Archivi categoria: Sant’Apollonia
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PER SANT’APOLLONIA
-
nessuna trasparenza sui tempi e le modalità di svolgimento. Trattandosi di un luogo pubblico dovrebbe esserne visionabile il progetto, ma pare che né Regione né DSU conoscano il progetto.
-
La volontà, esplicitamente espressaci, di installare un secondo cancello che chiuderebbe l’accesso al cortile rendendolo mero “giardinetto” per i buffet e le conferenze private che si svolgono nell’Auditorium.
-
i responsabili della Regione Toscana e dell’azienda regionale per il Dirito allo Studio
-
le rappresentanze sindacali dei lavoratori della mensa universitaria (in appalto a CIR food)
-
le rappresentanze studentesche
-
le rappresentanze di Quartiere 1
sul Mercato Contadino e il caffè Malatesta, dalla rubrica di V. Santoni sul Corriere del 16/2/2016
da Repubblica – Firenze cronaca 31/10/2015
“Qui c’è il cenacolo di Andrea del Castagno, qui c’è la chiesa restaurata e opportunamente trasformata in un comodissimo auditorium: ma sempre qui, se varchi la soglia del Chiostro della Badessa, precipiti all’istante in quel che sembra il centro di Palermo di qualche anno fa o quello di Cosenza Vecchia oggi. Si tratta di uno dei chiostri più grandi di Firenze: chiuso sui tre lati da un colonnato in ordine ionico, di pieno quattrocento e di rara eleganza. Un paradiso trasformato in inferno. Lasciamo perdere l’oscena quinta di cemento su via santa Reparata, degradatasi a velocità superiore a quella dell’architettura rinascimentale cui si appoggia. Quello che potrebbe essere un mirabile giardino o un orto urbano è un acquitrinio pieno di detriti ed escrementi. Alle testate del portico quattrocentesco si accumulano rifiuti ingombranti, vicini ai motori degli impianti di condizionamento, deturpantissimi. E poi le scritte: non solo quelle in greco del Sessantotto (ma anche quelle, magari dopo averle fotografate, vanno tolte: siamo seri!), ma una miriade di altre, fino ad alcune recentissime, proprio sotto quel che rimane degli affreschi tardo-barocchi. Di chi è la colpa? Non del Diritto allo Studio: che si è già dissanguato per rimettere a posto un complesso che utilizza solo in parte. Il fatto è che il Chiostro è caduto nel buco nero burocratico del passaggio tra il demanio e la regione e nell’attesa che qualcuno sbrogli la matassa della maledetta proprietà, il degrado si fa sempre più grave, vicino all’irreversibilità. E come spesso accade, il silenzio della soprintendente Marino è assordante: davvero la soprintendenza non ha nulla da dire, e nessuno da richiamare, di fronte all’agonia di questo straordinario monumento?
Qualcuno opinerà che è colpa degli studenti, che hanno occupato un’aula o due del primo piano, e che hanno chiesto e ottenuto (ed è stato un errore concederlo in queste condizioni) che il chiostro rimanga aperto fino a mezzanotte. Credo che sia giusto, anzi sacrosanto, che gli spazi monumentali del centro di Firenze ospitino la vita quotidiana dei fiorentini, a cominciare proprio dagli studenti. Anzi: queste presenze sono l’ultimo dettaglio che ci distingue da un parco a tema popolato di figuranti. Ma il prezzo non può essere l’abbandono totale: lasciare andare in malora quel chiostro “perché è degli studenti” significa associare il bene comune al degrado, la democrazia allo sporco, l’uguaglianza alla mancanza di bellezza. E per di più avviare una spirale di degrado che vanifica qualunque sforzo di crescita civica e culturale che quegli studenti possano fare nelle loro aule: perché, parafrasando Nanni Moretti, chi vive in un posto brutto, diventa brutto. E qui, però, è la giunta di Dario Nardella che deve farsi un esame di coscienza: un’amministrazione che vende ai privati palazzi e giardini pubblici che cosa offre ai ragazzi, che hanno bisogno di spazio pubblico come del pane? Alberghi di lusso e ristoranti stellati? È questo il vero dramma di Firenze: di fronte al quale impallidiscono le pedanti e marginali indicazione dell’Unesco. A pochi metri da Sant’Apollonia, il grande scheletro di Sant’Orsola ci ricorda che la rovina materiale è solo la conseguenza della mancanza di un progetto politico, di una idea di città.”
