Rosso Malpolo – Polo delle Scienze Sociali di Novoli, Unifi (Firenze)
Collettivo Kirillov (Prato)
Collettivo Nuovi Rumori (Firenze)
Collettivo Putilov (Firenze)
Comitato San Salvi chi può (Firenze)
Comitato Villa Giaquinto (Caserta)
Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze – Genuino Clandestino nodo fiorentino (Firenze)
CSOA Forte Prenestino (Roma)
CUSA – umanesimoAnarchico (Firenze)
City Final – Gruppo musicale (Firenze)
Claudia De Concini, Assistente – European University Institute (Firenze)
Claudia Pinelli – Attivista (Milano)
DJ Craim – (Firenze)
Deiezione HC – Gruppo musicale (Pisa)
Disco Rebel Foundation – Collettivo musicale (Firenze)
Dissidanza – crew
Daniela Poli, Professoressa ordinaria – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Daniele Vannetiello, Professore a contratto – Dip. di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, Unibo (Bologna)
Davide Cauciello, Architetto (Bruxelles)
Donella Verdi – Consigliera comunale, Firenze riparte a sinistra (Firenze)
Edizioni Alegre – Casa editrice (Roma)
Entrelazando – Productora fotográfica y audiovisual itinerante (Latinoamerica)
Exit-Enter – Artista (Firenze)
Enzo Scandurra, già Professore ordinario – Dip. di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale,
Enrico Sibilla – Scrittore e traduttore (Milano)
Forum Civism Beni Comuni (Firenze)
Federazione dei Verdi (Firenze)
Federazione Fiorentina del Partito Comunista (Firenze)
Fronte della Gioventù Comunista (Firenze)
Fuori Binario – Giornale (Firenze)
Fuorimercato – Autogestione in movimento (Milano)
Francesco Biagi, Professore – Istituto italiano per gli studi filosofici (Napoli)
Federico Di Traglia, Ricercatore a tempo determinato – Dip. di Scienze della Terra, Unifi
Filippo Frittelli – Regista e attore, Underwear Theatre (Firenze)
Federico Tassini – Regista, attore e attivista (Firenze)
Francesca Gabbriellini – Attivista, Progetto Rebeldia (Pisa)
Gruppo Capoeira Angola Meninos de Angola (Firenze)
Giancarlo Paba, già Professore ordinario – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Gloriana Gregorini, Professoressa alle scuole medie superiori – Istituto di Istruzione Superiore “A. Panzini” (Senigallia)
Gabriele Romei – Artista (Firenze)
Gigi Malabarba – Attivista e sindacalista, Fabbrica recuperata RiMaflow (Trezzano sul Naviglio)
Harmakis Edizioni – Editore (Montevarchi)
IAM – Iniziativa Antagonista Metropolitana
La Sapienza (Roma)
Luigi Chiarella–yamunin, Scrittore (Vienna)
IVANOSKA – Gruppo musicale (Firenze)
IF_DO – Hacklab fiorentino (Firenze)
Iacopo Zetti, Professore associato – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Ilaria Agostini, Ricercatrice – Dip. di Beni Culturali, Unibo (Bologna)
Jordan Kaspar Baldassini – Editore (Firenze)
Laboratorio perUnaltracittà – Laboratorio politico (Firenze)
Laboratorio Sociale Millepiani (Caserta)
Libera Biblioteca De Carlo (Urbino)
Lamiere – Gruppo musicale (Firenze)
L’Eco del Nulla – Rivista (Firenze)
Leandro Picarella – Regista (Firenze)
Lorenzo Perini – Architetto, studente e attivista (Firenze)
Machine Funk – Laboratorio musicale (Firenze)
Maggio Reggae – Collettivo musicale (Firenze)
Maremma Antifa (Grosseto)
Minima&Moralia (Blog)
Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni (Firenze)
Maddalena Rossi, Professoressa a contratto – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Marco Tangocci – Autore ed editore (Firenze)
Maria Sardella – Scrittrice e docente (Brescia)
Martina Guerrini – Scrittrice e attivista (Firenze)
Marco Perduca – già senatore
Melody Waysieh Behbahani – Teatrante (Firenze)
Maurizio Dolfi – Attivista, CEP – Comunità Isolotto (Firenze)
Miriam Amato – Consigliera comunale, PaP (Firenze)
Nodo Solidale (México)
NUDM – NonUnaDiMeno – Piattaforma (Firenze)
Nazione Indiana (Blog)
OTK Sound – crew
Niccolo Gallio, Persona di firenze
Occupazione via del Leone (Firenze)
Occupazione viale Corsica 81 (Firenze)
Ornella De Zordo, già Professoressa ordinaria – Dip. di Lingue, Letterature e Studi interculturali, Unifi (Firenze)
Partito della Rifondazione Comunista (Firenze)
Potere al Popolo (Firenze)