(Tomaso Montanari, su Repubblica – Firenze cronaca del 31/10/2015)
Sant’Apollonia: lo stato di cose a 10 mesi di occupazione
In molti, attraversando gli spazi della Polveriera, ci chiedevano di come procedesse la trattativa con la Regione ed il DSU, le due istituzioni responsabili della (mala)gestione di Sant’Apollonia. Nel precedente comunicato(link)raccontavamo del nostro stupore (e dei nostri sospetti) sull’ignoranza, nel senso stretto del termine, della Giunta regionale riguardo ai progetti su questo luogo. Ad oggi, consapevoli delle necessità di tenere alta l’attenzione, possiamo tirare un primo sospiro di sollievo: il DSU ha recepito il nostro progetto e lo ha inoltrato all’Assessorato all’Istruzione che, in accordo con l’Assessorato alla Cultura, presenterà alla prossima Giunta regionale, Lunedì 16 Marzo, il
progetto di riqualifica che terrà conto del nostro materiale (link).
-
una volta approvato il passaggio dovranno essere reperiti i fondi (almeno 1 Milione e 300mila € per gli interventi più urgenti) che l’Assessorato all’Istruzione deve investire per i lavori.
-
dev’essere avviata una procedura per l’acquisizione della parte oggi non compresa nel progetto.
“Un corpo mantiene il proprio stato di quiete, finché una forza non agisce su di esso.”
PRESIDIO per SANT’APOLLONIA BENE COMUNE sotto la sede dell’ARDSU! DOMANI 4 Marzo ORE 14 VIALE GRAMSCI 36
Proposta di progetto di recupero e valorizzazione del complesso dell’ex-convento di Sant’Apollonia
Queste pagine saranno presentate e protocollate mercoledì 4 marzo in occasione del consiglio di amministrazione dell’Azienda regionale per il diritto allo studio. L’appuntamento è mercoledì 4 alle ore 14 davanti alla sede Ardsu di viale Gramsci 36 per far sentire la nostra voce con forza e decisione.
su laRepubblica del 29 gennaio
Il Punto su Sant’Apollonia fino a gennaio
—————————————————————————————————————————
Qui potete trovare l’invito all’incontro con gli assessori e il presidente della regione toscana che abbiamo indetto per il 14 febbraio a seguito dell’assemblea che si è svolta lo scorso 31 gennaio:
DIRITTO ALLO STUDIO, DIRITTO ALLA CITTA’
Il nostro resoconto dei rapporti con le istituzioni fino a Gennaio (31/1/2015)
Sant’Apollonia
Il nostro resoconto dei rapporti con le istituzioni fino a Gennaio (31/1/2015)
http://lapolveriera.blogspot.it/2015/02/intervento-introduttivo-dellassemblea.html
dal sito di Studenti di Sinistra (29/1/2015)
Sant’Apollonia: schiaffo della Regione alla vita studentesca e cittadina. Re(si)stiamo!
“…Il piano di valorizzazione dell’assessorato alla cultura è più che mai folle: vuole farne la casa delle sue fondazioni escludendo quindi che un luogo pubblico con una tale struttura e storia possa essere uno dei primi esempi di spazio pubblico gestito e magari co-gestito da chi davvero vive quegli spazi, rendendolo luogo di incontro, di scambio, un vero centro di cultura.”
LEGGI TUTTO http://www.studentidisinistra.org/2015/01/santapollonia-resistiamo/
Al link sottostante potete leggere l’articolo uscito su RepubblicaFirenze in data 29 gennaio riguardante “le decisioni prese dagli altri” e la mai passata di moda pratica dello scarica-barile.
http://lapolveriera.blogspot.it/2015/02/santapollonia-alla-regione.html
su LaNazione del 4 Gennaio pubblicano il comunicato degli S.d.S. che si sono mobilitati con la Polveriera http://www.lanazione.it/firenze/studenti-sinistra-santapollonia-regione-1.637069