Presidio No inceneritori No aeroporto (Firenze piana)
Progetto Rebeldia – Progetto politico collettivo (Pisa)
Paola Boggi
Pietro Gaglianò – Critico d’arte e curatore (Firenze)
Paolo Turchi, Graphic Designer, Professore alle scuole medie superiori – Liceo Artistico Statale “E. Mannucci” (Ancona)
Pietro De Vivo – Editore (Roma)
Radio Wombat (Firenze)
Radio Onda Rossa (Roma)
Radio Rogna (Sarzana)
Radio Blackout (Torino)
RCF – Rete dei Collettivi Fiorentini
Rete SET Italia – Sud Europa di fronte alla Turistificazione – Piattaforma (Firenze)
Ribellarti – Laboratorio artistico (Firenze)
RUF – Riders Union Firenze (Firenze)
Pachamama Teatro (Buenos Aires – Firenze)
Post-Hit – Progetto artistico (Firenze)
Progeas Family – Laboratorio artistico (Firenze)
Quarto Podere – gruppo musicale (Toscana)
Rosanna Volpi – Attivista e scrittrice, Non Una di Meno (Livorno)
Roberto Budini-Gattai, già Professore ordinario – Scuola di Architettura, Unifi (Firenze)
Studenti di Sinistra – Ateneo Fiorentino
SIC – Scrittura Industriale Collettiva (Firenze)
Sindacato Autogestito USI sanità – Careggi (Firenze)
Spazio Autogestitio Ri-Make (Milano)
Spazio InKiostro – Spazio sociale (Firenze)
sQUEERt Parade (Firenze)
Studentato Autogestito PDM 27 (Firenze)
SCIRA – Studenti Casertani In RivoltA (Caserta)
Spliffin Movement – Collettivo musicale (Firenze)
Street Levels Gallery – Galleria d’arte (Firenze)
Storie in Movimento – Redazione (Bologna)
Spliffin Movement – crew (Firenze)
Stefano Patrizio – Musicista
Sara Marzullo – Autore (Siena)
Simone Bachechi – Autore (Firenze)
Teatro Officina Refugio (Livorno)
Three Faces – Associazione culturale (Firenze)
TheFLR – The Florentine Literary Review – Rivista (Firenze)
Tamburo – Musicista (Firenze)
Tiziano Cardosi – Attivista, Comitato NoTav (Firenze)
Tommaso Grassi – Consigliere comunale, Firenze riparte a sinistra (Firenze)
Uomini nudi che corrono – Collettivo di artisti (Macerata)
UR Suoni – Etichetta discografica indipendente (Fireze)
Zambra – Gruppo musicale (Pisa)
Verde Rivista – Rivista (Roma)
Valentina D’Ippolito – Studentessa (Firenze)
Vanni Santoni – Scrittore (Firenze)
Zapruder. Storie in Movimento – Rivista (Bologna)
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Su Minima&Moralia un appello spontaneo alla mobilitazione solidale anche da parte del mondo della cultura [firme in aggiornamento]:
http://www.minimaetmoralia.it/wp/difesa-della-polveriera/
La Polveriera è sotto sgombero
La Polveriera è sotto sgombero!
Pochi giorni fa il cda dell’azienda regionale per il diritto allo studio ha approvato – senza alcun preavviso e con il solo voto contrario delle rappresentanze studentesche – lo sgombero degli spazi comuni della Polveriera (su forte pressione dell’assessore alla Cultura, Università e Ricerca Monica Barni del Partito Democratico) con l’intenzione di occupare queste stanze con altri uffici della Regione.
Uno degli ultimi spazi autogestiti nel centro storico della città-vetrina, che in quasi cinque anni di apertura – grazie all’impegno volontario di molti e delle sole risorse recuperate o frutto di autofinanziamento – si è distinto come luogo di cultura, università e ricerca, così come di elaborazione e diffusione artistica, politica, tecnologica e sindacale, e che è sede e crocevia di una moltitudine di individui, collettivi e attività.
Un luogo di aggregazione e condivisione di saperi, libero da ogni forma di discriminazione e violenza, e che perciò riteniamo sia fondamentale difendere.
Vi aggiorneremo tempestivamente su come si evolverà la faccenda. Diffondi e condividi!
La Polveriera non si tocca! Viva l’autogestione!
Paura e Delirio in Sant’Apollonia
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto come il Comune di Firenze, con la scusa di una fantomatica lotta alla droga e al degrado, abbia chiuso e militarizzato gli spazi pubblici di questa città allontanando il piccolo spacciatore senza di fatto voler risolvere il problema. In nome del “decoro” e della “sicurezza” sono state giustificate azioni repressive e ordinanze assurde e contrarie agli interessi dei cittadini.
Si pensi ad esempio all’ondata di retate che negli ultimi anni ha interessato luoghi come Piazza Santo Spirito, Piazza Sant’Ambrogio, Piazza San Marco, la stazione e il parco delle Cascine, non a caso tutti luoghi per i quali il Comune ha dimostrato un interesse particolare nell’ottica di allargare e consolidare il progetto della “Firenze città vetrina”.
Il risultato, in barba a tutte le dichiarazioni di miglioramento e aumento della sicurezza della città, è che il problema dello spaccio dalle piazze è passato ad altri luoghi meno interessanti per quel circuito turistico che le istituzioni locali vogliono promuovere, intensificando il disagio sociale già esistente nelle zone più “in ombra” del centro.
Appare sempre più evidente come il processo di gentrificazione che ha interessato il
centro di Firenze in questi anni stia seguendo una linearità strategica: alcune zone, abbandonate dalle istituzioni spesso con grandi progetti incompiuti, diventano luoghi di degrado e delinquenza. Qui si svalutano immobili, la popolazione residente protesta senza ottenere alcunché ed infine si sposta. In questo contesto, gli immobili iniziano a essere svenduti agli investitori. Una volta svuotate, queste aree vengono “bonificate” con interventi anche violenti delle forze dell’ordine e, spostati altrove i problemi, diventano appetibili per le speculazioni edilizie. Chi ha comprato a poco ora ha in mano molto di più. Questo grazie ai progetti delle istituzioni, tutti rivolti a un turismo gestito da grandi aziende e immobiliaristi.
Questo processo interessa e ha interessato quasi tutti i quartieri del centro storico e non da poco riguarda anche il quartiere di San Lorenzo, in particolar modo l’area che va da via Panicale al chiostro di Sant’Apollonia. Lavoratori, studenti e abitanti del quartiere che si impegnano e si incontrano nel chiostro e negli spazi della Polveriera si trovano a dover vivere questa situazione quotidianamente. Siamo nella fase in cui questo “degrado” viene concentrato in una zona specifica prima di essere spazzato via altrove con la violenza. Sant’Apollonia infatti, essendo uno spazio pubblico, è ovviamente aperto a ogni tipo di frequentazione, e trovandosi in un quartiere che vive una situazione così complessa, è meta e crocevia di molti traffici loschi e personaggi molesti.
Ogni giorno ritroviamo i tavolini circondati o coperti da spazzatura, ascoltiamo le incazzature per furti, offese e minacce subiti, e soprattutto siamo costretti a pulire i bagni della mensa universitaria – con cui condividiamo il chiostro – da oggetti come stagnole e siringhe usate, litigando spesso con gente che si chiude a chiave nei bagni e che ci vediamo costretti a cacciare per il bene di chi questi spazi li usa per studiare, per mangiare alla mensa o partecipare alle iniziative in Polveriera.
Denunciamo tutto ciò perché riteniamo sia frutto della pessima gestione di un comune che delega alle forze di polizia la soluzione dei problemi sociali, criminalizzando, scambiando a bella posta gli effetti con le cause per giustificare le sue manovre sulla città.
Noi al contrario pensiamo che non sia reprimendo ma piuttosto predisponendo luoghi adatti a un
consumo privato e pulito, muovendosi in direzione di legalizzazione e aprendo un onesto dibattito
sull’uso e la natura delle sostanze che si possa iniziare a trovare soluzioni a un problema che è radicato più in profondità nelle contraddizioni del sistema capitalistico.
Dal canto nostro, per risolvere questo e altri problemi non ricorreremo alla violenza o a chiusure, né tantomeno delegheremo alla repressione poliziesca, né adesso né mai. Ci adoperiamo affinché il problema sociale della droga sia un impegno assunto dalla collettività, e chiediamo solidarietà e collaborazione da parte di chi vive o frequenta questi spazi: la Polveriera è nata con l’intento di riaprire uno spazio abbandonato per renderlo nuovamente fruibile valorizzando le funzioni sociali che può svolgere e l’importanza fondamentale di queste in opposizione a dinamiche che alimentando l’isolamento, la paura e l’odio reciproco, rendono invivibile questa città.
Riteniamo che solo in presenza di uguaglianza e giustizia sociale si possano debellare le necessità di spaccio e consumo, e soltanto in virtù di una socialità basata su aiuto reciproco e solidarietà, partecipazione attiva e condivisione, inclusività e rispetto.
L’Assemblea de “La Polveriera SpazioComune”